29a DOMENICA del Tempo Ordinario
19 ottobre 2008
Impegnati nel mondo, ma
non del mondo
« Splendano i cristiani come astri nel mondo:
cittadini esemplari, coerenti con le proprie convinzioni, rispettosi di quelle degli altri ».
L'uomo non vive da solo,
è parte di una società civile e deve stabilire relazioni di
collaborazione con gli altri.
Dal bisogno di organizzare la
convivenza deriva la necessità di determinare diritti e doveri, di darsi
istituzioni, di fissare modi e forme per contribuire al bene comune. Stabilire
ciò che è giusto non è facile:
entrano in gioco
interessi diversi, si prospettano vari obiettivi da raggiungere; c'è chi
pretende favori, chi rivendica privilegi e le tensioni sorgono inevitabili.
A complicare ulteriormente il
problema ci sono i rapporti fra l'ordinamento statale e le istituzioni
religiose con i loro principi, norme, consuetudini, tradizioni, pretese
irrinunciabili. Molti, sentendosi sudditi di due poteri in competizione - che
spesso sconfinano, scambiandosi accuse di invasioni di
campo - hanno la coscienza lacerata.
Per risolvere il conflitto,
c'è chi sceglie posizioni fanatiche e integraliste e pretende di imporre
a tutti le proprie convinzioni e c'è chi
rinuncia a un confronto da cui teme di uscire sconfitto e si colloca ai
margini.
Nella celebre Lettera a
Diogneto, composta intorno alla metà del II
secolo d.C., vengono suggeriti principi saggi e sempre attuali: «I
cristiani né per regione, né per voce, né per costumi si
distinguono dagli altri uomini.
Vivendo in
città greche e barbare, come a ciascuno è capitato e adeguandosi
ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo
di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale.
Vivono nella loro patria, ma
come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati
come stranieri.
Ogni patria straniera
è patria loro e ogni patria è straniera.
Si sposano come tutti e
generano figli, ma non gettano i neonati.
Mettono in comune la mensa,
ma non il letto.
Dimorano nella terra, ma
hanno la loro cittadinanza nel cielo.
Obbediscono
alle leggi stabilite e con la loro vita superano le leggi.
A dirla breve, come l'anima
è nel corpo, così nel mondo sono i cristiani»
(Lettera a Diogneto,
V,1-10; VI, 1).
Da “ASCOLTARTI È UNA
FESTA” - EMP
Calendario
Liturgico 2008
SABATO 18 OTTOBRE Festa di S. LUCA, evangelista |
18.00 19.00 |
S Valentino S Lorenzo |
MESSA + Angela Pellis MESSA + Eolo Sgubin |
|
X DOMENICA 19 OTTOBRE Domenica
29a del
Tempo Ordinario Salterio
1a sett. - Messa propria Is
25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14
Verde |
8.00 9.00 10.00 11.00 12.10 |
S Valentino S
Lorenzo S Valentino Papariano Papariano |
MESSA defunti Banelli MESSA + Berto Sdrigotti MESSA + Orlando MESSA + Carmen Battesimo di
NOEMI Tomasin Battesimo di
CRISTIAN Verzegnassi |
L’ARCIDIOCESI DI GORIZIA con la Pastorale Familiare Propone:
L'incontro di sabato 25 ott. 2008, ore 16.00, a Gorizia in sala "Fogar", Corso Verdi 4. Tema: “EDUCAZIONE PERMANENTE AL MATRIMONIO E ALLA FAMIGLIA” Relatrice la
dott.ssa Annamaria
Rondini di Trieste. Il cammino di quest'anno pastorale 2008- Il Papa ha ripreso più volte il tema della famiglia e
delle sue responsabilità e capacità educative. "Essi sono facilmente tentati di
abdicare ai propri compiti educativi e di non comprendere nemmeno più quale sia il loro ruolo e
missione". Anche dietro la
pretesa del “sano catechismo” che dovrebbero fare altri. Domenica
prossima raccoglieremo le offerte per
le missioni. Offerte,
che non vogliono essere “una elemosina”, ma un dono ricco della nostra capacità di rinuncia. |
LUNEDÌ 20 OTTOBRE 29a Settimana del Tempo Ordinario Salterio
1a sett. - Messa della feria
Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21
Verde |
8.00 17.30 18.30 |
Papariano S Valentino Papariano |
LODI e MESSA + Anna Rosario - MESSA + Anita e Rosina Rosario |
|
MARTEDÌ 21 OTTOBRE 29a Settimana del Tempo Ordinario Salterio
1a sett. - Messa della feria
Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38 Verde |
8.00 |
Papariano |
LODI e MESSA |
|
14.30 - 16.00 Gruppo CRESIMA - Ricreatorio
San Valentino |
||||
17.30
18.30 |
S Valentino Papariano |
Rosario - MESSA + Cordino - Elsa Rosario |
||
MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE 29a Settimana del Tempo Ordinario Salterio
1a sett. - Messa della feria
Ef 3,2-12; |
8.00 17.30 18.30 |
Papariano S Valentino Papariano |
LODI e MESSA Rosario - MESSA + Graziella Kragel Rosario |
|
20.30 Pap.: |
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GIOVEDÌ 23 OTTOBRE 29a Settimana del Tempo Ordinario Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53
Verde S. Giovanni Capestrano,
sac. - mem |
8.00 |
Papariano
|
LODI |
|
14.30 - 16.00
Gruppo CRESIMA -
Ricreatorio San Valentino |
||||
16.00 17.30 18.30 |
S Lorenzo S Valentino Papariano |
MESSA + Sergio Dri 1° ann. Rosario - MESSA + Giovanna Poian Rosario |
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VENERDÌ 24 OTTOBRE 29a Settimana del Tempo Ordinario Salterio
1a sett. - Messa della feria
Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59
Verde di S. Antonio M. Claret,
Mem. |
8.00 |
Papariano |
LODI |
|
14.15 Gruppo CRESIMA – Ricreatorio San Valentino |
||||
16.00 17.30 |
S Lorenzo S Valentino |
MESSA + Galdino Strussiat Rosario - MESSA + Pietro e Orsola |
||
17.30
- 19.00 ATTIVITA’
di RICREATORIO a san Valentino |
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18.30 20.30 |
Papariano S
Valentino |
Rosario Scuola di Formazione Sociale |
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SABATO 25 OTTOBRE 29a Settimana del Tempo Ordinario Salterio
1a sett. - Messa della feria
Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9
Verde |
8.00 |
Papariano |
LODI |
|
CATECHISMO in
san Valentino: 9.30 e 10.45 per la 2a elementare – 14.00 per
la 3a elementare 10.00-12.00 ATTIVITA’
di RICREATORIO e CATECHESI a San Lorenzo 15.00-17.00 ATTIVITA’
di RICREATORIO e CATECHESI a Papariano |
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17.30 19.00 |
S Valentino S Lorenzo |
Rosario segue MESSA + Federica Zampar MESSA + Romilda Fregonese |
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X DOMENICA 26 OTTOBRE Domenica
30a del
Tempo Ordinario Salterio
2a sett. - Messa propria Es 22,20-26; Sal 17; 1Ts 1,5-10; Mt 22,34-40 Verde |
8.00 9.00 10.00 11.00 |
S Valentino S
Lorenzo S Valentino Papariano |
MESSA ad mentem offerentis MESSA defunti Zotti e Lovisi MESSA ad mentem offerentis MESSA + Ermenegildo |
29a
Domenica: Seconda lettura (1Ts 1,1-5b)
Nei primi cinque versetti - quelli ripresi dalla lettura di oggi - Paolo confessa la gioia che prova ogni volta che,
nella preghiera, pensa ai cristiani di Tessalonica; ha udito infatti che la
loro comunità è ben fondata nella fede, nella speranza e nella carità
(v. 3).
L'impegno nella fede
anzitutto: i tessalonicesi non si sono limitati ad accettare e a ripetere
alcune formule astratte, ma hanno tradotto la loro fede in gesti concreti, in
una carità operosa, in azioni verificabili da tutti.
La loro speranza poi è incrollabile, non viene
meno di fronte a nessuna difficoltà e a nessuna
prova, nemmeno di fronte al pericolo di perdere la vita.
Nel progresso spirituale
compiuto dalla comunità di Tessalonica, Paolo scorge l'opera di Dio e la
potenza dello Spirito. Era scoraggiato perché aveva constatato la
propria debolezza, ora gioisce, verificando come Dio riesce comunque
a portare a compimento le sue opere.