Martedì 22 giugno, il Piccolo: Grandinata, danni all'agricoltura di Aquileia e Fiumicello Martedì 22 giugno, il Piccolo: Maltempo, si contano i danni Mercoledì 23 giugno, il Messaggero: Fiumicello, tre nuovi consiglieri Mercoledì 23 giugno, il Piccolo: Grandine, chiesto lo stato di calamità Venerdì 25 giugno, il Piccolo: Dean fa le cose in grande: sei assessori Venerdì 25 giugno, il Gazzettino: Giunta da quattro a sei, per invogliare i debuttanti Sabato 26 giugno, il Messaggero: Anziano trovato morto in casa Sabato 26 giugno, il Messaggero: Distrutto il 90% del raccolto Sabato 26 giugno, il Piccolo: Ondata di maltempo anche ieri mattina Martedì 29 giugno, il Gazzettino: Piccoli suonatori all'esordio Martedì 29 giugno, il Piccolo: Trova dopo 60 anni la tomba del padre deportato
Grandinata, danni all'agricoltura di Aquileia e Fiumicello
La violenta grandinata che domenica pomeriggio si è abbattuta su Grado e la Bassa friulana, e tramutatasi poi in pioggia accompagnata da un vento fortissimo, ha causato danni soprattutto all'agricoltura. In Friuli i comuni più interessati sono quelli di Aquileia e Fiumicello con danni ingenti calcolati - secondo le stime della Coldiretii - dal 60% al 70% a vigneti e frutteti e del 25-30% a mais e soia. I frutteti (meleti e impianti di kiwi) sono stati danneggiati anche dal forte vento che ha provocato in alcuni casi lo sradicamento di alberi e di reti antigrandine. Intanto ieri i vigili del fuoco sono tornati a Grado per mettere in sicurezza le tegole di vari tetti "massacrati" domenica pomeriggio dal vento e dalla grandine che ha sferzato l'Isola con chicchi grossi come noci e ha causato danni soprattutto al verde pubblico e ad alcune impalcature di cantieri edili.
Migliorate ieri le condizioni climatiche: la Coldiretti ha avviato una stima delle perdite
Donda: "La vegetazione potrebbe riprendersi, ora preoccupa il caldo"
Maltempo, si contano i danni
UDINE Il tempo è migliorato prima del previsto. Ieri, al contrario di qualche pessimistica previsione, acqua, grandine e vento non hanno aggravato la situazione già pesante del fine settimana. Per la Coldiretti un sospiro di sollievo, in attesa di quantificare le perdite. L'associazione degli agricoltori lo farà tra oggi e domani, non appena sarà possibile valutare con certezza quali e quante piante hanno subito effettivi danni dai nubifragi di sabato sera e dell'intera domenica. Le aree più colpite in Friuli sono quelle del Pordenonese, in particolare il territorio tra Cordenons, Zoppola e Casarsa, del Cividalese e poi ancora dalla Bassa friulana fino alla costa: Grado e Lignano sono state squassate dai temporali domenica pomeriggio.
Se i danni nel Cividalese sembrano essere circoscritti, le maggiori preoccupazioni arrivano proprio dalla Bassa, con danni consistenti a vigneti e frutteti. E' troppo presto, tuttavia, per parlare di percentuali di colture andate perse. "Le piante appena colpite fanno impressione - commenta il direttore della Coldiretti della provincia di Udine Mauro Donda -, ma le vere valutazioni si potranno fare solo dopo un paio di giorni dall'evento. Anche perché, in queste ore, la vegetazione può riuscire a riprendersi. Fin qui ci limitiamo solo a raccogliere i dati sulle aree più colpite per capire in anticipo come e dove intervenire. Se ancora si può".
Ieri le prime segnalazioni sono giunte da Aquileia e Fiumicello. "Zone colpite pesantemente - conferma Donda -, così come quelle confinanti con la provincia di Gorizia. Le grandinate hanno provocato danni a vigneti e frutteti, temiamo anche ingenti, purtroppo". Situazione non grave, invece, nella zona a nord di Udine, dove la grandine si è scaricata blandamente sul Tarcentino, risparmiando però quasi tutte le colture. Altri problemi abbastanza seri si registrano tra Sedegliano e Mereto, aree già colpite da una grandinata due settimane fa. "Mais, soia e frutteti sono stati nuovamente messi a dura prova. L'unica consolazione - spiega il direttore provinciale della Coldiretti - è che mais e soia potranno probabilmente essere recuperati visto che la loro fase vegetativa è tutto sommato anticipata. Posso fin d'ora anticipare che in questo settore l'entità del danno sarà limitata".
Resta l'area del Cividalese, quella che inizialmente preoccupava di più per la presenza dei vigneti. "E' andata meno peggio di quanto sembrasse in un primo momento", hanno fatto sapere ieri mattina un po' tutte le aziende vitivinicole. Acqua, grandine e vento non hanno alla fine determinato sconquassi. I primi sopralluoghi hanno infatti dato riscontri favorevoli e da più parti si parlava di "pericolo scongiurato". Ora la vera preoccupazione non riguarda più la pioggia, che non dovrebbe ripresentarsi in maniera così insistente. Il nuovo problema è quello della temperatura: "L'aumento di 5-6 gradi in poche ore rischia di provocare danni gravi - avverte Donda -, non possiamo certo stare tranquilli".
m.b.
Subentrano Paolo Gerion, Cristina Cappelletto e Lorenzo Canesin
Fiumicello, tre nuovi consiglieri
FIUMICELLO. Continuità e rinnovamento per il consiglio comunale di Fiumicello. Nel secondo mandato del sindaco Paolo Dean saranno sei gli assessorati, anziché quattro come nei cinque anni passati. Aumenta anche il numero dei consiglieri presenti in consiglio comunale, che passa da sedici a diciannove. Rosanna Fasolo, Sergio Iacuzzo e Claudio Pizzin, tra i primi eletti della lista "Insieme per Fiumicello", infatti, si sono dimessi dal ruolo di consiglieri per assumere l'incarico di assessori esterni. A questi tre assessori, quindi, non sarà possibile esprimere un voto nel corso delle assemblee consiliari. Al loro posto sono subentrati Paolo Gerion, Cristina Cappelletto e Lorenzo Canesin, primi tra i non eletti. Vediamo allora come sarà composta la nuova giunta. A Rosanna Fasolo sono state affidate le deleghe alle attività culturali e ai rapporti internazionali, mentre Sergio Iacuzzo si prenderà cura delle politiche ambientali, della Protezione Cvile e delle attività produttive. Vittorino Feresin sarà ancora responsabile delle politiche sociali e del volontariato sociale, mentre a Rosaria Loprete è stato affidato l'assessorato alle attività sportive e ricreative, alle politiche giovanili e all'istruzione. Ennio Scridel si occuperà dell'organizzazione, dei servizi istituzionali, del bilancio e dell'informazione, mentre Claudio Pizzin curerà il patrimonio comunale, l'urbanistica, i lavori pubblici e il turismo. "Alcuni assessorati - spiega il primo cittadino Paolo Dean - rappresentano delle novità per Fiumicello, che cercano di venire incontro alle nuove esigenze e di potenziare dei settori che sono cresciuti molto, quali il turismo, l'informazione e i servizi alla popolazione. Dovremo cercare, inoltre, di potenziare le attività preesistenti, nel campo sociale e culturale. L'allargamento a sei assessori è funzionale all'obiettivo che ci eravamo posti di avvicinare i giovani all'esperienza della pubblica amministrazione, ma servirà anche a suddividere la mole di lavoro che dovrà affrontare la giunta". Il primo consiglio comunale, nel corso del quale si terrà la cerimonia d'insediamento, si terrà sabato prossimo alle ore 11 presso la sala consigliare di piazzale dei Tigli. Norman Rusin
Il maltempo di domenica pomeriggio ha devastato il litorale e l'entroterra agricolo
Grandine, chiesto lo stato di calamità
Il maltempo che si è abbattuto domenica scorsa in regione devastando soprattutto la provincia di Pordenone, ha lasciato il segno anche nell'Isontino. Sono stati, infatti, colpiti il litorale monfalconese, Grado con la frazione agricola di Fossalon e la loclaità Boscat, Staranzano, Ronchi dei Legionari, Monfalcone e Doberdò del Lago. Soltanto tra ieri e oggi sono stati evidenziati in tutta la loro gravità i dannni arrecati dalla violentissima grandinata di tre giorni fa. Una situazione decisamente preoccupante tanto che il Comune di Staranzano chiederà alla Regione di essere inserito nella lista dei Comuni colpiti da calamità naturale. Da una primissima stima effettuata dalla Coldiretti, in queste zone, mais, soia, orzo e uva hanno subito una perdita di produzione che va dal venti al trenta per cento, mentre a Fiumicello e ad Aquileia la perdita può essere stimata tra il settanta e il cento per cento. La zona più colpita a Staranzano è quella compresa tra il canale Brancolo Morto e la spiaggia dove l'arenile, le colture, ma anche veicoli, fabbricati, le strutture dell'Isola della Cona hanno subito danni. La forte grandinata ha distrutto i campi che si trovano tra il maneggio del lido di Staranzano e Punta Barene: le coltivazioni di mais e di soia sono state completamente devastate. Molte le auto che si trovavano nel parchggio del locale "Ku-ku" sono state danneggiate dalla grandine. I chicci, grandi anche come noci hanno prodotto buchi sui tetti dei casoni della in località Punta Barene posti recentemente sotto sequestro dalla Capitaneria per ordine della magistratura. Impossibile per i proprietari interevenire per riparare i danni.ù Anche le strutture dell'Isola della Cona sono state colpite con violenza, per fortuna senza causare danni irreparabili. Le guide naturalistiche hanno riferito che alcuni cavalli Camargue sono stati sorpresi dalla bufera mentre si trovavano all'aperto nel bel mezzo della riserva."Sembravano dei sassi invece era grandine", così Silvano Candotto, uno degli operatori della riserva naturale, ha commentato il maltempo che ha investito la zona. Sono stati colpiti anche due automezzi che hanno riportato diverse ammaccature. Gli alberi sono stati "spogliati" del fogliame. In questi giorni sarà compiuta una verifica al tetto e alle torri di osservazione, mentre nella zona dei canneti gli addetti hanno già provveduto alle necessarie riparazioni. A oggi non esiste una stima economica esatta, ma i tecnici comunali stanno preparando un elenco delle strutture danneggiate per l'eventuale erogazione di contributi ai privati che ne facessero richiesta. Ciro Vitiello
Dean fa le cose in grande: sei assessori
FIUMICELLO Continuità e rinnovamento per il Consiglio comunale di Fiumicello. Nel secondo mandato del sindaco Paolo Dean saranno sei gli assessorati, anziché quattro come nei cinque anni passati. Aumenta anche il numero dei consiglieri presenti in Consiglio comunale, che passa da sedici a diciannove. Rosanna Fasolo, Sergio Iacuzzo e Claudio Pizzin, tra i primi eletti della lista "Insieme per Fiumicello", infatti, si sono dimessi dal ruolo di consiglieri per assumere l'incarico di assessori esterni. A questi tre assessori, quindi, non sarà possibile esprimere un voto nel corso delle assemblee consiliari. Al loro posto sono subentrati Paolo Gerion, Cristina Cappelletto e Lorenzo Canesin, primi tra i non eletti. Vediamo allora come sarà composta la nuova giunta. A Rosanna Fasolo sono state affidate le deleghe alle attività culturali e ai rapporti internazionali, mentre Sergio Iacuzzo si prenderà cura delle politiche ambientali, della Protezione civile e delle attività produttive. Vittorino Feresin sarà ancora responsabile delle politiche sociali e del volontariato sociale, mentre a Rosaria Loprete è stato affidato l'assessorato alle attività sportive e ricreative, alle politiche giovanili e all'istruzione. Ennio Scridel si occuperà dell'organizzazione, dei servizi istituzionali, del bilancio e dell'informazione, mentre Claudio Pizzin curerà il patrimonio comunale, l'urbanistica, i lavori pubblici e il turismo. "Alcuni assessorati - spiega il primo cittadino Paolo Dean - rappresentano delle novità per Fiumicello: sono finalizzati a venire incontro alle nuove esigenze e a potenziare i settori che sono cresciuti molto, quali il turismo, l'informazione e i servizi alla popolazione. Dovremo cercare, inoltre, di potenziare le attività preesistenti, nel campo sociale e culturale. L'allargamento a sei assessori è funzionale all'obiettivo che ci eravamo posti di avvicinare i giovani all'esperienza della pubblica amministrazione, ma servirà anche a suddividere la mole di lavoro che dovrà affrontare la giunta". Il primo Consiglio comunale, nel corso del quale si terrà la cerimonia d'insediamento, si terrà domani mattina alle 11 nella sala consigliare di piazzale dei Tigli. Norman Rusin
Il sindaco Paolo Dean ha voluto dare voce ai giovani perchè siano attenti all'amministrazione pubblica
Giunta da quattro a sei, per invogliare i debuttanti
Nominati nuovi assessori. Si insedierà sabato mattina il neoeletto consiglio comunale di Fiumicello. La prima novità sarà la composizione della giunta, che passerà da quattro a sei assessori, per avvicinare i giovani alla vita dell'amministrazione, con compiti e deleghe nuove. Riconfermati dal sindaco Paolo Dean, Vittorino Feresin (assessore alle politiche e al volontariato sociale e vicesindaco), Rosanna Fasolo (attività culturali e rapporti internazionali), Sergio Jacuzzo (politiche ambientali, protezione civile, attività produttive), Claudio Pizzin (patrimonio comunale, urbanistica, lavori pubblici, turismo).
I nuovi arrivi sono Rosaria Lo Prete (attività sportive e ricreative, politiche giovanili e istruzione) ed Ennio Scridel (organizzazione dei servizi istituzionali, informazione e bilancio). Jacuzzo, Fasolo e Pizzin consiglieri esterni, lasciando il posto in consiglio comunale a Paolo Gerion, Cristina Cappelletto e Lorenzo Canesin.
Monica Tortul
Anziano trovato morto in casa
FIUMICELLO. Un anziano è stato trovato morto nella sua abitazione a San Lorenzo, frazione di Fiumicello. Si tratta di Aristide Grassi, pensionato, classe 1932, che viveva da solo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Aquileia, giunti assieme al medico legale, che ha constatato il decesso dell'uomo a causa di un infarto cardiaco.
Fiumicello. Dopo il maltempo di domenica ieri una violenta grandinata si è abbattuta sulla zona causando gravi danni
Le zone più colpite oltre alla fascia lungo la statale Monfalcone-Grado sono San Lorenzo, Viola e Palazzato Incontro con l'assessore regionale Marsilio per valutare la possibilità di assicurare gli imprenditori per la coltivazione della pesca
Distrutto il 90% del raccolto
A Isola Morosini rasa al suolo un'estesa piantagione di pomodori
FIUMICELLO. Il novanta per cento delle pesche di quest'anno a Fiumicello è andato perduto a causa della grandine. Non è andata meglio alle coltivazioni delle viti, né a quelle di mais, gravemente danneggiate dai rovesci che si sono verificati nei giorni scorsi. Queste sono solamente le prime stime, non ancora definitive, dei danni causati dal maltempo nel territorio fiumicellese. Stime che sono destinate ad aumentare, secondo il parere degli esperti degli osservatori agro-meteorologici.
La zona maggiormente colpita è quella che si estende tra il canale Cocchini, che costeggia la statale Monfalcone - Grado, Belvedere, frazione di Aquileia e, nel comune di Fiumicello, San Lorenzo, Viola e Palazzato. Una striscia di territorio dove sono numerose le aziende agricole impegnate nella coltivazione di barbabietole, pomodori, pesche, mele, uva, mais, frumento e soia.
A neanche una settimana di distanza una nuova pesante mazzata si è abbattuta ieri, sull'attività agricola della Bassa. Domenica scorsa, come si ricorderà, la zona era stata interessata da una violenta ondata di maltempo che come abbiamo riferito ha causato ingenti danni alle colture. Adesso dopo la violenta grandinata della tarda mattinata di ieri i raccolti di frutta, ortaggi e cereali sono stati pesantemente compromessi. A Isola Morosini, dove c'è una estesa piantagione di pomodori, destinati alla produzione industriale, si parla di oltre settecento mila euro di danni. Le colture maggiormente colpite sono quelle vitivinicole e i pescheti. Nelle prime, in particolare, sono andati distrutti i germogli, mentre per quanto riguarda le pesche sono stati danneggiati i frutti non ancora maturi. Sul terreno, tra i filari dei peschi, sono cadute a terra centinaia di pesche ancora verdi, mentre quelle che hanno resistito all'attacco della grandine sono irreparabilmente rovinate. Nei campi coltivati a soia, invece, resta una traccia appena visibile della leguminosa.
Il vento molto forte, unito alla pioggia e alla grandine hanno quasi raso al suolo le piantine. Gli agronomi confidano nelle elevate capacità di ripresa di questa pianta, che potrebbe generare germogli da ciò che è rimasto, mentre per gli agricoltori non resta altro che estrarre le piantagioni devastate e piantarne di nuove. Anche le coltivazioni di mais sono state pesantemente deteriorate. In particolare, la preoccupazione maggiore è rivolta all'apice vegetativo delle piante che, se danneggiato, rende la pianta improduttiva. E in gran parte dei casi la situazione si presenta estremamente grave.
"Mi piange il cuore - si rammarica Giovanni Feresin, un agricoltore della zona - vedere come in pochi minuti è stato perso il raccolto di un anno. La grandinata non è durata più di quindici minuti, ma è quanto è bastato per vedere tutto gettato al vento". Nei giorni scorsi, intanto, l'amministrazione comunale di Fiumicello, assieme ad alcuni rappresentanti locali della Coldiretti, si è incontrata con l'assessore regionale all'agricoltura Enzo Marsilio, per discutere della possibilità di assicurare gli imprenditori agricoli, soprattutto per la coltivazione della pesca che nella Bassa friulana è molto estesa proprio a Fiumicello.
Norman Rusin
Ondata di maltempo anche ieri mattina dopo quella di domenica Seconda violenta grandinata: colture rovinate quasi del tutto
La grandine di ieri mattina, unita a quella caduta domenica, ha rovinato irrimediabilmente la maggior parte della coltivazioni a Fiumicello. Secondo le prime stime, che non rappresentano ancora un computo esatto dell'entità dei danni, sembrerebbe che oltre il 90 per cento delle coltivazioni di pesche, mele, uva, barbaietole, pomodori, mais, frumento e soia siano andate perdute. A Isola Morosini, dove c'è un'estesa coltivazione di tipo industriale di pomodori, si parla di più di 700 mila euro di danni. Le cifre, per il momento, non sono definitive, ma secondo il parere di alcuni esperti agronomi potrebbe anche salire in alcuni casi.
La zona maggiormente colpita è quella che si estende tra il canale Cocchini, che costeggia la statale Monfalcone-Grado, Belvedere, frazione di Aquileia e, nel comune di Fiumicello (San Lorenzo, Viola e Palazzato). Una striscia di territorio dove sono numerose le aziende agricole impegnate nella coltivazione di barbabietole, pomodori, pesche, mele, uva, mais, frumento e soia. Le colture maggiormente colpite sono quelle vitivinicole e i peschi. Nelle prime, in particolare, sono andati distrutti i germogli, mentre per quanto riguarda le pesche sono stati danneggiati i frutti non ancora maturi. Anche i germogli di soia sono stati quasi rasi al suolo dal vento molto forte, unito alla pioggia e alla grandine. Gli agronomi confidano nelle elevate capacità di ripresa di questa pianta, che potrebbe generare germogli da ciò che è rimasto, mentre per gli agricoltori non resta altro che estrarre le piantagioni devastate e piantarne di nuove.
Anche le coltivazioni di mais sono state pesantemente deteriorate. In particolare, la preoccupazione maggiore è rivolta all'apice vegetativo delle piante che, se danneggiato, rende la pianta improduttiva. E in gran parte dei casi la situazione si presenta estremamente grave. Nei giorni scorsi, intanto, l'amministrazione comunale di Fiumicello, assieme ad alcuni rappresentanti locali della Coldiretti, si è incontrata con l'assessore regionale all'agricoltura Enzo Marsilio, per discutere della possibilità di assicurare gli imprenditori agricoli.
Norman Rusin
Piccoli suonatori all'esordio
Quest'anno è stata la festa di Sant'Antonio il battesimo dei nuovi suonatori della banda Tita Michelas, provenienti dai corsi del maestro Gino Comisso. È stato il primo test di prova per quattro nuovi musicisti, con loro ora il gruppo bandistico ha raggiunto i 60 elementi. Contenti i quattro ragazzi hanno rotto il ghiaccio e ora sono attesi da un'estate piena. I nuovi arrivi, nella foto da sinistra, sono Michele Montagner, 11 anni, percussionista; Giulia Pellis, 10 anni, flauto traverso; Laura Bellan e Stefania Faggiani, 12 anni, clarinetto.
Lunghe ricerche poi la drammatica scoperta in un campo di concentramento tedesco
Trova dopo 60 anni la tomba del padre deportato
FIUMICELLO Riportato alla luce dopo sessant'anni un elenco di quasi duecento deportati italiani, tra cui alcuni friulani e isontini, internati nel campo di lavoro tedesco di Stuckenbrock e qui deceduti. Alla base della scoperta la ricerca e il cipiglio di un uomo che non ha mai conosciuto suo padre. È una storia tutta particolare quella di Stenio Nicola, fiumicellese di nascita e di residenza ma conosciutissimo a Monfalcone dove, fino a qualche tempo fa, era titolare, assieme alla moglie Loretta, di un negozio di alimentari in via IX Giugno. Un'avventura, se vogliamo. Che l'ha condotto, neanche un mese fa, a portare alla luce gli ultimi giorni di vita del padre Giuseppe - partito per il fronte dopo aver assistito alla nascita del figlio - e a vedere il luogo della sua prima sepoltura, prima che le spoglie venissero adagiate nella tomba di famiglia del camposanto di Fiumicello, dopo un viaggio di migliaia di chilometri attraverso mezza Europa. A monte una ricerca incessante tra le vecchie carte conservate in municipio, l'Archivio di Stato di Trieste e la collaborazione del parroco di Fiumicello, dell'associazione deportati di Cervignano e del suo equivalente austriaco, la Croce nera. Che ha infine portato alla decisione di partire, assieme alla moglie, sulle tracce di quanto, di quel passato, restava ancora "vivo", concretizzato nell'ex campo di concentramento nazista, oggi sede di un museo nella cittadina di Paderborn. Un filo rosso di 1.250 chilometri percorsi in cinque giorni che ha condotto i coniugi Nicola da Fiumicello fino in Westfalia. Alla ricerca di notizie su Giuseppe Nicola - classe 1913, di professione contadino - arruolato in fanteria nel 265.o reggimento e deportato nel 1944 nel campo di Stuckenbrock, all'epoca contrassegnato solo dall'anonimo quanto crudo identificativo di Stammlager 326. Uno dei tanti nella Grande Germania di allora. E in cui persero la vita 65mila soldati russi, oltre a centinaia di polacchi, francesi, belgi. E italiani: 171 per la precisione. Tra i quali, c'era anche Giuseppe Nicola, deceduto nel luglio 1944. Il referto redatto dai medici tedeschi parla di "decesso avvenuto a seguito di tubercolosi polmonare e attacco cardiaco". L'elenco dei soldati italiani è comunque rimasto, per decine di anni, appeso nell'ala museale ricavata da quello che fu il block allora destinato ai nostri connazionali. Ma grazie alla collaborazione dei sovrintendenti del museo, che si sono offerti di aiutare Stenio a ricostruire la dolorosa storia del padre, s'è potuto persino riporatre alla luce un dossier sugli interrogatori, le visite mediche, il lavoro all'interno del campo. E ricostruire, in pochi giorni, un "buco" nella storia di Giuseppe dall'anno della deportazione al momento in cui, nel 1958, la salma riesumata ha raggiunto Fiumicello. Nel cui cimitero, con solenne cerimonia militare, è stata sepolta nella tomba di famiglia. Dopo approfondite ricerche è stata comunque individuata, all'interno del campo di concentramento, anche la fossa tedesca, sede originaria della salma. Come anticipato però Giuseppe Stenio non era l'unico deportato della zona: i sovrintendenti del museo assicurano infatti che almeno un altro fiumicellese e un foglianino hanno trovato la morte nel campo. Cristina Calligaris