Sabato 1 marzo, il Piccolo: Stasera teatro e domani crostolada della Pace Lunedì 3 marzo, il Piccolo: Giovani di Fiumicello e Aquileia a Strasburgo Lunedì 3 marzo, il Messaggero: Sgubin illude l'Aquileia, Luiso la castiga due volte Martedì 4 marzo, il Piccolo: È di una cuoca di Polazzo la migliore frittella Mercoledì 5 marzo, il Messaggero: L'Ascom a Dressi: non è vero che hai frenato i mega-centri Lunedì 10 marzo, il Piccolo: Sabato sera ferito a Fiumicello un minore Lunedì 10 marzo, il Messaggero: Ci pensa Porcari al 90' a far sorridere la Pro Mercoledì 12 marzo, il Piccolo: Viaggio dal Medioevo a oggi nelle tradizioni del Friuli Giovedì 13 marzo, il Piccolo: Bocciato l'anticipo delle interpellanze Giovedì 13 marzo, il Messaggero: Chi aiutai pensionati Giovedì 13 marzo, il Piccolo: 'Nell'incidente il motorino sulla mia corsia' Domenica 16 marzo, il Piccolo: La Furlana da Bach a Pezzè
A Fiumicello Stasera teatro e domani crostolada della Pace
Continuano le feste a Fiumicello: conclusa la pausa necessaria a voltare pagina dopo i festeggiamenti della fiera di San Valentino, i promotori dell'omonima associazione fiumicellese hanno pronto il programma per il Carnevale.Si parte oggi con una serata dedicata al teatro: alle 20.30, in sala consigliare, ha inizio lo spettacolo gratuito "Gli imbianchini non hanno ricordi", interpretato dalla compagnia "Amis furlans". Riservata ai bambini la giornata di domani: alle 14 prenderà il via la ventisettesima "Crostolada", organizzata dal comitato cittadino per il gemellaggio e dall'amministrazione comunale, e battezzata "Dal cielo messaggini di pace". Tutti i bambini saranno invitati a legare un messaggio a sfondo pacifista a un palloncino che verrà liberato nell'aria. Il proprietario del palloncino che riceverà risposta da più lontano sarà poi premiato nel corso della giornata del 25 Aprile. Nell'arco del pomeriggio di domenica sarà inoltre possibile assistere a uno spettacolo di magia. Martedì poi i festeggiamenti per l'ultimo giorno di Carnevale: prenderà il via alle 21 il ballo in maschera sulle note del gruppo "Scrambled Age", mentre mercoledì, primo giorno di Quaresima, è previsto il tradizionale menù a base di pesce. Dalle ore 11 "cucina aperta": si accettano fin da oggi prenotazioni per le ambitissime porzioni di "polenta e renga".
Giovani di Fiumicello e Aquileia a Strasburgo
E nasce il "gemellaggio" col Fogolar furlan
Strasburgo apre le porte ai ragazzi delle scuole medie di Fiumicello e Aquileia e, tra i vari risvolti, scopre pure la presenza di un "Fogolar furlan", ovvero di un nucleo di emigrati friulani che, associati all'ente "Friuli nel mondo" che tiene le fila delle varie comunità di corregionali sparsi nel mondo, sono stati ben lieti di trascorrere una serata in compagnia dei giovani ospiti, diventanti per un giorno "ambasciatori" della terra d'origine.
La gita d'istruzione, recentemente conclusa con l'obiettivo di visitare la sede del Parlamento europeo, ha così accolto anche un momento tutto particolare di rievocazione nostalgica particolarmente sentito dal gruppo di dodici emigrati che, nell'immediato dopoguerra, hanno deciso di cercare lavoro all'estero, stabilendosi proprio in questa città.
Si è parlato molto e soprattutto si è parlato in friulano, per non perdere l'occasione di rispolverare un po' la lingua e, ascoltando proprio i racconti di avvenimenti che ora sembrano distanti anni luce, i ragazzi hanno conosciuto le difficoltà che si affrontano staccandosi dalle proprie tradizioni e abitudini, per provare a inserirsi tra gente diversa per lingua e mentalità, non sempre disposta ad aprirsi a coloro che vengono da "fuori". Il "gemellaggio" simbolico tra i due Comuni della Bassa friulana e la città alsaziana è stato infine sancito con lo scambio di alcuni libri e l'auspicio che, in futuro, sia Fiumicello sia Aquileia possano ricambiare l'ospitalità.
Sgubin illude l'Aquileia,
Luiso la castiga due volte
AQUILEIA. È la Pro Fiumicello ad aggiudicarsi il derby con l'Aquileia. Davanti a un pubblico delle grandi occasioni, gli arancioblù di Ghermi hanno avuto meritatamente la meglio sui patriarchini di Portelli.
Nella prima parte dell'incontro sono i padroni di casa a farsi più pericolosi, e al quarto d'ora, infatti, a conclusione di una bella azione, Devinar costringe Sorato a respingere una palla che arriva dritta sui piedi di Iacumin: immediato il tiro del capitano aquileiese che passa radente al palo.
Al 42' gli azzurri si portano in vantaggio con Sgubin, che intercetta un rinvio della difesa arancioblù e, con un gran destro rasoterra, batte inesorabilmente Sorato. I ragazzi di Ghermi reagiscono immediatamente. e già al 47' pareggiano con Stabile che, servito da Macor, piega le mani di Paduani facendo finire la palla nel sacco alle sue spalle.
In avvio di ripresa la Pro Fiumicello si porta in vantaggio. Al 6' Luiso riceve palla tutto solo al limite dell'area, e batte senza problemi l'estremo difensore. Al 15' la punizione di Cernecca sfiora l'incrocio dei pali.
Nel finale gli ospiti dilagano: nei minuti di recupero su punizione dal limite Luiso aggira la barriera e realizza la doppietta.
Michela Tibald
È stata Merj Sgubin, residente a Polazzo, ad aggiudicarsi l'edizione 2003 del "Mestolo d'argento", il concorso che, a Fogliano Redipuglia, ha premiato la miglior frittella dell'Isontino.
Alle sue spalle, ex aequo, ben tre partecipanti: Marinella Maggi di San Pier, Franca Lessi di Monfalcone e Antonietta Puntin di Fiumicello. È stata una gara appassionante, quella promossa ancora una volta dalla Pro loco e dal circolo "La Baita", che ha visto in lizza alcune decine di piatti. Dopo una prima selezione l'attenzione si è rivolta alle 16 finaliste, "passate" sotto l'attento esame di una giuria popolare formata da sette massaie. Le esperte hanno tenuto conto di diversi parametri, quali fragranza, cottura, tipicità e "rigore" con le quali erano stati confezionati questi tipici dolci. Soddisfazione del presidente Alessio Bellotto, convinto delle necessità di rilanciare e valorizzare queste seppur semplici ma nel contempo importante e genuine tradizioni popolari del paese e del territorio.
lu. pe.
L'Ascom a Dressi: non è vero
che hai frenato i mega-centri
PORDENONE. E' molto perplesso il coordinatore regionale del gruppo tessile-abbigliamento, Alvaro Piccinin, anche presidente provinciale Ascom di Pordenone dello stesso settore, per l'affermazione dell'assessore al commercio Sergio Dressi: "abbiamo frenato i mega-centri".
"Già eravamo venuti a conoscenza dallo stesso Dressi dell'intenzione della giunta regionale di presentare una norma da inserire nella legge collegato alla finanziaria 2003 che permetta l'apertura - considerato che con le norme attuali sarebbe illegittima - di cinque grandi aree di vendita (complessi commerciali) in regione, tra cui quello della rotonda di Fiume Veneto Piandipan.
"Come se ciò non bastasse - continua Piccinin - proprio domani (giovedì 6) è convocata, alle 14 a Trieste, la commissione regionale del commercio. All'ordine del giorno l'apertura e l'ampliamento di numerosi centri, oltre a pareri per l'insediamento di struttura di grande distribuzione - Zona Hc. I comuni interessati ai provvedimenti sono Villesse, Fontanafredda, Palmanova, Pradamano, Gradisca d'Isonzo, Fiumicello".
"Non servono sicuramente grandi studi per dimostrare che l'apertura di tutti questi esercizi provocherà la desertificazione dei centri urbani, cittadini, delle aree periferiche e delle frazioni in una provincia molto piccola (270.000 abitanti)".
"E' necessario a questo punto - spiega Piccinin - porre un freno alla costruzione selvaggia di nuovi centri. Siamo ancora in tempo per una valutazione che tenga conto di nuovi criteri di programmazione già fatti in altri Paesi e Regioni, oggi per altro costretti a ritornare sui loro passi con scelte drastiche".
Fuoriuscita stradale ieri mattina a Castions di Strada. Sabato sera ferito a Fiumicello un minore in sella a un motorino
Cappotta sulla Napoleonica: ragazza grave
Ventiduenne pordenonese ricoverata all'ospedale di Udine in prognosi riservata
Potrebbe essere un colpo di sonno la causa della brutta fuoriuscita stradale avvenuta l'altra mattina attorno alle 6, lungo la statale "Napoleonica". A farne le spese una giovane di Pordenone, Elisa Tondat, di 22 anni, residente in via De Carli. La ragazza è stata accolta al reparto di Terapia intensiva 1 dell'ospedale di Udine, a causa della gravità dei numerosi traumi riportati: la prognosi è riservata.
La giovane pordenonese stava viaggiando, a bordo di una Espace, lungo la "Napoleonica", proveniente da Codroipo e con direzione Palmanova, quando, all'altezza del comune di Castions di Strada, ha perso il controllo della vettura iniziando a sbandare paurosamente. L'auto ha carambolato attraversando la carreggiata da destra verso sinistra per poi finire contro un manufatto in cemento e ultimare la corsa ribaltandosi sul campo laterale. Una scena piuttosto violenta, alla quale ha fortuitamente assistito un giovane di Gonars che, transitando sulla statale proprio in quel momento, ha così potuto allertare tempestivamente i soccorsi.
Sul posto, oltre alla Polizia stradale di Palmanova, sono intervenuti i sanitari del "118" che hanno provveduto a trasferire la ferita al nosocomio del capoluogo udinese. Le condizioni della ragazza sono apparse subito serie. La pordenonese è rimasta all'interno dell'abitacolo grazie alle cinture di sicurezza, diversamente la situazione avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Altro incidente, ma di minore entità, è avvenuto sabato verso le 22.30 sulla provinciale 89 per Fiumicello. Coinvolto un giovane minorenne, E. A., di 17 anni, residente a Fiumicello: il ragazzo, a bordo del suo motorino, stava percorrendo la provinciale, quando, per cause in corso di accertamento da parte della Stadale di Udine intervenuta sul posto, è stato urtato da un'auto, una Fiat Brava, condotta da Nereo Monetini, 44 anni, di Villesse, a bordo anche Adriano Burino, 45, di Trivignano Udinese. Il minore è stato trasferito all'ospedale di Ialmicco per una frattura.
Ci pensa Porcari al 90'
a far sorridere la Pro
FIUMICELLO. Dopo il successo sull'Aquileia, la Pro Fiumicello incamera altri tre punti in prospettiva play-off. Gli uomini di Ghermi hanno dimostrato di meritare la vittoria, pur avendo di fronte una squadra esperta. La Pro, partita di slancio, costringe gli avversari a una tattica di puro contenimento e al 24' passa in vantaggio. La rete è di Iussa che capitalizza al meglio un lancio smarcante di Apollo e supera con un morbido pallonetto l'incolpevole Papaficco, subentrato a Mizzica. Sembrano non esserci problemi per i locali che però non riescono più a essere efficaci come nelle fasi iniziali. Permettono anzi all'Opicina di riorganizzarsi e di ripresentarsi in campo nella ripresa con maggiore convinzione. È il 10' quando su un cross proveniente dalla sinistra, Sorato in uscita commette fallo su Venturini. Il rigore è trasformato da Iurincic ed è pareggio. Dopo un primo momento di sbandamento, la Pro riprende a macinare gioco. Le continue incursioni dei locali mettono a dura prova l'estremo difensore. Quando ormai sembra che la partita sia destinata a concludersi con un pareggio, Apollo con un lungo traversone dalla sinistra pesca Porcari solo davanti al portiere: controllo e palla in rete. Ci sono 4' di recupero, ma il risultato non cambia.
Viaggio dal Medioevo a oggi nelle tradizioni del Friuli
UDINE - Un viaggio attraverso la più illustre tradizione musicale del Friuli a partire dall'età di mezzo fino all'epoca contemporanea, riscoprendo preziose pagine dimenticate o poco visitate. A proporlo è la rassegna "Musica e Canto in Friuli dal Medioevo a oggi", in trentadue piazze della provincia di Udine per il secondo anno consecutivo. In programma trentacinque concerti che spaziano dalla musica antica al Rinascimento, dal Barocco all'Ottocento, fino ai giorni nostri. Direttore artistico il musicologo Renato della Torre, assistito dal mezzosoprano Mirna Pecile per la sezione del canto, e da Giuliano Fabbro per il jazz e la musica contemporanea. "Rispetto alla scorsa edizione - precisa della Torre - abbiamo riservato molto spazio ai giovani compositori del presente".
Organizzato dalla Provincia di Udine (assessorato alla Cultura) con il contributo della Regione ed il supporto dell'Ert, il progetto coinvolge musicisti e musicologi di tutta la regione in un fitto calendario di assoluto interesse tra il 14 marzo e il 6 dicembre. Accanto ai concerti, importanti iniziative "editoriali", che racchiudono i risultati di un intenso lavoro di ricerca storica e documentaria condotto dalla direzione artistica e dai collaboratori. Nel corso del 2003 verranno pubblicati, infatti, due tesori ritrovati: "L'innocenza dei Ciclopi", del venzonese Luigi Pozzi (1654), e "L'agenda aquileiese", ricchissima fonte della musica sacra aquileiese e patriarchina. Doppio debutto per la rassegna venerdì 14 marzo nell'auditorium comunale di Pagnacco e sabato 15 nella sala consiliare di Fiumicello (ore 20.45), con l'Orchestra Sinfonica regionale diretta da Giuliano Medeossi su partiture di Bach, Piero Pezzè e Maurice Ravel.
a.r.
Bocciato l'anticipo delle interpellanze, lascia "Per tutti". Poi la maggioranza fa mancare il numero legale Rientra l'opposizione, esce l'esecutivo
Seduta "accesa" quella che ha avuto luogo martedì a Fiumicello, durante la quale la maggior parte degli ordini del giorno, tra cui l'approvazione di stralci e aggiunte alla variante del Piano regolatore, sono stati discussi senza la lista di minoranza "Fiumicello per tutti" che ha deciso di abbandonare l'aula a causa della bocciatura, da parte della Giunta, della proposta di aprire la seduta con le interpellanze presentate nel corso del consiglio di gennaio, allora rimandate per "sforamento" d'orario. Palla colta al balzo dalla maggioranza che, al momento della votazione della mozione presentata dal consigliere Lasca e compagni inerente il supposto ritardo dei lavori del porto nautico Tiel-Mondina e il mancato avvio, sempre a detta della lista "Fiumicello per tutti", della convenzione con l'associazione nautica Palazzatto, ha abbandonato a sua volta l'aula, facendo saltare la mozione per mancanza del numero legale.
Oltre all'illustrazione degli spostamenti, suggeriti dagli uffici regionali, degli stralci alla normativa relativa all'area di rilevante interesse ambientale (Aria) e al sito di importanza comunitaria (Sic) che dalla variante 8 passeranno alla 8 bis, di fatto alleggerendo e velocizzando l'approvazione del piano generale, è approdata in aula anche la "questione cellulari". La Regione avrebbe infatti messo i paletti alla liberalizzazione dell'installazione delle antenne per la telefonia mobile sancita dal decreto Gasparri: lo stop è arrivato proprio in questi giorni dai vertici regionali che con un atto ufficiale, avvalendosi dell'applicazione dello statuto speciale riservata al Friuli Venezia Giulia, avrebbero di fatto posto un limite alla proliferazione indiscriminata dei ricevitori sul territorio degli enti locali.
A renderlo noto è stato l'architetto Pietro Cordara, incaricato della progettazione della variante al Piano regolatore comunale. Già obiettivo di alcune proposte da parte dei gestori di telefonia per l'impianto dei trasmettitori, il Comune potrà ora avvalersi della facoltà di mettere il veto all'interno del territorio di sua competenza, laddove precedentemente era previsto il solo "invito" alla non installazione in determinate zone ad alta densità abitativa.
Cristina Calligaris
ERRORI
Chi aiutai pensionati
Sono uno dei malcapitati che hanno subito l'imposizione, da parte dell'Inps, con la quale si è sancito che per un loro errore dobbiamo pagare noi! Io ho sempre saputo che, in tutto il mondo, chi sbaglia paga. E mai viceversa. Ma, si sa, forse tale regola è usuale in uno Stato serio e civile, ciò che, con questo tipo di dimostrazioni, non si può certamente dire del nostro. Con tutti i gravissimi problemi che abbiamo, noi, integerrimi fino al midollo, rubiamo i soldi proprio a quelli ai quali dovremmo invece darne!Pensioni basse, nessun aggancio alla svalutazione, percentuale di Irpef altissima... eccetera. Nessuno (dico nessuno!) fino a ora si è premurato di fare la voce grossa per difenderci. Molto si parla di iniziative fatte dalla famosa Triplice, ma, come al solito, oltre che al parla-parla, nulla verrà fatto e nulla sarà ottenuto.Voi, assieme al vostro confratello triestino, dite, da sempre, che siete il portavoce del popolo eccetera.Orbene, proprio per dimostrare che è vero, perché non vi fate promotori di un'azione di stampa al fine di difenderci? Perché non vi fate promotori di una iniziativa tendente a trovare un paio di avvocati seri, onesti e preparati che, senza chiederci dei soldi, prendano in mano la nostra questione dato che, da quello che so, la pensione non è né pignorabile e né sequestrabile (e, da come l'Inps agisce...).Sarebbe una bella cosa per la vostra immagine.Noi, tutti, ci aspettavamo un'azione del governo tesa a ridurre di molto l'aliquota Irpef, per le pensioni più basse. Questa era la promessa fatta! Ma, si sa, inperiodo preelettorale si promette di tutto. Perché, come dicevano già i nostri vecchi, a promettere non fa male la schiena!Che sia proprio il caso di fare qualche ripensamento elettorale? Metti sul piatto quanto detto, e le "baruffe chiozzotte" che sono in corso per la o le poltrone...Baruffe chiozzotte che sarebbero solo tali se si trattasse di cose da nulla, ma poiché invece si riferiscono a cose molto importanti, viene proprio da dire che sono cose pietose e piene di vergogna.Nereo MalamanFiumicello
"Nell'incidente
il motorino
sulla mia corsia"
In riferimento all'incidente sulla provinciale per Fiumicello, Nereo Monetini, l'automobilista coinvolto, precisa a proposito del motorino urtato dalla sua macchina, una Fiat Brava, da lui condotta: "Il motorino che procedeva in senso opposto, non so per quale motivo, ha invaso la mia carreggita entrando in collisione con la mia auto. Procedevo a velocità ridotta e mi sono spostato il più possibile sulla destra, ma essendoci i platani, la mia manovra è stata limitata. Da come sono stati ridotti i mezzi, è un miracolo che non ci sia scappato il morto".
E' partito da Pagnacco il ciclo concertistico "Musica e canto in Friuli dal Medio Evo all'oggi" La Furlana da Bach a PezzèIntenso concerto della Sinfonica regionale diretta da Medeossi
PAGNACCO. All'Orchestra sinfonica del Friuli-Venezia Giulia, diretta per l'occasione dal maestro Giuliano Medeossi, il compito di inaugurare l'altra sera nell'auditorium comunale (con replica ieri nella consiliare di Fiumicello) il ricco cartellone della seconda edizione di Musica e canto in Friuli dal Medio Evo all'oggi. Un concerto che solo parzialmente ha esaudito le linee programmatiche dell'iniziativa culturale voluta dalla Provincia di Udine al fine di stimolare la ricerca nel variegato e fertile mondo della musica friulana, ma che ugualmente ha trovato modo di porre felicemente in relazione l'opera e la personalità dell'udinese Piero Pezzè con Johann Sebastian Bach e Maurice Ravel, i quali, in un preciso momento della loro parabola creativa, prezioso e irripetibile per noi friulani, vollero gustare le raffinatezze stilistiche della Forlane, la danza che dalla Venezia rinascimentale dilagò in tutta Europa in molteplici elaborazioni colte spintesi nel cuore del Novecento; e Piero Pezzè stesso, compositore che Giuliano Medeossi predilige, riplasmandone con estroversa e sanguigna personalità le sideree ed essenziali prospettive linguistiche, della Furlana fu il più autorevole studioso nei primi anni Sessanta, allorquando volle dedicare a questo alto simbolo musicale un approfondito saggio musicologico.Il concerto si è aperto con l'Ouverture e la Forlane tratte dalla Suite BWV 1066 per orchestra di Bach, festoso preludio alle assorte e glaciali atmosfere dei Tre intermezzi (Intermezzo serale, notturno e mattutino) per orchestra d'archi del compositore udinese, composti nel cruciale anno 1976 e tenuti a battesimo da Giuliano Medeossi in un concerto tenutosi al Teatro Nuovo di Udine qualche anno fa. Le fosche e dense tinte attraverso le quali il direttore d'orchestra legge con sofferta interiorità l'apparentemente diafana e geometrica musica di Pezzè hanno convinto anche nell'esecuzione dell'ouverture Un viaggio di settembre, l'esecuzione migliore del concerto, partitura pensata per piccolo organico sinfonico a partire dal 1954 e per la prima volta diretta da Aladar Janes nel 1962, creazione ricca di neoclassici spunti costruttivi che recentemente ha trovato modo di essere apprezzata nella nostra regione e all'estero grazie a numerose esecuzioni.Arioso e disimpegnato il finale del concerto, la calligrafica e trasparente suite Le tombeau de Couperin (Prélude - Forlane - Menuet - Rigaudon) che Maurice Ravel ricavò nel 1919 dall'omonima, più vasta, raccolta pianistica; un'interpretazione spinta, ottimistica e scorrevole, dai colori abbaglianti e dalle ampie e spaziate arcate, che ha messo in luce una compagine orchestrale compatta e collaudata, particolarmente nel settore degli archi.David Giovanni Leonardi