Martedì 1 ottobre, il Messaggero: Turismo nella Bassa: accordo tra Comuni
Venerdì 4 ottobre, il Messaggero: Entra nel vivo la corsa al titolo
Sabato 5 ottobre, il Messaggero: Don Marini, 50 anni di servizio
Sabato 5 ottobre, il Gazzettino: Prescritta la diffamazione all'avvocato
Domenica 6 ottobre, il Piccolo: Manette al ladro d'auto
Domenica 5 ottobre, il Messaggero: La Juventina contro il Fiumicello per conquistare fiducia
Mercoledì 9 ottobre, il Piccolo: Microchip 'cancellato' dalla burocrazia
Mercoledì 9 ottobre, il Gazzettino: Area attrezzata nella riserva dell'Isonzo
Venerdì 11 ottobre, il Messaggero: Il grande abbraccio a Don Nino
Domenica 13 ottobre, il Piccolo: Decolla il turismo naturale
Domenica 13 ottobre, il Gazzettino: Un drink, ma che sia acrobatico
Domenica 13 ottobre, il Gazzettino: Un Isonzo da scoprire



Turismo nella Bassa: accordo tra Comuni
Parte il progetto"Promuoviamo e valorizziamo il territorio", volto a far apprezzare dai turisti, in particolare provenienti dall'Austria e dall'Est, le tante attrattive di Palmarino, Cervignanese, Destra Torre e Agro Aquileiese. Lo scopo è di fornire percorsi alternativi alla vacanza balneare offerta da Grado, attraverso un protocollo di intesa tra Comuni, per la cui attuazione si sono, di recente, riuniti i sindaci di Aiello, Visco, San Vito al Torre, Campolongo al Torre, Tapogliano, Ruda, Villa Vicentina, Fiumicello, Palmanova, Cervignano e Aquileia. Il consorzio tra Comuni permetterà di accedere al progetto Interreg per ottenere un contributo di 1 milione di euro e la partecipazione a un progetto che coinvolge i Comuni del Delta del Po assieme a quelli del litorale sloveno. Il protocollo di intesa tra i Comuni comporterà la realizzazione di pacchetti turistici, nuovi percorsi nonché un aumento occupazionale in virtù della formazione di nuove figure professionali sul territorio, con un'offerta già esistente di 791 posti letto in alberghi e pensioni, 4.100 posti letto in campeggi e 150 negli ostelli. Costituirà una novità, l'inserimento in questo programma, accanto a un'offerta turistica forte come quella di Aquileia, di Palmanova e di Cervignano con Strassoldo, di nuove offerte turistiche costituite dalle 37 meridiane realizzate sul territorio di Aiello e dal sito architettonico medievale della Centa di Joannis.


TENNIS Provinciale Entra nel vivo la corsa al titolo
Il campionato provinciale a squadre di tennis è giunto all'epilogo, con gli abbinamenti per le semifinali che vedranno complessivamente impegnate ventiquattro compagini. Partiamo dal settore maschile: nella A2 scontro fra Internos-Mortegliano e Porpetto-Ct Gemona; in B gli abbinamenti prevedono Fagagna-Martignacco B e Torviscosa-Fiumicello. Nel femminile, serie A1, si troveranno di fronte Cividale-Campoformido e Corno-Flumignano. Per quanto riguarda la serie A1 maschile, va detto che solo il Nova Palma e il Dfl Udine accedono alle semifinali; per le altre squadre bisognerà attendere il verdetto dello scontro a tre fra Flumignano B, Corno e Martignacco A, giunte al termine della regular season a pari punti. Stessa situazione nell'under 14 dove Cividale e Morena attendono l'esito del match fra St Città di Udine e Torviscosa. Gli incontri di spareggio si giocheranno oggi, le semifinali domenica e le finali, tutte al Tc Garden di Pasian di Prato, domenica 13 ottobre.


ROMANS Nel 1952 l'ordinazione a sacerdote e domani sarà celebrata una messa di ringraziamento Don Marini, 50 anni di servizio
La messa domenicale di domani si arricchisce di un momento ulteriore di ringraziamento al Signore, che vedrà coinvolta l'intera comunità religiosa e avrà per protagonista un romanese che ha scelto la vita pastorale e che proprio in questo periodo ricorda il 50º anniversario della sua ordinazione a sacerdote. Si tratta di don Graziano Marini, nato a Romans nel 1940, per moltissimi anni parroco di Turriaco e dal 1998, direttore della Società per la conservazione della basilica di Aquileia. Don Marini ricorda l'ingresso in seminario, a Castellerio, già all'età di 12 anni, periodo reso difficile dalla prematura scomparsa del padre, solo l'anno successivo, e dai pochi mezzi a disposizione della madre, rimasta vedova, per provvedere a lui, a un fratello e ad altre due sorelle. L'ordinazione a sacerdote segue nel 1952 a Gorizia, da parte dell'allora arcivescovo Ambrosi, mentre la prima messa è stata il 21 settembre dello stesso anno, ben cinquant'anni fa, e si svolse proprio nella chiesa parrocchiale della sua Romans. Quindi i primi incarichi, come cappellano a Fiumicello, Staranzano, Grado, Aiello e San Nicolò di Monfalcone, e nel 1966 la nomina a parroco di Scodovacca, dove rimane per 7 anni prima di trasferirsi a Turriaco, parrocchia che lo ha avuto come guida spirituale perben 25 anni, fino al settembre del 1998. Nell'ottobre '98, infine, l'assegnazione dell'attuale incarico nella basilica aquileiese, che attualmente associa alla guida della parrocchia di Belvedere-Boscat. Uomo di profonda cultura, nel suo lungo sacerdozio don Marini è stato, inoltre, insegnante di religione nelle scuole elementari, medie e superiori, e presso l'istituto Pime di Cervignano, pure insegnante di fisica, scienze e inglese nella scuola serale. Tra le sue passioni c'è l'elettronica, che esercita anche come appassionato radioamatore, oltre naturalmente alla cura e alla dedizione alla sua vocazione pastorale, che svolge anche organizzando pellegrinaggi, l'ultimo dei quali in Medio Oriente, dal quale è rientrato da poco. Tra gli altri incarichi quello di segretario del consiglio pastorale diocesano fino al 1988 e decano di Ronchi dal 1983 al 1988. Domani, dunque, nel corso della messa delle 10.30 per lui e per l'intera assemblea di fedeli ci sarà il momento della preghiera di ringraziamento per il dono della vocazione (alla quale sarà associata pure una preghiera per le nuove vocazioni religiose), nella chiesa del paese d'origine che per la prima volta lo vide celebrare l'eucarestia. Michele Calligaris


Prescritta la diffamazione all'avvocato
Si è concluso con una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione dei termini il processo che vedeva imputato Bruno Vittori, 86 anni, originario di Fiumicello ma residente a Chiopris-Viscone. L'anziano era accusato di diffamazione per un fatto che risale al 23 agosto 1996. Allora, secondo l'accusa, comunicando con più persone per mezzo di una lettera inviata alla Ras assicurazioni, avrebbe offeso l'avvocato Fabrizio Ristori, 54 anni, residente a Manzano con uno studio a Palmanova. In particolare, secondo il capo di imputazione, lo avrebbe accusato di essere inaffidabile, di aver chiesto denaro eccessivo per delle udienze veloci con la minaccia di disertarle se il denaro non fosse stato consegnato. La sentenza è del giudice di Udine Daniele Faleschini.


Un nomade colto in flagrante assieme alla sorella dai carabinieri in via dei Patriarchi Manette al ladro d'auto
Ancora furti ad Aquileia. Questa volta, colto in flagranza dalle forze dell'ordine che hanno proceduto all'arresto del responsabile, un nomade, Roberto Held, 29 anni, con residenza a San Vito di Fagagna, pregiudicato per reati contro il patrimonio. Con lui c'era anche la sorella, B. A., 28 anni, denunciata per tentato furto in flagranza. Il fatto è avvenuto l'altro pomeriggio, verso le 16, nella città romana, in via dei Patriarchi. Il nomade, accompagnato dalla sorella, ha "intercettato" una vettura, Golf, parcheggiata lungo la via e ha iniziato ad armeggiare nell'intento di rubare il mezzo. Fortuna vuole che il proprietario dell'auto, C. S., 36 anni, operaio della Bassa friulana, che stava lavorando nel cantiere accanto, se n'è accorto e ha dato subito l'allarme. I militi di Aquileia sono intervenuti tempestivamente riuscendo a bloccare i due nomadi. Continua dunque l'operazione di prevenzione e controllo sul territorio nel dichiarato tentativo non solo di reprimere la microcriminalità che in queste zone, specie tra Aquileia, Fiumicello e Terzo, è piuttosto frequente, ma anche per dare "visibilità" della presenza delle forze dell'ordine ai cittadini. Misure dunque di attenzione costante con perlustrazioni attive sul territorio della Bassa, che anche il neo comandante della Compagnia di Palmanova, il triestino Rofolfo Iob, intende fortemente mantenere.


La Juventina contro il Fiumicello per conquistare fiducia
Per non dover rincorrere, e soprattutto per riconquistare la fiducia e la consapevolezza della propria forza, la Juventina, questo pomeriggio, sarà chiamata senza mezze misure alla vittoria. La squadra in settimana si è allenata a ranghi completi, il morale, nonostante la sconfitta di sette giorni fa contro l'Opicina, è comunque intatto. L'esame di questa terza domenica di campionato per Businelli and company si chiama Pro Fiumicello, una squadra ancora tutta da scoprire, una delle vere incognite del girone C di Prima categoria. Un gruppo che ha la sua forza soprattutto nel settore avanzato: Mian, Luiso e Macor sono giocatori che la compagine bisiaca è riuscita a strappare alla concorrenza anche di società di categoria superiore, giocatori capaci di inventare in qualsiasi momento della partita. E poi fra i pali vanta uno come Sorato, l'anno scorso al Capriva, uno dei più forti portieri della categoria. Mister Interbartolo queste cose le sa bene e ha preparato la contromosse più adeguate: niente mezze misure, il probabile 4-3-3 del tecnico è un vero e proprio proclamo di guerra, una soluzione già adottata ma che questo pomeriggio dovrà assolutamente scardinare la difesa avversaria. Probabile maglia da titolare, quindi, per Marassi, Businelli e Cristian Devetak, che formeranno il trio dell'attacco. Ancora dolorante Faggiani, fra i pali sarà chiamato ancora una volta Marega, mentre Stacul sarà il regista della difesa. L'unico assente, per la sfida casalinga, sarà Dodo Bianco. Probabile formazione: Marega, F. Bianco, Gon, Stacul, Buttignon, Trampus, Visintin, N. Saveri, Marassi, Businelli, C. Devetak. Per quanto riguarda le altre goriziane, la sorpresa Fincantieri ospiterà fra le mura amiche il Torviscosa. In attesa del ricorso presentato alla Federazione in settimana (errore tecnico dell'arbitro in occasione della gara contro la Castionese), lo Staranzano sarà ospite sul temuto campo dell'Opicina mentre il Mladost di Manfreda e soci, dopo la batosta di sette giorni fa, farà visita al Santamaria.


La storia di un bassotto trovato da una famiglia che a fatica è riuscita a risalire a chi l'aveva smarrito. Microchip "cancellato" dalla burocrazia.
Un rimpallo di competenze, una lunga serie di telefonate e, dopo una settimana di incertezze, solo grazie a un energico intervento delle autorità, una famiglia di Ronchi dei Legionari ha potuto sapere a chi apparteneva quel cagnolino che aveva trovato per strada.Una storia di "ordinaria" burocrazia e, forse, anche di disinteresse e cattiva gestione degli affari pubblici, quella che stiamo per raccontare. Tutto inizia quando una famiglia rinviene, a Fiumicello, un giovane esemplare di bassotto, impaurito e frastornato mentre vaga per strada con il rischio reale di essere investito da un momento all'altro. Il buon cuore e la coscienza spingono queste persone a raccogliere il cagnetto.Subito pensano di portarlo al rifugio ronchese per animali abbandonati gestito dal Gruppo Ambiente, ma guardandolo bene, coccolandolo e accarezzandolo per fargli passare la paura, si accorgono che è munito di regolare "microchip". "Avendolo trovato a Fiumicello - raccontano - abbiamo pensato di rivolgerci all'Azienda sanitaria di Udine, ma alla nostra richiesta ci hanno seccamente risposto che eravamo residenti a Ronchi dei Legionari e che il caso, dunque, era di competenza dell'Ass di Gorizia. Così abbiamo fatto. Abbiamo ripreso in mano il telefono, ma dal capoluogo isontino l'ennesimo rimpallo: il cane era stato ritrovato in territorio friulano e, quindi, il caso doveva essere trattato dai colleghi friulani".Erano trascorsi alcuni giorni e successive telefonate non avevano ancora permesso di centrare l'obiettivo sperato: quello di ritrovare il proprietario del bassotto. "È stato a quel punto - continuano - che abbiamo pensato di rivolgerci alla forza pubblica e così ci siamo recati al comando della Polizia municipale ronchese, dove un'agente, usando tutta la sua autorità, è riuscita ad arrivare a capo di questa ingarbugliata situazione. Così alla fine siamo finalmente riusciti a capire di chi era quel povero cagnolino". Vien da chiedersi, a questo punto, che cosa sarebbe sucesso che non fossero intervenuti i vigili urbani. Luca Perrino


Area attrezzata nella riserva dell'Isonzo
Sabato, alle 15.30, sarà inaugurata l'area attrezzata di Fiumicello all'interno della Riserva naturale regionale "Foce dell'Isonzo". Il sito si raggiunte, provenendo da Cervignano, imboccando una strada asfaltata a destra subito prima del ponte di Papariano (meglio noto come "ponte di Pieris") e raggiungendo dopo poco più di un chilometro l'argine del fiume, dove è posto il parcheggio per i veicoli. Il progetto (costato 112.000 euro) ha interessato 80 mila metri quadrati di superficie, 1600 metri di sentieri attrezzati e 62 mila metri quadrati di riqualificazione ambientale. All'inaugurazione parteciperanno un centinaio di invitati, tra cui l'assessore regionale ai parchi Giorgio Venier Romano.


Il parroco festeggiato dalla comunità per i 50 anni di sacerdozio
Il grande abbraccio a Don Nino Nella chiesa parrocchiale di Romans, frequentata sin da bambino e poi da ragazzo, in quella stessa chiesa dove ha ricevuto tutti i sacramenti religiosi, dal battesimo alla cresima, e dove probabilmente è maturata pure la vocazione pastorale, per poi, all'età di 24 anni, dopo la sua ordinazione a sacerdote, celebrarvi pure la sua prima cerimonia eucaristica, don Graziano Marini, circondato dall'affetto e dalla preghiera della comunità religiosa locale, ha festeggiato il cinquantesimo anniversario della sua missione pastorale. Per ricordare l'importante momento è stata celebrata una messa solenne, officiata dallo stesso Marini e dal parroco don Nino Carletti e accompagnata dal coro parrocchiale, alla presenza dei parenti, degli amici, e dei fedeli suoi compaesani. Don Marini, infatti, è nato a Romans nel 1928, da dove all'età di 12 anni si trasferisce a Udine per frequentare il seminario, quindi nel '52 l'ordinazione a sacerdote da parte dell'allora arcivescovo Ambrosi e, il 21 settembre dello stesso anno, la prima messa nella chiesa del suo paese.Quindi i primi incarichi, come cappellano a Fiumicello, Staranzano, Grado, Aiello e San Nicolò di Monfalcone, e nel 1966 la nomina a parroco di Scodovacca, dove rimane per sette anni, prima di trasferirsi a Turriaco, parrocchia che lo ha avuto come guida spirituale per ben 25 anni, fino al settembre del 1998, quando è nominato direttore della Società per la conservazione della basilica di Aquileia, incarico che continua a svolgere assieme alla guida della parrocchia di Belvedere-Boscat.Tra gli altri incarichi ricevuti nella sua lunga missione pastorale, quello di segretario del consiglio pastorale diocesano fino al 1988 e decano di Ronchi dal 1983 al 1988. A don Marini, da parte della comunità religiosa di Romans, sono stati donati un acquerello del maestro Francesco Delpin e una stola, segno del potere sacerdotale. A conclusione del rito lo stesso sacerdote si è intrattenuto con i presenti per un rinfresco, ricevendo la stretta di mano dei suoi compaesani.Michele Calligaris


Inaugurata ieri la nuova area attrezzata alla Foce dell'Isonzo Decolla il turismo naturale
Una nuova "area attrezzata" è stata inaugurata ieri nel territorio di Fiumicello arricchendo i servizi ricettivi della Riserva naturale regionale della Foce dell'Isonzo, dopo l'inaugurazione, due settimane fa, del Centro visite all'Isola della Cona. Al taglio del nastro, dopo la benedizione di don Ottone Brach e la partecipazione della Banda "Tita Michelas" di Fiumicello, c'erano con l'assessore regionale ai Parchi, Giorgio Venier Romano, i sindaci Paolo Dean di Fiumicello, Giorgio Nogherotto di Staranzano, presidente dell'Ente gestore della riserva dei quattro Comuni (Staranzano, Fiumicello, Grado e San Canzian), Dario Gasparo dell'Ecothema, cooperativa che si occupa della gestione tecnica, il progettista Michele Morra, Pier Paolo Merluzzi della stazione scientifica della Cona e l'assessore comunale all'Ambiente Sergio Iacuzzo. La nuova "area attrezzata" rappresenta la prima fase del progetto di un piano approvato nel '99. Sono stati riqualificati per la fruizione pubblica 8 ettari di superficie (su un totale di circa 30) di zona boscata, 1600 metri di sentieri, con la sistemazione di panchine, tavoli e cartellonistica, il miglioramento forestale con la bonifica della vegetazione (su una superficie di 60 mq.) e l'allestimento di una zona a prato con uno stagno per la didattica scolastica ma anche per gli amanti della natura. L'intervento, costato circa 450 milioni di vecchie lire finanziato interamente dalla Regione, è considerato rilevante: in passato c'era un'ex cava di inerti, è stato pertanto effettuato un recupero eccezionale restituendo alla zona l'aspetto paesaggistico originale. "Anche quest'area - ha detto l'assessore Venier Romano - si inserisce in un'ampio progetto regionale di valorizzazione turistica da proporre all'estero: mare, montagna, ambiente, prodotti tipici enogastronomici. La nostra regione nel 2004 sarà il cuore dei 25 paesi della nuova Unione Europea. Tutti abbiamo un ruolo importante e dobbiamo sfruttare al meglio la grande opportunità. Anche per questo motivo, si dovrà modificare la legge regionale 42/96, salvaguardando l'ambiente e nel contempo l'economia". Le qualità naturalistiche della zona, a nord della riserva, sono evidenti; l'area è caratterizzata poi dalla presenza di caprioli, tassi, volpi e il "corriere piccolo" che nidifica sul greto del fiume. Sull'Isonzo è stato portato alla luce il "prato magro" con una ricca varietà di orchidee selvatiche. È considerato una perla del territorio, prima diffuso lungo il fiume ora invece in via di estinzione. Uno degli interventi futuri sarà il collegamento con piste ciclabili di tutte le zone della riserva della Foce dell'Isonzo. Ciro Vitiello


Un drink, ma che sia acrobatico Un corso di 20 ore costa 270 euro. Finora promossi 60 allievi: uno è già campione regionale
Chi crede che per diventare un vero "american bartender", il barman acrobatico per professione, si debba raggiungere uno dei scintillanti locali delle coste di Miami, perderà l'occasione di risparmiare qualche dollaro. Da alcuni mesi, infatti, non serve sorvolare l'Atlantico per andare a rubare i segreti del mestiere direttamente a chi lo ha inventato, ma basta inoltrarsi nella Bassa friulana, precisamente a Scodovacca, frazione di Cervignano, dove ha sede "Dimensione bar - Professional bartender school". Qui si trova tutto l'occorrente per lanciare in aria bottiglie e bicchieri, roteare shaker sulla punta delle dita, mixare sciroppi e superalcolici e creare un variopinto cocktail da offrire al proprio potenziale cliente in 8-12 secondi al massimo. L'idea di offrire questa particolare formazione professionale è di Alessandro Cosolo, 30 anni, di Fiumicello , proveniente da una famiglia di ristoratori. Dopo aver lavorato come cuoco, pizzaiolo e barman in Italia e all'estero, ha deciso di aprire una nuova attività assieme all'amica Daniela Palmin, per portare un po' di Florida anche in Friuli-Venezia Giulia. "Ma qui in fatto di "bere miscelato" - ammette subito - siamo indietro di quattro anni rispetto alle altre regioni e soprattutto alle grandi città". Secondo l'ottica dell'American bar, per Cosolo in regione si salva solo l'Ariston cafè di Trieste. Come si fa allora a proporre di diventare barman esperti in free style, se poi non ci sono locali in cui lavorare? "È questa la considerazione che ci ha spinti a espandere i nostri servizi e a diventare anche consulenti per l'apertura e il lancio di nuovi locali". Così da gennaio, oltre a formare nuovi barman (con corsi settimanali di 20 ore al costo di 270 euro, rilascio di un attestato di frequenza e possibilità di ripetere gratuitamente il corso in caso di "fallimento" all'esame finale), Dimensione bar offre la propria assistenza nell'allestimento di nuovi locali, con la possibilità di ricevere tutte le attrezzature necessarie direttamente dall'America, a prezzi che - Cosolo garantisce, listini alla mano - sono assolutamente concorrenziali. Il "povero" bevitore comune, che al massimo sa ordinare una birra o un Cabernet franc, a questo punto ha un dubbio: ma cosa servirà mai per mescolare un drink? Ed ecco che gli si parano davanti frullatori professional per "frozen drink", polpe di frutta made in Usa all'uva, al guaranà e, ultima novità 2002, alla rosa, ice crusher elettrico, metal pourer, bottiglie in resina infrangibili, vassoi luminescenti, ampolline fluorescenti per "short-drinks" (assaggi due sorsi di cocktail e ti porti a casa il bicchierino come gadget). Tutto quello che si troverà nell'Insomnia cafè in via Tavagnacco a Udine, il prossimo locale in apertura entro ottobre, nato dalla collaborazione con Dimensione bar. Finora la ditta ha collaborato con 120 locali e "sfornato" 60 barman, tra cui il campione regionale del Bacardi-Martini Grand prix, il venticinquenne Omar Serino, e ha anche fondato la Freestyle team association, per promuovere e diffondere la cultura dell'American bar. Una percentuale della quota di iscrizione alla Fta va all'ente "Aiuti alla vita" di Monfalcone, che sostiene le ragazze madri. Silvia Savi

Un Isonzo da scoprire Inaugurata l'area attrezzata all'interno della Riserva naturale
È stata inaugurata ieri pomeriggio l'area attrezzata di Fiumicello all'interno della Riserva naturale foce dell'Isonzo. Si tratta di una zona adiacente all'argine del fiume, in cui sono stati realizzati dei percorsi per visitatori, con cartelli illustrativi, panchine e tavolini in legno per la sosta e le passeggiate in mezzo alla natura. Quest'area rappresenta il momento conclusivo del primo lotto di lavori di riqualificazione ambientale iniziati nel 1999, lavori che hanno interessato circa 80 mila metri quadrati di territorio e che sono stati in gran parte sovvenzionati dalla Regione. Tali interventi (ripulitura, decespugliamento, formazione di prato su zone limose e l'acquisto di alcune propietà da privati) hanno interessato un territorio delicato, situato vicino ad ex aree estrattive e abbastanza eterogeneo, costituito in parte da prati, aridi e magri, in parte da zone coltivate e boschi. I lavori appena terminati rappresentano solo la prima tappa di un progetto più ampio di rivalutazione e di promozione di quest'area, istituita da una legge del 1996 con lo scopo di "conservare, difendere e ripristinare l'ambiente e assicurare alla collettività la fruizione del territorio a scopi ricreativi, didattici e sociali". Si parla già infatti di un secondo lotto, che non è ancora in fase di discussione, ma, come ha ricordato l'assessore all'ambiente Sergio Jacuzzo, "c'è l'intendimento di creare a Fiumicello un vero e propio centro visite, con la realizzazione di un parcheggio e di altre strutture adatte ad accogliere i visitatori". All'inaugurazione hanno preso parte i componenti dell'organo gestore della riserva, l'assessore regionale ai parchi Giorgio Venier Romano e i responsabili della progettazione e della direzione lavori, che hanno illustrato brevemente quanto realizzato. Monica Tortul