Giovedì 8 marzo, il Messaggero: Bassa, c'è l'allarme siccità agricoltura in crisi nera
Oggi a Fiumicello la presentazione delle rivista 'Alsa'
Sabato 10 marzo, il Piccolo: Fiumicello, il taglio della pineta finisce sul tavolo del Procuratore
Sabato 10 marzo, il Messaggero: Colto da malore in sala giochi muore 61enne di Torviscosa
Domenica 11 marzo, il Piccolo: Discoteche, la Bassa non balla più
Mercoledì 14 marzo, il Messaggero: Elisa a New York dal Living Room alla sede italiana per la Cultura
Mercoledì 14 marzo, il Piccolo: L'epopea dell'Arenella costruita coi testimonial
Giovedì 15 marzo, il Piccolo: In dono al Comune la sala dove il Pci faceva le feste
Venerdì 16 marzo, il Piccolo: Truffa con finto incidente sventata da un carabiniere
Sabato 17 marzo, il Piccolo: La direzione didattica ad Aquileia
Sabato 17 marzo, il Messaggero: Truffa sventata ad Aquileia: premio a Basini
Lunedì 19 marzo, il Piccolo: Pittrici disabili espongono a Fiumicello
Giovedì 22 marzo, il Messaggero: Papariano, cade mentre pota gli alberi
Venerdì 23 marzo, il Piccolo: Violenza sulle donne, incontro a Fiumicello
Martedì 27 marzo, il Messaggero: Il progetto Fossavecchia va avanti
Martedì 27 marzo, il Messaggero: I Cc mettono in guardia gli studenti
Mercoledì 28 marzo, il Messaggero: Lotta Aquileia-Fiumicello anche per la sede dei Cc
Giovedì 29 marzo, il Piccolo: No al referendum sull'impianto a biogas
Venerdì 30 marzo, il Piccolo: Topi in asilo, ricreazione al sicuro
Sabato 31 marzo, il Messaggero: Furti nelle case della Bassa, ancora nei guai tre albanesi
Bassa, c'è l'allarme siccità agricoltura in crisi nera
"Siamo davvero molto preoccupati. La siccità sta diventando un grosso problema per tutti. Se a breve non arriverà la pioggia dovremo per forza iniziare a irrigare i campi per salvare i cerali autunno-invernali come l'orzo e il frumento. I costi di produzione stanno lievitando e portare avanti l'attività non è semplice". A parlare è il giovane Enrico Bianchin, titolare dell'azienda agricola fiumicellese "Bianchin Enrico" che esprime, anche a nome di altri colleghi, la sua preoccupazione. "Mai come in questo periodo - dice Bianchin - abbiamo bisogno dell'appoggio delle banche in quanto ci serve liquidità". Aggiunge Francesca Munari dell'azienda agricola Rigon di Fiumicello: "Non piove da troppo tempo. I cereali risentiranno parecchio di queste condizioni climatiche. Inoltre per quindici giorni la bora ha spazzato la campagna e ha peggiorato la situazione. È un periodo molto difficile anche perché i costi continuano ad aumentare ed ora ci si mette pure la siccità. Non so davvero dove si andrà a finire". Sono molti gli agricoltori della zona che si rivolgono agli istituti di credito per fronteggiare questo momento particolarmente critico per l'agricoltura locale. "La nostra banca - spiega il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello ed Aiello, Tiziano Portelli (nella foto)- da sempre rivolge particolare attenzione alla Bassa friulana. In questo periodo, proprio per venire incontro alle tante richieste degli agricoltori locali, stiamo mettendo in atto una serie di misure finalizzate a sostenere l'economia del territorio. Continueremo a restare al fianco della categoria". (e.m.) FIUMICELLO Allarme siccità anche nella Bassa friulana dove, dall'inizio dell'anno, sono caduti soltanto 20 millimetri d'acqua. Lo scenario è a dir poco preoccupante, si rischia la crisi idrica. Sono molte le aziende agricole in difficoltà. Intanto il 12 marzo, a Udine, la direzione regionale dell'agricoltura ha convocato un tavolo di crisi, chiesto da Coldiretti, per affrontare l'emergenza e prevenire i danni. "La situazione è critica - spiega il direttore regionale di Coldiretti, Angelo Corsetti - Affronteremo il problema durante il tavolo di crisi che è stato anticipato alla prossima settimana. C'è preoccupazione per le colture autunnali e invernali, ma anche per la stagione irrigua in assenza di bacini di contenimento idrico. Inoltre la ripresa vegetativa è difficile in mancanza di terreno bagnato. Questa mattina (ieri ndr) sono stato in Carnia dove manca neve, il che significa che non abbiamo nemmeno una risorsa naturale cui attingere. Inoltre i costi di produzione continuano a lievitare in modo incontenibile. La categoria è in sofferenza". Aggiunge Andrea Cassina, presidente della sezione fiumicellese di Coldiretti, che conta oltre 130 iscritti: "Tutte le colture hanno bisogno di acqua. Se non piove i raccolti saranno inevitabilmente compromessi. Per il momento il problema riguarda in particolare i cereali e anche gli asparagi, meno la frutta. Se saremo costretti ad irrigare i campi già a partire da aprile, con il gasolio sempre più caro, sarà davvero emergenza". Dello stesso avviso Pietro Michelin, presidente di Coldiretti Aquileia. "l vero dramma sarà da ora in avanti - commenta - Molti saranno costretti a ricorrere all'irrigazione artificiale, il che significherà costi aggiuntivi. Inoltre l'irrigazione artificiale non può sostituire la pioggia. La speranza è che arrivi una primavera piovosa". Il direttore del Consorzio di Bonifica Bassa friulana, Luca Gargioli, fa il quadro della situazione, dati alla mano. "Ogni settimana caratterizzata dalla mancanza di pioggia - afferma - le falde freatiche si abbassano di circa venti centimetri, il che vuol dire un metro circa in un mese. Sono sei mesi che non piove. Nella Bassa abbiamo avuto solo venti millimetri dall'inizio dell'anno. Questo purtroppo comporta un impoverimento delle falde acquifere e anche dei corsi d'acqua di risorgiva. Se la situazione non cambierà in fretta c'è il rischio concreto di una crisi idrica. Saremo costretti a razionalizzare l'acqua con enormi difficoltà". Dice ancora Gargioli: "C'è poi la zona in prossimità della laguna, dove le aziende attingono l'acqua per l'irrigazione dai canali di bonifica interrompendo il funzionamento degli impianti idrovori. Anche in questo caso ci saranno forti deficit idrici". Conclude Massimo Canali, direttore del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento: "Negli ultimi 6 mesi abbiamo avuto un deficit di precipitazioni del 40% rispetto alle medie pluriennali e un 60% in meno rispetto all'anno scorso. La situazione è preoccupante anche in prospettiva della stagione estiva. A giugno, se continuerà a non piovere, dovremo fare i conti con scenari che in Fvg si sono verificati raramente". Elisa Michellut ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi a Fiumicello la presentazione delle rivista 'Alsa'
Oggi alle 18 nella sala comunale di Fiumicello verrà presentato il secondo numero della rivista di storia e cultura "Alsa", una pubblicazione irnata con l'aiuto di Regione, Provincia e Fondazione Crup e della Bcc dall'Associazione per gli studi storici della Bassa friulana orientale, dopo che essa era scomparsa da una decina d'anni dal panorama culturale pur avendo in precedenza rappresentato un punto fermo negli studi storici della zona. La sua ripresa ha portato ad una prima uscita apparsa nell'agosto dello scorso anno ed ora a questo secondo numero che contiene interventi di studiosi del territorio. La presentazione sarà tenuta dal professore Cesare Scalon dell'università di Udine, noto studioso e insegnante di paleografia latina.
Fiumicello, il taglio della pineta finisce sul tavolo del Procuratore
di Elena Placitelli wFIUMICELLO Abbattuta la pineta a fianco della chiesa di San Lorenzo e il caso finisce in Procura. Il capogruppo d'opposizione, Paolo Dean, aveva già preannunciato che avrebbe informato le autorità competenti affinché valutassero se il Comune poteva davvero tagliare gli alberi adiacenti alla chiesa della frazione di Fiumicello. Gli esemplari abbattuti sono 6 -7 e fanno parte di un più numeroso gruppo di alberi quasi secolari, fra pini e cipressi che un'ottantina di anni furono piantati fa su entrambi i lati dell'edificio religioso. Il forte vento di questo inverno aveva compromesso la staticità dei 6-7 esemplari che l'ammistrazione ha deciso di abbattere d'urgenza per salvaguardare l'incolumità pubblica. Erano diventati pericolosi anche perché gli anni scorsi erano stati potati male. I pini e cipressi ritenuti sani sono stati salvati, mentre ulteriori verifiche hanno individuato, sul lato opposto della chiesa, altri cinque alberi pericolosi che verranno presto abbattuti. L'operazione non è piaciuta al gruppo "Noi con voi per Fiumicello" di Dean, che ha protestato appellandosi al regolamento comunale che prevede "che la pineta fosse un patrimonio storico da tutelare e di sentire il parere della Soprintendenza dei beni ambientali, prima di qualsiasi intervento". E ora che l'esposto è arrivato in Procura e scoppiata la polemica. "Circolano strane voci - afferma Dean - secondo le quali il nostro gruppo consiliare avrebbe sporto denuncia. Non possiamo che essere rammaricati di queste falsità". In termini giuridici, quanto trasmesso da Dean equivale a un esposto, ossia a uno scritto che viene indirizzato a un'autorità per rendere noto un determinato fatto. "Se non è da una denuncia poco ci manca - fà capire l'assessore all'ambiente Nedi Tonzar -. Non abbiamo consultato il piano regolatore perché nello stesso punto erano stati tagliati altri alberi pericolosi anche quando Dean era sindaco. Al loro posto ne pianteremo altri". ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Colto da malore in sala giochi muore 61enne di Torviscosa
FIUMICELLO Malore mortale dopo una serata trascorsa con gli amici. E' accaduto venerdì sera, attorno alle 21, nel locale sala giochi Ponte Orlando di via Gramsci, a Fiumicello, ex Arenella. Lodovico Polvar, classe 1951, residente a Torviscosa, in via Sorgente, si era recato nella cittadina friulana per trascorrere una serata piacevole in compagnia degli amici. Si trovava all'interno del locale quando ha accusato un malore. Uscito per prendere una boccata d'aria si è improvvisamente accasciato al suolo. Poco dopo ha smesso di respirare. Molto probabilmente si è trattato di un infarto. Immediato l'intervento dei sanitari del 118 giunti sul posto a sirene spiegate. Nonostante i disperati tentativi di rianimarlo i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto, secondo le testimonianze, per cause naturali. Sul posto anche i Carabinieri di Aquileia e le onoranze funebri Pinca che hanno recuperato la salma. La data del funerale sarà comunicata nei prossimi giorni quando la Procura concederà il nullaosta. Comprensibilmente scioccati gli amici e gli altri clienti del locale fiumicellese che hanno assistito con apprensione alle operazioni di soccorso, purtroppo risultate vane. (e.m.)
Discoteche, la Bassa non balla più
Negli anni Sessanta e Settanta erano frequentate dagli industriali e dai figli di famiglie arricchite
di Elena Placitelli wCERVIGNANO Quattro mura cadenti e un'insegna penzolante. É quanto rimane, nel migliore dei casi, delle sale da ballo che hanno fatto l'epoca d'oro della Bassa friulana. Versano nel totale degrado pur avendo segnato, dal dopoguerra agli anni Novanta, la vita di intere generazioni. Sulla scia del Boogie-woogie importato dagli americani, nel territorio furono costruite laddove possibile, perfino dai volontari, come a Terzo d'Aquileia, per volontà del Partito comunista. Quando la guerra era finita, il ballo rappresentava la maniera più comune per riassaporare la libertà. É tuttavia negli anni Sessanta e Settanta che le discoteche ebbero la loro massima espansione. Valvola di sfogo delle giovani generazioni, offrivano prospettive nuove a una popolazione profondamente mutata: da agricoltori e falegnami si era diventati industriali e i figli delle famiglie arricchite formavano il pubblico che animava le discoteche locali. Come per gli imprenditori che avevano fatto i soldi aprendo le fabbriche di sedie: la sera i loro figli arrivavano giù da Manzano per andare a ballare nella sala di Perteole: l'aveva aperta Francesco Verzegnassi prima di trasferirsi a Scodovacca. Ci si ricorda ancora oggi di quei ragazzi che facevano la fila al banco sfoggiando le banconote in mano. Liti, passioni e amori: ricordi di intere generazioni restano a tutt'oggi imprigionati fra quelle quattro mura. Che ora sono così ingiallite da far peccato. Supponiamo di essere a bordo di un treno e di entrare a Cervignano: arrivati a Scodovacca (da Monfalcone) l'occhio non può fare a meno di posarsi sulle "Rondini", o di quel che ne rimane. Soltanto i caratteri cubitali rossi appesi a un parallelepipedo bianco indicano che quel posto ha fatto la storia. Ma la struttura è abbandonata da fare impressione. Qualche anno fa parte del tetto è perfino crollata. Poco più avanti, in via Adriatica, s'intravede il parco di Villa al Trovatore, elegante sala da ballo che da parecchi anni è in fase di ristrutturazione. Qui a giugno dovrebbe aprire un bed&breakfast di lusso, come di recente annunciato da Giulio Rossato, proprietario dell'omonimo agriturismo. É stata anche la notizia della sua imminente apertura, a far ripensare alla storia delle altre sale da ballo abbandonate da circa un ventennio. Sono però talmente numerose da non poter essere esaustivi mel ricordarle tutte. L'attenzione si è concentrata sulle Rondini e su Villa al Trovatore, (entrambe a Scodovacca di Cervignano) ma anche sulla sala da ballo La Lucciola di Terzo d'Aquileia e su L'Arenella di Fiumicello. Dopo aver raccontato, nei giorni scorsi, le prospettive di sviluppo di Villa al Trovatore, nei prossimi giorni percorreremo la storia delle altre sale da ballo abbandonate. Per quanto esse siano a tutti gli effetti dimenticate, a tenerle in vita sono i ricordi della gente che per decenni le ha frequentate. Interrogarsi sul perché del loro declino è invece abbastanza arduo: ognuna di queste strutture ha una storia a sé stante, e per quanto in due casi (Villa al Trovatore e l'Arenella) la chiusura sia arrivata in seguito a un lutto di famiglia, alla fine bisogna arrendersi all'idea che negli anni Novanta l'epoca delle discoteche era finita. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Elisa a New York dal Living Room alla sede italiana per la Cultura
NEW YORK Nella notte, alle 20 locali (ora della fascia Atlantica americana) si terrà la conferenza stampa all'Istituto Italiano di Cultura di New York al numero 686 di Park Avenue. Elisa presenterà il nuovo album Steppin 'On Water, terzo cd a essere pubblicato negli States. Si tratta di una raccolta di canzoni rivisitate in formula unplugged (pianoforte e chitarra). Canzoni che a Elisa stanno particolarmente a cuore, delle quali i relativi adattamenti in inglese sono stati personalmente curati dalla Toffoli con grande attenzione. L'album è disponibile in tutto il mondo, su etichetta Sugar in collaborazione con la Decca. Ieri intanto la cantante di Fiumicello si è esibita al club Living Room di Manhattan. Chi fosse interessato a seguire le gesta della nostra cantante piú famosa potrà fare riferimento al blog inewyork.it (info@inewyork.it.) che dà appuntamento ai suoi sostenitori per le 18 di oggi per un aggiornamento. "Siamo un gruppo di giovani italiani, catapultati a New York direttamente dalla ridente penisola felice - scrivono gli autori del blog -. Viviamo e lavoriamo stabilmente a Manhattan da diversi anni. Scrutiamo il mondo che ci circonda con attenzione maniacale, alla ricerca dell'esperienza perfetta".
L'epopea dell'Arenella costruita coi testimonial
di Elena Placitelli wFIUMICELLO Con le celebrità del momento l'Arenella di Fiumicello si contendeva il primato dei clienti. Si giocava sulla scelta dei testimonial la partita delle discoteche che dal Dopoguerra agli anni '90 fecero l'epoca d'oro della Bassa friulana. Era "un modo per dividersi la clientela", dice Rosanna Centazzo, storica proprietaria dell'Arenella (all'incrocio tra le vie Trieste e Gramsci), mentre il giornalista Alerino Musiani parla piuttosto di "una concorrenza spietata". Quest'ultimo prima fece da "pr" alle discoteche, poi studiò il fenomeno della loro chiusura. Esse d'altronde stupiscono ancora, per le condizioni di abbandono in cui versano dopo decenni di successo. "Funzionavano perché il giro dei potenziali clienti era ben distribuito - riprende Centazzo - noi ci rivolgevamo a un pubblico di giovani offrendo soprattutto spettacolo. Le Rondini puntavano sul liscio e Villa al Trovatore su un pubblico più avanti con l'età". La scelta dei testimonial andava nella stessa direzione: se Villa al Trovatore veniva frequentata da persone del calibro di Ray Charles, Anna Oxa, Mina, Giuliano Amato e Pier Paolo Pasolini, l'Arenella puntava sui più commerciali Umberto Smaila, Ezio Greggio e Diego Abatantuono. Non sono mancati Mike Bongiorno e Pippo Baudo. Spiega la proprietaria che il locale ebbe diverse fasi: "Nacque nel 1956 come un bar e venne ben presto apprezzato perché oltre al ristorante c'erano la sala da ballo e la discoteca". Ci fu il periodo dei grandi ospiti, tra cui il cantante triestino Lorenzo Pilat, fra gli autori di "Nessuno mi può giudicare". Poi il cabaret di Marco Milani e "I Gatti di Vicolo Miracoli". La proprietaria divenne amica di Lele Mora e con gli anni Novanta arrivò l'epoca di Brigitte Nielsen, Antonella Elia e Valeria Marini. E poi? "Le discoteche andarono in crisi - continua Centazzo -. I pub cominciavano a fare musica e attraevano anche i casinò. La gente arrivava sempre più tardi e non ci si poteva più permettere il servizio di prima". Fu tuttavia un drammatico lutto a segnare la fine dell'Arenella: nel 1995, in un incidente stradale morì Simone, il figlio, appena 23enne, di Rosanna e del marito Tonino Bidoli (fratello quest'ultimo dell'artista Ivan). "Dapo l'incidente - racconta Rosanna - la gente, addolorata e intimorita, cominciò a non venire più". Nel 1996 la famiglia diede la discoteca in affitto, ma non funzionò. Finchè un anno e mezzo fa il locale è stato venduto a Roberto Duz, proprietario della sala di slot machine a Cervignano. E dal bar (unico spazio ancora funzionante) dell'Arenella, Rosanna ammette di non aver tuttora perso il sogno di riaprire.(2-segue) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
In dono al Comune la sala dove il Pci faceva le feste
Entro il 2013 una nuova discoteca a Fiumicello nell'edificio che ospitò per anni l'Arenella (nella foto). Lo ha annunciato ieri il nuovo proprietario, Roberto Duz, all'indomani della tappa che "Il Piccolo" ha fatto a Fiumicello nel suo tour attraverso le discoteche dismesse della Bassa friulana. La storica proprietaria, Rosanna Centazzo, l'aveva già detto: "Non ho ancora perso il sogno di riaprire la disco". Ma la voce in capitolo ora ce l'ha il nuovo proprietario, Duz, che gestisce la sala di slot machine in viale Venezia a Cervignano e che ha acquistato l'Arenella un anno e mezzo fa. Da lui il balzo in avanti di ieri: "Se sarà possibile riaprirò una discoteca entro il 2013. A patto che la struttura possa tornare a norma: tutto è già pronto per essere messo in funzione, ma sono cambiate le norme relative all'acustica. Non si più superare una certa soglia di rumore e rimettere a posto gli impianti è un'operazione costosa. Ho comunque fatto diversi preventivi. Sto anche cercando di mettermi in contatto con la Regione per orientarmi con le norme e l'eventualità di fondi per la ristrutturazione". All'interno dell'Arenella lo spazio è grande: ci sono 700 metri quadri con tanto di palco e piano bar. di Elena Placitelli wTERZO D'AQUIELIA Donare la Sala Nuova di Terzo d'Aquileia al Comune affinché la trasformi in luogo di ritrovo per gli abitanti. Risale al 2006 la prima proposta in questo senso che l'associazione "Il centro del tempo" ha avanzato all'amministrazione comunale. L'ultima è di poche settimane fa. L'associazione ereditò il patrimonio immobiliare del Partito comunista alla fine degli anni '90: prima veniva gestito dalla Società immobiliare "Bassa friulana". Donare la Sala Nuova al Comune potrebbe essere l'unica maniera per restituirla nuovamente alla comunità. Di questo d'altronde si parla, quando ci si imbatte in questa struttura. Alla pari delle altre discoteche (l'Arenella di Fiumicello, le Rondini e Villa al Trovatore di Scodovacca) essa rappresenta uno dei locali abbandonati negli anni Novanta dopo aver fatto l'epoca d'oro della Bassa friulana. Ma la sua storia si differenzia profondamente da quella degli altri locali. La Sala Nuova non è infatti privata, ma rappresentava la Casa del popolo del Partito comunista, tirata su nel Dopoguerra dai volontari. Donne e uomini misero a disposizione gratuitamente il loro lavoro per crearsi uno spazio sociale, quasi fosse la loro chiesa. Si cominciò nel 1946: il ballo rappresentava un'esplosione di libertà e il Partito comunista (che aveva 512 iscritti solo a Terzo d'Aquileia, il comune più rosso dell'Udinese) raccolse quest'esigenza sotto lo slogan di "pace e lavoro". La persona più indicata per raccontare questa storia è Carmelo Contin, già consigliere provinciale del partito: fu lui, nel 1959, a inaugurare la Sala Nuova insieme al deputato Pietro Ingrao. "Già nel 1946 - racconta - i volontari posarono una piattaforma di cemento che diventò la prima pista da ballo all'aperto. Si ballava la domenica, venivano in centinaia da Monfalcone e dalla Bisiacaria". Fu una sottoscrizione popolare a far decidere, nel 1956, di costruire la casa del popolo chiamata "Sala Nuova". Iniziò così il via vai di carri e cavalli lungo le strade della Bassa friulana: il sabato i volontari andavano a caricare la ghiaia a Ruda dando origine a veri e propri cortei. Poi furono buttate giù le fondamenta, vicino al fiume Terzo, dove oggi il nuovo ponticello apre alla vista della grande discoteca bianca e desolata. A progettarla, l'ingegner Leopoldo Francovich, già sindaco di Cervignano, comunista pure lui. Dopo l'apertura, gli anni '60 e '70 passarono intrattenendo intere generazioni con l'orchestra di Dorino e i Livermen. I proventi della struttura vennero usati in parte per finanziare la sezione provinciale del partito, in parte per costruire altri immobili dentro e fuori il paese, fra cui il bar Rosa rossa, tuttora aperto di fronte alla Sala Nuova. Poi il declino. Negli anni '80 la struttura venne convertita in discoteca e data in gestione ai privati: si succederono "Eullalà", "Invidia", "Flash" e "Dab", ma nessuna fu destinata a durare. Capitò che il locale chiuse anche per droga, ma l'era del ballo era comunque finita e la Sala venne chiusa definitivamente. A fine anni 90 la società immobiliare "Bassa friulana" (che gestiva le strutture del Pci di Terzo, Fiumicello, Villa, Cervignano, Ruda e Campolongo) si trasformò nell'associazione "Il centro del tempo" tutt'ora presieduta da Ferdiano Menin. (3-segue) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Truffa con finto incidente sventata da un carabiniere
di Elena Placitelli FIUMICELLO Truffa a un anziano di Fiumicello sventata dal vice comandante dei carabinieri di Aquileia, Pietro Basini. La Compagnia dei carabinieri di Palmanova è passata così in un giorno dalla teoria ai fatti: martedì a Cervignano il capitano Alfio Gullotta ha insegnato agli anziani come prevenire le possibile truffe, mercoledì il vice di Aquileia ne ha sventata una a Fiumicello. A poche ore, peraltro, dalla seconda lezione anti-truffa sul territorio, prevista nel pomeriggio a Terzo. Tutto è potuto accadere perché il vice comandante Basini si è trovato al momento giusto nel posto giusto. Fuori servizio, il militare stava passeggiando con la famiglia vicino al supermercato "La bottega del ghiottone", in via Distilleria, nei pressi delle scuole di Fiumicello. La scena non avrebbe destato alcun sospetto, se non fosse cascata sotto lo sguardo di un occhio clinico. Memore dei tentativi di truffa verificatisi nel territorio, il vice comandante s'è così avvicinato a due automobilisti che stavano discutendo. Dopo essersi qualificato come carabiniere, ha chiesto loro i documenti. L'anziano, M.B. 84enne pensionato di Fiumicello, ha ottemperato la richiesta spiegando che era impegnato in una constatazione amichevole. "Vado a prenderli in auto", ha risposto invece l'altro, riferendosi ai documenti richiesti, salvo però sgommare facendo perdere le proprie tracce. È parso chiaro che l'uomo voleva truffare l'anziano: di prassi in questi casi il truffatore convince un anziano di aver provocato un incidente. La vittima ci casca a causa dell'età: inizia così una costatazione amichevole che poi viene interrotta facendosi dare una somma di denaro. Al militare è parso logico anche perché non vi era l'ombra di incidente. I carabinieri sono andati poi alla ricerca di una Bmw 330 colore blu, rintracciata e bloccata a Bagnaria dalla Radiomobile di Palmanova. Il proprietario che la conduceva, S.B., 45, originario di Barcellona Pozzo di Goto, in provincia di Messina, e residente a Siracusa, è stato denunciato per tentata truffa. L'uomo, nullafacente, è risultato pluripregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio. Intanto martedì pomeriggio a Cervignano, il capitano Gullotta ha tenuto il corso antitruffe al Centro civico, accompagnato dal comandante della locale stazione Alessandro Maggio e dal sindaco Pietro Paviotti. Contro i furti nelle villette isolate, il capitano consiglia di installare un allarme collegato telefonicamente con la Compagnia dei carabinieri di Palmanova. Anche il cane funge da ottimo anti-furto. Per quanto riguarda le possibili truffe, si consiglia di diffidare di chi vuole entrare in casa senza essere invitato: conviene uscire e farsi dare un depliant delle offerte. Se qualcuno chiede aiuto, meglio lasciarlo fuori casa e offrire un bicchiere d'acqua avvisando di voler chiamare il 118. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
La direzione didattica ad Aquileia
AQUILEIA La direzione didattica torna ad Aquileia. Era già stato ventilato nell'aria, ma ora il cambio di marcia della Regione è arrivato in via ufficiale. Martedì l'assessore all'Istruzione, Roberto Molinaro, ha scritto una lettera ai Comuni di Aquileia, Fiumicello, Terzo e Villa Vicentina nella quale comunica che, non avendo le amministrazioni coinvolte raggiunto l'intesa, la sede del nuovo istituto comprensivo resterà dov'è sempre stata, ossia nella sede della direzione didattica di via Fermi ad Aquileia. La lettera è arrivata al Comune di Fiumicello, mentre con un "no comment" il sindaco di Aquileia, Alviano Scarel, fa capire di non volerci credere finché non vede i documenti. Ad anticipare i tempi nella città romana ci pensa comunque il capogruppo d'opposizione, Franco Mattiussi: quest'ultimo risulta invece già informato, tanto che parla di un'ottima notizia, salvo aggiungere la frecciatina sulle pressioni che l'amministrazione avrebbe fatto a Trieste per tirare l'acqua al suo mulino: "Nessuno mi voleva credere, ma già a febbraio conoscevamo il finale e come si sarebbe arrivati - scrive Mattiussi -. Spesso la sorte premia coloro che sanno solo sbraitare". A Fiumicello la notizia ha invece destato perplessità. "Abbiamo ricevuto la comunicazione di Molinaro - afferma l'assessore competente Bruno Lasca -. Ma non possiamo non rilevare un'incongruenza osservando che ne circola pure una opposta: il ministero ha assegnato un codice ai nuovi istituti comprensivi e per il nostro indica la sede di Fiumicello. Basta fare una verifica sul sito della Cgil, che ha pubblicato i codici assegnati dal Ministero agli istituti nascituri. Mi limito a evidenziare quest'incongruenza tra l'informazione data dalla Regione e quella data a livello interno dal Ministero. É chiaro che sulla sede ha competenza la Regione e non l'Ufficio scolastico. Pur accettando la decisione presa, questa incongruenza fa pensare che i tempi della Regione sono stati più lunghi rispetto a quello richiesti dall'amministrazione scolastica: il termine per le nostre proposte scadeva infatti il 23 febbraio. È evidentemente mancato il coordinamento tra i tempi della scuola e quelli della Regione: mi auguro che l'incongruenza si risolva a breve - chiosa -. Il nuovo istituto dev'essere pronto il primo settembre e si stanno accumulando dei ritardi".(el.pl.)
Truffa sventata ad Aquileia: premio a Basini
FIUMICELLO Il comandante della Legione Carabinieri del Friuli Venezia Giulia, generale Luciano Zubani, ieri mattina a Udine ha consegnato un meritato riconoscimento a Pietro Basini, vice comandante dei Carabinieri di Aquileia che mercoledì mattina, a Fiumicello, ha sventato una truffa ai danni di un ottantaquattrenne del luogo. Basini, che, merita sottolinearlo, in quel momento non era in servizio, stava passeggiando assieme alla sua famiglia quando si è accordo che due uomini, un anziano e un signore di mezza età, stavano discutendo in merito ad un presunto incidente (in realtà mai verificatosi). A richiamare l'attenzione di Basini era stata la gestualità dell'uomo più giovane. Memore dei tanti tentativi di truffa verificatisi sul territorio, il militare dell'Arma aveva chiesto i documenti ai due soggetti. A quel punto il quarantacinquenne aveva finto di recarsi in auto per recuperare il portafoglio e, salito a bordo, si era allontanato. Poco dopo era stato bloccato e identificato. Si tratta di un pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio. Ieri, intanto, dopo aver letto sul "Messaggero Veneto" l'accaduto, molti cittadini hanno contattato le Forze dell'ordine raccontando di essere stati vittime di episodi analoghi. Non è escluso che l'autore delle truffe possa essere sempre lo stesso. Saranno i Carabinieri ad indagare. Il capitano, Alfio Gullotta, si rivolge ai cittadini: "Chiunque abbia qualche segnalazione importante in merito non esiti a contattarci". (e.m.)
Pittrici disabili espongono a Fiumicello
FIUMICELLO Pittrici di valore e non solo perché costrette a una sedia a rotelle. Valentina Feresin si era già fatta riconoscere con il suo libro "Un zuf di color e savors", presentato a dicembre. Stefania Tomasin non aveva invece mai mostrato prima le sue doti artistiche, che le permettono di dipingere fiori "all'americana" ossia pennellando direttamente sulla tela senza far uso della matita. Entrambe le artiste disabili e seguite dalla Cooperativa sociale Thiel, sono state protagoniste sabato della nuova mostra allestita in sala dei Tigli dall'associazione culturale "Atthirtyseven". "Abbiamo così pensato di valorizzare le loro capacità artistiche - spiega il presidente Amedeo Maras -. Valentina, 32 anni di San Lorenzo, ha iniziato nel 2004 un percorso di espressione pittorica usando le dita come pennello, colori a tempera e paste ad effetto rilievo. Fa parte della compagnia teatrale "Cantiere dei desideri" ed è legata al gruppo Unitalsi e al Cvs di Gorizia. Stefania, 26 anni, si è invece avvicinata all'arte sperimentandone diverse forme, dalla ceramica all'uncinetto e alla pittura. Con i suoi quadri fioriti esprime la sua frizzante personalità". La mostra, sarà visitabile fino al 31 marzo martedì, venerdì e sabato dalle 17 alle 19; giovedì e domenica, dalle 10 alle 12. (el.pl.)
Papariano, cade mentre pota gli alberi
FIUMICELLO Infortunio domestico, ieri pomeriggio, attorno alle 17.15, a Papariano, dove Giordino Agatini, 52 anni, pensionato, residente in via Pasolini, è caduto da una scala mentre stava potando alcuni alberi. Fortunatamente, le sue condizioni non sarebbero gravi. L'uomo stava lavorando in giardino quando, improvvisamente, a causa di un malore, ha perso l'equilibrio ed è caduto al suolo perdendo conoscenza. La moglie ha immediatamente chiamato i soccorsi. In pochi minuti sono arrivati i sanitari della Croce verde Basso Friuli e l'elisoccorso del 118, che ha trasportato Agatini all'ospedale di Udine per accertamenti. In seguito alla caduta, il pensionato fiumicellese ha riportato un trauma cranico e alcune contusioni, ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. (e.m.)
Violenza sulle donne, incontro a Fiumicello
FIUMICELLO "In Italia negli ultimi due mesi è stata ammazzata una donna ogni due giorni: se non direttamente a noi, potrebbe capitare alla nostra vicina di casa". Lancia l'allarme Fiorella Viola, presidente di "Voci di donne", l'associazione che questa sera a Fiumicello presenta "Sos Rosa: uscire dalla violenza si può!": "Dobbiamo fare qualcosa", riprende la presidente, consapevole che i numeri le danno ragione: secondo l'Ass 5, l'anno scorso nella Bassa sono stati registrati 12 casi di violenza a danni di 4 donne e 8 minori, quasi tutte bambine, vittime di abusi sessuali avvenuti soprattutto in ambito familiare. Così questa sera, nella Sala conferenze del municipio alle 20.30, si tiene una serata di informazione sulla violenza di genere: intervengono Caterina Di Dato, Lidia Scoglio e Ida Di Dato, membre di "Sos Rosa", l'associazione di donne volontarie che gestisce il Centro antiviolenza di Gorizia. Al termine, le premiazioni del concorso fotografico "Quotidiani anomali" sulle donne portatrici di cambiamento. (el.pl.)
Il progetto Fossavecchia va avanti
FIUMICELLO Il progetto per la realizzazione del distretto agro energetico di Fossavecchia va avanti. Questa sera, alle 18.30, se ne parlerà in consiglio comunale. All'ordine del giorno l'approvazione della variante numero 18 al Piano regolatore generale comunale. Si procederà all'avvio del procedimento di valutazione ambientale strategica (Vas). "Attualmente - fa sapere l'amministrazione - l'area è di interesse agricolo (E5) ed è in parte soggetta a nuovo impianto boschivo. La nuova destinazione prevede la trasformazione dell'area in zona di sperimentazione agraria (ZSA)". Il sindaco, Ennio Scridel, commenta: "É solo il primo passo, poi ci sarà la firma della convenzione tra Comune e privato. E' un'operazione fondamentale, gli introiti ci faranno fare il salto di qualità". La proposta progettuale prevede l'insediamento, nella Fossavecchia, di serre dotate di impianto fotovoltaico per la coltivazione di ortaggi destinati alla grande distribuzione. Ciò dovrebbe essere supportato dalla costruzione di un centro servizi dotato di spazi idonei e celle frigo alimentate dall'energia autoprodotta. Prevista anche la realizzazione di un impianto a biomasse legnose di derivazione agricola che, oltre a produrre energia elettrica, potrebbe sviluppare quella termica per il riscaldamento delle serre, la produzione degli asparagi e l'essicazione delle biomasse. In programma anche lo sviluppo di colture di prodotti tipici e la costruzione di un impianto per la produzione di biogas. "Ora - commenta Armando Canciani a nome della Fossavecchia Srl - partirà l'iter per la formazione della compagine sociale degli investitori e potremo iniziare il percorso finalizzato ad ottenere le autorizzazioni per i vari impianti". Intanto è ancora polemica, a Fiumicello, per il recente avvistamento, nel cortile della scuola dell'infanzia, di un grosso ratto. Insegnanti e genitori si erano rivolti, preoccupati, al Comune. Il sindaco commenta: "Siamo in campagna. La ditta che gestisce la mensa e il comune hanno già provveduto alla derattizzazione". (e.m.)
I Cc mettono in guardia gli studenti
AQUILEIA Questa mattina, nella palestra della scuola media, il capitano Alfio Gullotta, comandante dei carabinieri di Palmanova, e il maresciallo Emanuele Lunardi, comandante dei Carabinieri di Aquileia, parleranno agli studenti di elementari e medie di alcune problematiche che interessano il mondo dei giovani (bullismo, abuso di alcool e droga, criminalità informatica e pericoli del social network). Dopo gli incontri a Fiumicello con i ragazzi delle scuole, a Terzo con gli anziani (è di qualche giorno fa la truffa sventata dal vice comandante, Pietro Basini, ai danni di un anziano) i carabinieri di Aquileia continuano la loro attività sul territorio che prevede anche la sorveglianza speciale durante gli eventi e le tante manifestazioni organizzate nella città romana. Sabato scorso c'è stata una visita dell'ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia. Grazie all'impegno della locale stazione, nel 2011, oltre a numerose persone denunciate per furti e atti vandalici, si è registrata una notevole diminuzione dei reati contro il patrimonio. (e.m.)
Lotta Aquileia-Fiumicello anche per la sede dei Cc
AQUILEIA Dopo la sede della direzione didattica, Aquileia e Fiumicello si contendono la caserma dei Carabinieri che ha sede in via Leicht, nella città romana. Da anni la caserma, di proprietà di un privato che ha affittato la palazzina ai Carabinieri, aspetta di essere spostata in una sede più dignitosa rispetto a quella attuale, che confina con la Domus dei Putti danzanti, un'area importante dal punto di vista archeologico. Recentemente, la Soprintendenza per i beni archeologici del Fvg aveva proposto di spostare l'edificio all'interno della nuova cittadella dell'archeologia che dovrebbe sorgere alla periferia di Aquileia e che, stando a quanto riferito, potrebbe ospitare anche una sezione del Nucleo tutela patrimonio culturale (oggi in regione manca). Per ora, il progetto è congelato, a causa delle ristrettezze di bilancio, e allora si fa avanti l'ipotesi Fiumicello. "Nel caso in cui Aquileia non riesca a trovare una destinazione idonea ad ospitare l'Arma - spiega il sindaco di Fiumicello, Ennio Scridel -, ci rendiamo disponibili". L'amministrazione fiumicellese ha già individuato due possibili siti dove costruire, ex novo, la caserma: uno nell'area scolastico-sportiva, l'altro in una zona centrale del paese. "L'edificio - aggiunge il vicesindaco Claudio Pizzin - andrebbe costruito ex novo a fronte di un contributo regionale. I Carabinieri di Aquileia ci assicurano una presenza costante, averli a Fiumicello sarebbe un valore aggiunto". Il sindaco di Aquileia, Alviano Scarel, non ci sta a farsi portar via la caserma: "Sono in corso contatti tra l'amministrazione e i Carabinieri - dice - per individuare un'area o uno stabile idoneo ad ospitare l'Arma. Anche se il progetto della cittadella dell'archeologia ora è fermo, non è detto che non si possa trovare una soluzione alternativa". Elisa Michellut
No al referendum sull'impianto a biogas
FIUMICELLO Il Consiglio comunale di Fiumicello dice no al referendum su Fossavecchia. A proporre la consultazione dei cittadini è stata, l'altro sera in aula, la minoranza consigliare "Noi con voi per Fiumicello", ma il sindaco Ennio Scridel l'ha bocciata giudicandola fuori tempo massimo. Il Consiglio si riuniva infatti per cambiare la destinazione d'uso dell'area, che da agricola è stata trasformata in agroalimentare. In una fase ormai inoltrata del progetto (il cantiere dovrebbe aprire a giugno), il primo cittadino ha giudicato i tempi troppo ridotti per ricorrere a un referendum che a questo punto, seguendo il suo parere, equivarrebbe a stoppare il percorso. La minoranza ha replicato pesantemente: "Visto che si discuteva la variante al piano regolatore sul distretto energetico e viste le diverse opinioni che circolano nel paese, - tuona la consigliera Rosaria Loprete - il nostro gruppo consiliare ha chiesto alla maggioranza di sottoporre il progetto ad un referendum. E per quanto il progetto investa circa 70 ettari di terreni comunali, che sono un bene dei fiumicellesi, il sindaco ha risposto che ormai la maggioranza ha scelto di andare avanti e che non ci si può rivolgere ai cittadini a ogni soffio di vento. Beato il sindaco che considera in questo modo 40 milioni di euro come la scelta di dare 70 ettari per 25 anni in gestione ai privati. Ci auguriamo che questa brezza non si trasformi in un uragano per il territorio di fiumicello e per i suoi cittadini". Il distretto agro alimentare prevede di affidare 75 ettari di terreni pubblici alla società "Ipros", pronta a investire 60 milioni di euro costruendo un impianto a biomassa, uno a biogas e una distesa di serre fotovoltaiche dove coltivare ortaggi.(el.pl.)
Topi in asilo, ricreazione al sicuro
FIUMICELLO Derattizzazione sicura in giardino: possono tornare a fare ricreazione fuori, i bambini della scuola dell'infanzia di Fiumicello. É stato l'intervento dell'assessore all'Istruzione Bruno Lasca a risolvere l'allarme-pantegane, venuto alla luce qualche giorno fa con il divieto, per i bambini di trascorrere la ricreazione all'aperto. "Il giardino è ora frequentabile - ha assicurato Lasca -. Abbiamo contattato la ditta incaricata della derattizzazione che ha chiarito come l'area interessata all'operazione sia assolutamente accessibile ai bambini. Dove erano stati avvistati i ratti sono state posizionate esche del tutto sicure. Il veleno è contenuto all'interno di alcune scatolette, in una posizione inaccessibile ai bambini. Con queste informazioni la ditta ha chiarito come i bimbi non debbano essere soggetti ad alcuna restrizione degli spazi". Il caso dei topi avvistati dalle maestre era venuto alla luce quando i genitori hanno chiesto al personale della scuola come mai i loro figli (da 3 ai 6 anni) non venissero accompagnati in giardino durante la ricreazione. S'erano così sentiti rispondere che era stata effettuata una derattizzazione dopo che, due settimane prima, in giardino erano state viste delle pantegane. Qualcuno aveva espresso rimostranze, sottolineando la mancanza di informazione tra scuola e famiglia. La stessa dirigente scolastica, Ester Zaina, pur provvedendo a informare il Comune, aveva "confessato" di non aver inviato una lettera ai genitori per non creare allarmismi e problemi all'amministrazione comunale. Una volta informato, il Comune ha sollecitato la derattizzazione il 7 marzo, effettuata solo il 20.(el.pl.)
Furti nelle case della Bassa, ancora nei guai tre albanesi
BAGNARIA ARSA Hanno quasi certamente sulla coscienza quasi 50 furti in abitazione che, nelle scorribande degli ultimi mesi, hanno fruttato il ragguardevole bottino di 320 mila euro. Ma ieri per la banda di albanesi che aveva messo a segno i colpi in tutto il Friuli Venezia Giulia e nel confinante Veneto si è interrotto definitivamente il losco sogno di arricchirsi alle spalle della gente grazie all'opera dei carabinieri del Nucleo investigativo di Udine guidati dal capitano Fabio Pasquariello in collaborazione con i colleghi di Cittadella, in provincia di Padova. Si sono infatti concluse con l'emissione di ulteriori misure di custodia cautelare le indagini avviate nel novembre scorso nei confronti di una banda di tre cittadini albanesi fermati a Cittadella (Padova) e accusati di una serie di furti in abitazioni tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si tratta di Ardian Lleshi, 34 anni, Frederik Gjonaj (24) e Marsel Hoxha (25), attualmente detenuti a Udine. La ricostruzione fatta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine e coordinata dal sostituto procuratore udinese Andrea Gondolo ha portato alla richiesta di un ordine di custodia per l'ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata al furto. Il gruppo aveva messo a punto una precisa organizzazione, con orari di lavoro, diversificazione quotidiana dei territori prescelti per le razzie, scelta degli obiettivi da colpire e smistamento della merce rubata. Altre due persone, un italiano e un albanese, sono sospettati di essere i fiancheggiatori della banda, in quanto il primo avrebbe fornito i propri dati e documenti per intestare 14 macchine "pulite" per gli spostamenti, e il secondo avrebbe affittato l'appartamento a Cittadella usato come covo e dove è stata trovata parte della refurtiva. In particolare il terzetto di albanesi che materialmente compiva i furti e che già lo scorso novembre era stato sgominato è responsabile dei furti avvenuti nella Bassa: due a Bagnaria Arsa il 27 e 28 ottobre del 2011, altrettanti a Fiumicello il 31 dello stesso mese e due a Precenicco il 9 novembre. Ma il loro obiettivo principale, avendo la base nel Padovano, erano ville e famiglie del Veneto dove in tutto hanno compiuto oltre una quarantina di razzie. (a.o.c.)