Giovedì 3 luglio, il Messaggero: Un patentino come buoni padroni
Sabato 2 luglio, il Messaggero: Crolla il soffitto dell'aula, feriti 2 operai
Martedì 5 luglio, il Piccolo: Torna la mostra delle pesche
Martedì 12 luglio, il Messaggero: Fiumicello: successo per Gymnica
Giovedì 14 luglio, il Messaggero: Pesche regine da oggi a domenica a Fiumicello
Lunedì 17 luglio, il Messaggero: A Fiumicello è il momento della pesca
Lunedì 17 luglio, il Piccolo: Gran finale della Mostra delle pesche Fiumicello punta sulla grande distribuzione
Martedì 18 luglio, il Piccolo: Mostra delle pesche a Fiumicello, premiate 7 aziende
Martedì 18 luglio, il Piccolo: Brancolo, 70 nuovi posti barca a servizio dei piccoli diportisti
Mercoledì 19 luglio, il Messaggero: Cimitero 'chiuso per furto'
Mercoledì 19 luglio, il Piccolo: Al Monte di Pietà ricordato il 're delle pesche' Martinis
Venerdì 22 luglio, il Messaggero: Fiumicello, la Pozzar guida la civica
Sabato 23 luglio, il Messaggero: IL 'PESCHETO FRIULI' AL DECOLLO
Lunedì 25 luglio, il Messaggero: Fiumicello: da oggi 'Terra di racconti'
Venerdì 29 luglio, il Messaggero: Addio a 'Gege' vinse il premio 'Cuore d'oro'
Un patentino come buoni padroni
Ha preso il via il corso di preparazione per ottenere il "Patentino cane e padrone buoni cittadini" organizzato dal Club Cinofilo Sportivo Il cane di Fiumicello. Le lezioni, in tutto dodici, serviranno per preparare i cani e i loro conduttori ad affrontare alcuni esercizi particolari. Il corso è aperto a tutti e il patentino potrà essere assegnato sia ai cani di razza sia ai meticci. «L'ottenimento del patentino - spiega Debora Clemente - non è ancora obbligatorio ma a breve lo sarà a maggior ragione per chi svolge attività di agility dog, obedience, sheep dog e tutte le altre discipline di addestramento cinofilo». Le prossime lezioni si terranno il 2, 10, 16, 17, 23 e 24 luglio, il 27 e 28 agosto e il 3 e 4 settembre. L'esame finale è in programma per l'11 settembre. Per informazioni scrivere a deborah.clemente@virgilio.it o chiamare il numero 339/7094104.
Crolla il soffitto dell'aula, feriti 2 operai
di Laura Borsani Crolla il controsoffitto di un’aula, al primo piano della elementare Nazario Sauro, in via dei Cipressi, durante i lavori di ristrutturazione: sotto il cumulo di detriti finiscono due dei quattro operai appartenenti alla squadra lavori del Comune. Massimo Grandi, residente a Fiumicello, e Diego Zorba, di San Pier, entrambi quarantenni, non sono riusciti a guadagnare l’uscita per tempo, come hanno fatto gli altri colleghi, Mauro Tumbrus di San Canzian e Alessandro Zampa di Ronchi. La gragnuola di laterizi è così franata addosso ai due operai che si trovavano in fondo all’aula. Grandi è stato trasferito all’ospedale di Cattinara in virtù di un trauma cranico. Zorba, invece, è stato trasportato all’ospedale di San Polo. Al San Polo è stato accompagnato anche Mauro Tumbrus a causa di un colpo al capo e ad una spalla procuratosi nell’abbattere la porta dell’aula che nel frattempo si era bloccata. Assieme al collega salvatosi dalla pioggia di materiale è intervenuto in aiuto ai compagni rimasti all’interno. L’aula è stata posta sotto sequestro e la magistratura ha aperto un’inchiesta, affidata ai carabinieri di Monfalcone. Tutto è accaduto tra le 9.30 e le 10 di ieri mattina. È stato un attimo e si è scatenato l’inferno: il controsoffitto, una quarantina di metri quadrati, composto da tavelle autoportanti in laterizio, si è sgretolato come fosse di gesso. I quattro operai stavano eseguendo un intervento di ristrutturazione all’interno dell’aula, nell’ambito delle opere già programmate dall’amministrazione comunale, proprietaria dell’edificio scolastico. Si trattava di riunire due aule per ricavarne una più ampia, abbattendo una parete divisoria. Gli operai l’avevano già demolita e stavano effettuando la pulizia dell’area, dopo aver riposto i caschetti di protezione non più necessari. All’improvviso i primi inquietanti scricchiolii, Tumbrus e Zampa, più vicini all’uscita, hanno avuto la prontezza di scappare. Ma in pochi secondi è venuto giù tutto, Massimo Grandi e Diego Zorba, in fondo all’aula, sono stati travolti dalle macerie. Panico e tensione. Gli operai salvatisi dal crollo hanno gridato aiuto, rivolgendosi ad una collaboratrice scolastica presente all’interno dell’edificio, che ha richiesto l’intervento del 118. È scattata la mobilitazione, con l’arrivo delle ambulanze e dei vigili del fuoco, giunti in forze per verificare la situazione. I carabinieri hanno eseguito i rilievi, presente anche la Polizia. Sono intervenuti gli operatori della Medicina del lavoro dell’Ass, oltre ai tecnici e ai funzionari comunali. Il sindaco Silvia Altran ha voluto verificare personalmente quanto accaduto. La Nazario Sauro è stata edificata nel ’63, negli anni ha subito interventi di manutenzione e ristrutturazione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Torna la mostra delle pesche
FIUMICELLO Ritorna venerdì l’ormai tradizionale “Mostra regionale delle pesche” di Fiumicello. Giunta alla sua 52.a edizione, la rassegna dedicata al tipico prodotto locale andrà avanti per due weekend successivi, fino a domenica 17 luglio prossimo. Fiumicello rappresenta, infatti, il primo paese in Friuli Venezia Giulia per superficie dedicata alla produzione del frutto estivo, tanto che la Regione ha confermato alla manifestazione il marchio d’area “Tipicamente friulano”. È ricco il programma di appuntamenti, che si svolgeranno tutti nel piazzale dei Tigli, davanti al municipio. Venerdì alle 18 saranno inaugurati il ventiduesimo concorso fotografico “Acqua bene comune” e la mostra collettiva di pittura “Artisti a Fiumicello”. Di seguito, alle 19, la pasta in piazza organizzata dall’Auser e alle 21 si terrà la prima Rassegna internazionale dei fisarmonicisti. Sabato si riprenderà alle 19 con l’esibizione cinofila curata dal club “Il cane”, alle 21 il ballo liscio con Genio&Pierrots e alle 23 l’attesa tombola con un montepremi da 5mila euro. Domenica alle 9.30 passeggiata a cavallo nel Parco dell’Isonzo, mentre alle 10 toccherà al raduno delle Alfa Romeo e alle 21 il concerto “Rodolfo vitale swing orchestra” con il maestro Gaetano Soliman direttamente dall’Arena di Verona. Lunedì alle 21 “Fiumicello in Moda”, la sfilata dei capelli “A modo nostro” e alle 23 la tombola con un montepremi da mille euro. I festeggiamenti riprenderanno giovedì 14 luglio. Per tutta la durata dell’evento i visitatori potranno acquistare le migliori pesche friulane, partecipando anche alla pesca di beneficenza e curiosando i diversi laboratori artistici proposti.(el.pl.)
Fiumicello: successo per Gymnica
FIUMICELLO Grande successo per il saggio di fine anno dell'associazione sportiva dilettantistica Gymnica di Fiumicello, nata nel 1999 per iniziativa di un gruppo di genitori. «Ogni anno scegliamo un filo conduttore per le coreografie - spiega l'insegnante Giulia Pinat - quest'anno il tema era "Diario di viaggio". Il nostro sodalizio propone corsi di educazione al movimento (per bambini dai 3 ai 5 anni), ginnastica ritmico-sportiva e hip hop. Abbiamo anche avviato un corso di aerobica per adulti che conta venticinque iscritti». L'associazione recentemente ha partecipato anche al Giocagin di Udine e ad un concorso coreografico a Buttrio, entrambi organizzati dalla Uisp Sport. «Inoltre - fa sapere Giulia Pinat - alcune ginnaste hanno partecipato agli allenamenti collegiali Gpt a Cesenatico, organizzati dalla Fgi Friuli Venezia Giulia». L'insegnante annuncia che sabato 16 luglio, alle 20, nell'ambito della "Mostra regionale delle pesche", le atlete presenteranno la loro coreografia "Diario di viaggio" con la collaborazione di Promomusic. (e.m.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Pesche regine da oggi a domenica a Fiumicello
Entra nel vivo, a Fiumicello, la “52ª Mostra regionale delle pesche” con musica spettacoli e degustazioni in piazzale dei Tigli. Da oggi a domenica sono previsti laboratori artistici, degustazioni, ricca pesca di beneficenza e le migliori pesche friulane da acquistare. Domenica, in particolare, saranno decine i produttori che apriranno le porte per visite e vendita diretta. “Aziende aperte” offre l’opportunità, nell’ultimo giorno della mostra, dalle 9 alle 13, di visitare i luoghi e i campi dove si svolge la tipica produzione delle pesche di Fiumicello e di acquistarle direttamente. Inoltre, domenica, giornata conclusiva della mostra, alle 10, nel piazzale dei Tigli, si terrà il convegno tecnico su “Tipicamente e... tipicamente friulano”. Seguirà, come ormai tradizione, la premiazione della miglior pesca e del miglior pescheto. Sono numerose le opportunità offerte dalla Mostra regionale delle pesche di Fiumicello, da oggi a domenica: l’intrattenimento ancora una volta sposa la valorizzazione di un prodotto tipico, “la pesca di Fiumicello”, attraverso il marchio d’area “Tipicamente friulano”. Dopo l’odierna serata Rock ’n peach, alle 20.30, con band giovanili locali in concerto, la musica di domani sarà un tributo a Zucchero con gli “O.I.&B” in concerto. Sabato, invece, dalle 20 si terrà lo spettacolo dell’Associazione Gymnica di Fiumicello e alle 23.30 LA tradizionale tombola con 5.000 euro di montepremi. Il momento clou della 52ª Mostra regionale delle pesche è domenica. Si inizia la mattina con Aziende aperte, l’iniziativa che offre l’opportunità di visitare i luoghi e i campi dove si svolge la tipica produzione delle pesche di Fiumicello e di acquistarle direttamente: sono decine i produttori che apriranno le porte della loro azienda, dalle 9 alle 13, tutte aziende fiumicellesi che saranno presenti anche tra gli espositori insieme ad altre tredici realtà dislocate in altri comuni della Bassa friulana (Aquileia, Bicinicco, Campolongo Tapogliano, Castions di Strada, Fossalon di Grado, Mortegliano, Precenicco, Ruda e San Piero di Isonzo). Fiumicello, con i suoi 79 ettari di coltivazioni su 266 complessivi a livello regionale e una produzione che varia dai 10 ai 15.000 quintali l’anno, rappresenta il primo paese in Friuli per superficie dedicata a questa produzione. «La Mostra regionale delle pesche – ricorda il sindaco Ennio Scridel – rappresenta da oltre mezzo secolo una significativa opportunità di promozione delle aziende che vivono e fanno vivere il territorio di Fiumicello, per questo, oltre alla loro presentazione in piazza durante la manifestazione, quest’anno abbiamo proposto loro di aprire una domenica e di accogliere le famiglie di visitatori che vogliono saperne di più sulla peschicoltura o su altri prodotti. Un momento importante per traghettare l’immagine di Fiumicello da “paese delle pesche” a quella di “paese dell’ortofrutta Tipicamente friulano”». Proprio al marchio d’area e alle sue potenzialità per promuovere la peschicoltura tipica, ma anche l’immagine del Fvg nel mondo, sarà dedicato il convegno tecnico di domenica, alle 10.30, nel piazzale dei Tigli, dal titolo Tipicamente... tipicamente friulano. Interverranno nell’ordine, il sindaco Scridel, l’assessore provinciale all’Agricoltura Daniele Macorg, l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Claudio Violino, il docente di Marketing dei prodotti agroalimentari alla facoltà di agraria dell’Università di Udine Mario Gregori. Seguirà la premiazione della miglior pesca e del miglior pescheto, mentre il momento del pranzo sarà dedicato alla degustazione di prodotti a marchio Tipicamente friulano. La mattinata prevede anche l’auto-incontro Gt Ferrari, con la presentazione dell’ultimo gioiello uscito dagli stabilimenti di Maranello.
Per concludere, gran finale in musica, con “La febbre degli anni 80” alle 21 (ospiti live Dean Harrow, The Creatures, P.Lion, con il gruppo live Altatensione)
A Fiumicello è il momento della pesca
La pesca – il piarsûl – è un frutto simbolo dell’estate. A pasta bianca, gialla o nettarine, le pesche in regione erano coltivate ovunque il clima lo permette. In particolare a Fiumicello dove questo frutto si erge a vanto di un’intera comunità per le sue caratteristiche organolettiche di spiccata qualità. Ed a Fiumicello, ancora oggi, c’è la 52ª Mostra regionale delle pesche. In occasione dell’evento, dalle 9 alle 13, c’è anche “Aziende aperte” che offre l’occasione di visitare i pescheti e acquistare direttamente i frutti. Il pesco, probabilmente originario della Cina deve la sua introduzione in Europa (alcuni ritengono) grazie Alessandro Magno. Il pesco, genere Persica, comprende varie specie, tra cui diverse ornamentali. Tra quelle coltivate i più comuni sono il Persica vulgaris Mill.; il Persica laevis DC, il pesco noce o nettarina. Tipicamente friulani sono invece le varietà “Isontina” a polpa gialla, la “Triestina” e l’ “Isir rosso” a polpa bianca. Il pesco comune è un albero di modeste dimensioni, con apparato radicale superficiale, corteccia bruno-cenerina e rami radi, divaricati, rosso-bruni. E se volete piantarne uno in giardino (a fine autunno) scegliete una posizione soleggiata. Il pesco predilige un terreno sabbioso misto a ghiaia, ricco di humus e ben drenato.(c.b.)
Gran finale della Mostra delle pesche Fiumicello punta sulla grande distribuzione
di Elena Placitelli wFIUMICELLO Lo sbocco sulla grande distribuzione è l’unica chance per lanciare la pesca di Fiumicello sul mercato attuale. Ben venga dunque la Mostra regionale delle pesche, che chiuderà oggi con il convegno tecnico alle 10.30 in piazzale dei Tigli e le porte di 36 aziende per la prima volta aperte alla vendita diretta, dalle 9 alle 13. Ma la mera azione promozionale non basta. Quello che serve per incidere sul fatturato dei piccoli produttori è la vendita di massa. Se il 70% dei consumatori si reca al supermercato per fare la spesa, è quello il posto dove devono essere smerciate le pesche di Fiumicello, per dare una spinta concreta all’economia del territorio. E se una piccola azienda da sola non riesce ad accedere al mercato su vasta scala, serve una struttura di regia, una sorta di consorzio capace di raggiungere lo scopo. È il messaggio lanciato ieri dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Udine, alla vigilia della giornata conclusiva della Mostra. «Per quanto sia una tradizione molto sentita dall’amministrazione, cui va il merito per tanta tenacia – dichiara il presidente provinciale Paolo Fantin – purtroppo la Mostra non ha alcun riscontro effettivo sui fatturati delle aziende e sulla quantità di pesche prodotte. Nonostante l’impegno del Comune, manca il grande indotto di riferimento. Trovare uno sbocco di mercato è fondamentale. Il prodotto è di qualità riconosciuta e le professionalità non mancano. Si tratta solo di riorganizzarle riuscendo a smerciare il prodotto in grandi quantità». Il meccanismo può ingranare dunque solo se si riesce a consegnare ai supermercati ingenti quantitativi di prodotto. «I mercatini lasciano il tempo che trovano – riprende Fantin -. Quando un piccolo produttore va a portare le pesche a Trieste e Udine, con le spese di trasporto, al massimo andrà in pareggio. Altra cosa per chi vende nei punti di passaggio, come la statale 14 all’altezza di Villa Vicentina». «Lì - precisa - si smercia in abbondanza, ma per le aziende situate all’interno dei borghi, per esempio a Fossalon e Terzo, la situazione è molto diversa. Ben vengano dunque le feste – chiosa – ma facciamo in modo che i soldi pubblici spesi abbiano un effettivo riscontro per le aziende». Anche per il produttore Giuliano Pozzar «è difficile quantificare il riscontro economico della mostra, che come tutte le operazioni promozionali non ha un ritorno immediato». «Concordo - ha sottolineato - sulla necessità di aprirsi al grande mercato. Serve una struttura che metta insieme le diverse produzioni per la distribuzione di scala. Le due tipologie di vendita, diretta e di massa, possono coesistere. Il marchio c’è ed è un’opportunità da non sprecare». Oggi al convegno intervengono il sindaco Ennio Scridel, il vicepresidente della Provincia Daniele Macorig, l’assessore regionale alle risorse agricole Claudio Violino e il docente di marketing dei prodotti agroalimentari dell'Università di Udine Mario Gregori. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Mostra delle pesche a Fiumicello, premiate 7 aziende
FIUMICELLO Sono a sorpresa sette i premi assegnati ieri alla 52.a Mostra regionale delle pesche di Fiumicello. La giuria, presieduta da Sergio Boschian, ha attribuito a tre aziende a pari merito il secondo posto nella classifica del “Miglior pescheto”. Ad aggiudicarselo, due aziende di Fiumicello, “La Mel” di Sabina Fozzar e “Bosco Isonzo” di Giuliano Fozzar, e la produzione di Pietro Michelin di Aquileia. Il premio per il miglior pescheto in assoluto é andato all’azienda di Alessandro e Carlo Feresin di Fiumicello. Quello per le “Migliori pesche” é stato assegnato a tre aziende, tutte di Fiumicello. Primo posto a Maurizio e Renato Pinat, secondo a Lucio Pozzar, terzo all’azienda di da Lorenzo e Luigi Sandrin e Romina Bais. La premiazione in piazzale dei Tigli ha seguito il convegno che, davanti a un centinaio di produttori locali, ha visto il sindaco di Fiumicello Ennio Scridel, il vicepresidente provinciale Daniele Macorig e l’assessore regionale alle Risorse agricole Claudio Violino, confrontarsi sul marchio d’area “tipicamente friulano” insieme a Mario Gregori, docente di marketing dei prodotti agroalimentari all’Università di Udine. E quando, a convegno chiuso, si é tornati sulla proposta della Confederazione italiana agricoltori, che ha sottolineato la carenza di uno sbocco di mercato sulla grande distribuzione per rilanciare la vendita delle pesche, Violino risposto: «Le attività produttive possono creare un consorzio per le pesche di Fiumicello, puntando al bollino che ne certifichi la qualità, con un prezzo leggermente superiore ai prodotti che provengono da altrove». Per Gregori una qualsiasi forma consortile (realizzata sì dai produttori locali ma con l’aiuto della Regione e delle categorie) deve mettere insieme le diverse produzioni di pesche per raggiungere grandi quantitativi da vendere ai supermercati. Il Consorzio deve predisporre la logistica, la raccolta ed il conferimento della frutta. Violino ha sottolineato la necessità di investire non solo sulle infrastrutture, ma anche sulle attività produttive, dove «la realizzazione della terza corsia, oltre ad aumentare il flusso nel territorio regionale, deve trasformarsi in utile per le aziende». Per Gregori é infine indispensabile «costruire l’identità del marchio “tipicamente friulano” e i valori ad esso associati».(el.pl.)
Brancolo, 70 nuovi posti barca a servizio dei piccoli diportisti
di Laura Blasich Il canale del Brancolo, nel tratto più vicino all’immissione nel bacino di Panzano, metterà a disposizione dei posti-barca, una settantina, che andranno ad aggiungersi alle centinaia garantite nello stesso specchio d’acqua dal Marina Hannibal, dalla Svoc, dalla Lega Navale e dalla Canottieri Timavo. Il progetto era stato elaborato quattro anni fa dal Consorzio di bonifica ma pareva finito nel nulla. Invece ora si profila come concreto grazie a una realtà imprenditoriale locale, la Pitta Group di Staranzano, che finora ha operato solo nel settore della navalmeccanica, occupandosi di allestimenti, impianti elettrici e automazione, tubisteria e saldature, carpenteria e meccanica. La società, a fronte anche delle difficoltà della cantieristica che stanno impattando sull’indotto Fincantieri, deve aver giudicato interessante l’opportunità di una diversificazione in un ambito che non conosce flessioni della domanda. Gli ormeggi a Monfalcone non sembrano mai troppi, anche se i più corteggiati sono quelli delle società veliche e nautiche dove i costi annuali sono decisamente più contenuti per i diportisti. I posti barca lungo il Brancolo andranno comunque a soddisfare le richieste dei proprietari di natanti di piccole dimensioni, come era sempre previsto nel progetto del Consorzio di bonifica. L’ente del resto aveva e ha ben presente l’utilizzo del canale come campo di allenamenti, invernale ed estivo, per gli atleti della vicina Canottieri Timavo. Il canale ha una larghezza di 22 metri che si ridurranno a 16 con la creazione degli ormeggi», spiega Enzo Lorenzon, presidente del Consorzio di bonifica della pianura isontina, l’ente che gestisc eil canale del Brancolo. La società staranzanese ha chiesto la concessione di una superficie complessiva, tra argine e specchio acqueo, di 4mila metri quadrati per un massimo di dieci anni. I posti barca saranno realizzati lungo 200 metri di argine, prima e dopo il ponte sul Brancolo (in direzione del bacino di Panzano). «Prima del ponte potranno essere sistemati solo piccoli natanti senza tuga - afferma Lorenzon -, mentre dopo, vicino al bacino di Panzano, i posti potranno accogliere imbarcanzioni un po’ più grandi». L’accesso agli ormeggi avverrà dalla strada che costeggia l'argine e si imbocca sulla destra (in direzione di Marina Julia) prima del ponte. In prima battuta, quattro anni fa, il Consorzio di bonifica pensava di realizzare in prima persona i posti barca per poi affidarli in gestione alle associazioni di pesca sportiva già attive nel territorio. L’ente ha invece realizzato, come previsto, solo la sistemazione dell’argine del canale lungo il quale saranno creati i posti barca, preferendo vedere impegnati i privati nella seconda fase dell’operazione. Una darsena, questa, che si affianca a quella che dovrebbe sorgere a Punta Barene e capace di oltre 200 postio barca. La Regione ha infati dato il via liberato il via libera alla realizzazione del primo progetto nautico di iniziativa privata a Staranzano che prevede una darsena di 208 posti barca, prima fase di un progetto globale di 416 posti previsti, che sarà realizzato dall’associazione Punta Barene, nell’omonima località della costa staranzanese. La darsena ha una superficie di 7.280 metri quadrati di specchio acqueo, è stata progettata dall'ingegner Emanuele Orlando ed è in sintonia con altre numerose iniziative zonali intese al recupero turistico in chiave moderna del bacino di Panzano. È finanziata parzialmente con un contributo regionale, un mutuo di 600mila euro ventennale. Si tratta di una darsena che sorgerà all’interno del perimetro del Parco naturale dlela Foce dell’Isonzo. Il progetto è stato valutato anche dal direttore scientifico dell’Isola della Cona Fabio Perco e passato all’attenzione dell’Organo gestore della Riserva composto dai Comuni di Staranzano (capofila), San Canzian, Fiumicello e Grado. Critica, invece, la posizione del Wwf per il quale la Valutazione d’impatto ambientale presenta diversi punti oscuri. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Cimitero 'chiuso per furto'
FIUMICELLO Furto di rame, la scorsa notte, all'interno del cimitero di Fiumicello dove i soliti ignoti sono riusciti a rubare tutti i pluviali della chiesetta, tutte le mantovane delle coperture e il coperchio dell'ossario cinarario. Intanto, da oggi, per volontà dell'amministrazione, il cimitero rimarrà chiuso durante la notte. Ad accorgersi del furto, ieri mattina, sono stati alcuni cittadini che si erano recati in cimitero per rendere omaggio ai loro cari. Allertato, il vicesindaco, Claudio Pizzin, si è recato immediatamente sul posto. «I ladri - racconta - hanno aperto le staffe e rimosso i quattro pluviali. Un quinto pluviale è stato lasciato sul posto perché probabilmente i malviventi sono stati disturbati da qualcosa. Per smontare il rame è stata utilizzata una scaletta che poi abbiamo recuperato dietro la chiesetta». Il vicesindaco ha denunciato l'accaduto alla Polizia municipale e ai Carabinieri di Aquileia che hanno inviato sul posto una pattuglia per un sopralluogo. «Con l'aiuto degli operai - fa sapere Pizzin - abbiamo messo in sicurezza l'accesso all'ossario comune. Siamo amareggiati. Certe cose non dovrebbero verificarsi. Non possiamo lasciare il territorio in mano ai delinquenti». E proprio nell'ottica di intensificare la sorveglianza, a partire da oggi, il cimitero rimarrà aperto soltanto dalle 7 alle 20. Un segnale acustico avviserà i cittadini della chiusura. (e.m.)
Al Monte di Pietà ricordato il 're delle pesche' Martinis
GRADISCA Ricordando Pietro Martinis, il padre della peschicoltura in provincia di Gorizia. Il palazzo Monte di Pietà ha ospitato una serata con degustazione dedicata alla pesca di Fiumicello abbinata ai vini aromatici di Cormons e del territorio, organizzata dalla Pro Loco di Gradisca. Fra l’esposizione di documentazioni e libri di storia locale - come “Gradisca e i suoi borghi” di Luciano Alberton e “Dalla Val d’Astico alle pietraie del Carso (Diario di guerra gennaio–settembre 1917)” a cura di Vinicio Tomadin e Aldo Messina - il Coro Voceversa di Biella ha eseguito alcuni brani di epoca rinascimentale ed altri contemporanei. Ma la protagonista assoluta della serata a degustazione è stata la pesca. A palazzo Monte di Pietà infatti sono state presentate le produzioni di nettarine e di pesche provenienti dall’azienda agricola gradiscana Borgo Trevisan e dall’azienda agricola Feresin di Fiumicello. E proprio sul terreno pianeggiante e fertile di Fiumicello, il pesco, da oltre 50 anni ha trovato un ambiente particolarmente favorevole ad esaltare le caratteristiche organolettiche di questi frutti. Ne ha dato testimonianza il vicesindaco di Fiumicello Claudio Pizzin, che dopo i saluti dell’omologo gradiscano Paolo Bressan, ha parlato della pregiata produzione frutticola sotto il segno del marchio Tipicamente friulano. Le pesche di Fiumicello sono considerate tra le produzioni agricole più significative e prelibate del Friuli Venezia Giulia. Hanno una lunga tradizione, la cui origine viene attribuita al tecnico Pietro Martinis, nato a Castello di Porpetto nel 1902 e conosciuto come “padre della peschicoltura dell’Isontino”. Martinis, le cui figlie Bianca e Laura erano presenti alla serata, creò attraverso innesti, nuove varietà di pesche che si imposero rapidamente sul mercato, grazie anche ai campi sperimentali e di orientamento ospitati dall’azienda Cosolo di Fogliano. Nel periodo tra il 1940 ed il 1960 circa, Martinis realizzò le sperimentazioni su pesche a polpa bianca e gialla, dalle quali si è sviluppata l’attuale produzione del prelibato frutto estivo. Il ricordo di Martinis è stato ripreso anche dal coordinatore della serata, l’agronomo Claudio Fabbro, e dal professor Flavio Barbina, presidente dell’asscociazione fra le Pro Loco Fvg e preside dell’Brignoli di Gradisca, il quale ha proposto di ricordare la figura di Pietro Martinis, dedicandogli proprio un’aula dell’istituto agrario. (l.m.)
Fiumicello, la Pozzar guida la civica
FIUMICELLO Francesca Pozzar, membro del direttivo del Partito Democratico di Fiumicello e da poco eletta coordinatrice del circolo di Cervignano, è il nuovo capogruppo della lista civica “Fiumicello nel cuore”. Trentuno anni, laureata in scienze della comunicazione, giornalista pubblicista, Francesca Pozzar, che per un periodo è stata anche collaboratrice del Messaggero Veneto, da due anni lavora al parco tecnologico scientifico di Udine dove si occupa, come responsabile della comunicazione, della progettazione comunitaria. Pozzar succede ad Alessandro Dijust che recentemente è stato nominato assessore comunale alle politiche sociali al posto di Giovanni Florio, dimessosi dalla carica per stare accanto alla moglie, scomparsa poco tempo fa. «Cercheremo prima di tutto di dare continuità a quanto fatto fino ad oggi - commenta a caldo Francesca Pozzar - Ringrazio chi mi ha dato fiducia assegnandomi un ruolo importante». (e.m.)
IL 'PESCHETO FRIULI' AL DECOLLO
di CLAUDIO FABBRO Il “brand” Pescheto Friuli lo creiamo mutuando una felice intuizione già collaudata per il vigneto. Di marketing efficace, ma anche di ricorrenti delusioni, che talvolta coinvolgono anche marchi felici, ma adottati per tempi troppo corti per lasciare il segno ha parlato domenica scorsa a Fiumicello, con dovizia di particolari, il prof. Mario Gregori dell’Università di Udine, nell’ambito della 52^ Mostra regionale delle pesche. Rossa e rombante la cornice, con il passato e il presente della Formula 1 di Maranello, in ideale e colorito gemellaggio con la drupacea “tipicamente friulana”. Una giornata immersa nel pescheto, con interventi del sindaco di Fiumicello, Ennio Scridel, dell’assessore provinciale Daniele Macorig e di quello regionale Claudio Violino, a spaziare dai tormenti dei mercati mondiali alle gioie del palato, in un confronto fra agricoltori, tecnici e politici ricco di spunti, qualche vivace punzecchiatura, ma anche interessanti ricette utili per guardare avanti con maggior serenità. L’occasione è stata propizia anche per ricordare un grande professionista, Pietro Martinis (1902-1969), tecnico friulano a 360° (frutteto & vigneto) che con il suo lavoro ha contribuito a far crescere l’agricoltura specializzata del territorio, in particolare quello sontino (diresse per oltre 20 anni la Tenuta Cosolo di Fogliano e dal 1946 al 1959 quella di Angoris a Cormòns) e della Bassa Friulana. Iris Rosso, Triestina e Isontina sono le sue creature di punta quale costitutore di varietà di pesco, frutto che ben si identifica con Fiumicello (qui si coltivano quasi 80 ettari sui 266 presenti in regione, pari a 10-15 mila quintali). Un comparto il quale, alla crisi globale che sta frenando i mercati, risponde con una qualità crescente e di un tanto si è avuta conferma, dopo il convegno tecnico, nell’ideale passerella che ha visto premiate le migliori cassette ma anche il miglior pescheto. Perché anche la pesca, prima della dimensione e bellezza che sono importanti per richiamare il consumatore allo scaffale, ha bisogno di un lavoro serio a monte, e cioè nel campo, considerata la sua vulnerabilità in post raccolta e conservazione. Per farla breve, meglio un sano “chilometro zero” con prodotti sicuri di casa nostra che d’altri paesi dove le garanzie fitosanitarie e salutistiche lasciano alquanto a desiderare.
Fiumicello: da oggi 'Terra di racconti'
FIUMICELLO Prenderà il via oggi e si concluderà il 1 agosto "Terra di racconti", un progetto che, come spiega l’assessore Bruno Lasca, intende creare momenti di incontro e di scambio fra culture e generazioni diverse. Alcuni attori incontreranno gli anziani del paese e chiederanno loro di raccontare com'era un tempo. «Ascolteremo storie, aneddoti e canti - afferma Lasca - così da confrontare passato e presente. Gli attori rielaboreranno le storie per trasformarle in una performance teatrale e la sera mostreranno questo teatro di storie agli abitanti. Un grazie va ad Antonio Tucci, regista e ideatore del progetto, e all’attrice Francesca Mazza». Gli spettacoli inizieranno alle 21. Mercoledì il progetto farà tappa a San Lorenzo (giardino ex-scuola elementare), venerdì 29 luglio a Papariano (in via Brancolo) mentre il 1 agosto presso l’azienda La Mel/Bosco Isonzo di Sabina e Giuliano Pozzar. In caso di maltempo le rappresentazioni si terranno nella sala consiliare. Elisa Michellut
Addio a 'Gege' vinse il premio 'Cuore d'oro'
FIUMICELLO Gervasio Weffort, conosciuto come “Gege”, è mancato ieri, all'età di 87 anni, all'ospedale di Palmanova dove era ricoverato da qualche giorno in seguito a un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. L'anziano, molto conosciuto per i suoi trascorsi sportivi (era stato allenatore della squadra dei pulcini), in passato aveva fatto anche il postino. Gege, che da qualche mese abitava assieme ai suoi familiari a Villesse, era sempre vissuto a Fiumicello dove, lo scorso anno, era stato anche premiato dal sindaco con il premio “Cuore d'oro” per il suo impegno profuso a favore della cittadina. Gervasio lascia la sua unica figlia Clara e i nipoti Veronica, David e Maria. «Mio nonno era una persona ben voluta da tutti - racconta la nipote Veronica - Ringraziamo il reparto di medicina dell'ospedale di Palmanova e la dottoressa Paola Dalla Montà per come lo hanno accolto. Un grazie va anche al medico di Fiumicello Paolo Spagnul e alla Croce Verde«. Il funerale sarà celebrato questo pomeriggio, alle 15, nella chiesa di San Lorenzo di Fiumicello. (e.m.)