Martedì 1 giugno, il Messaggero: Fiumicello, la minoranza sul bilancio: meno disponibilità rispetto al passato
Giovedì 3 giugno, il Messaggero: Ritorna Aziende aperte nella Bassa
Giovedì 3 giugno, il Messaggero: Assicura, crescita a due cifre nel 2009 Portelli nominato presidente: «Ora nuovi servizi assieme alle Bcc»
Venerdì 4 giugno, il Piccolo: Aziende aperte dice no agli Ogm
Sabato 5 giugno, il Messaggero: Agroalimentare della Bassa, le aziende aprono le porte
Domenica 6 giugno, il Messaggero: L opposizione: «Troppi sprechi nella gestione del bilancio»
Domenica 6 giugno, il Messaggero: Il goriziano Redfern presenta Photomorfosi
Domenica 6 giugno, il Messaggero: Spesa conveniente in 50 imprese agricole
Domenica 6 giugno, il Piccolo: Maquillage per il campo di calcio
Lunedì 7 giugno, il Piccolo: Debutta il City Camp a Fiumicello, in vacanza si imparerà l inglese
Lunedì 7 giugno, il Messaggero: Aziende aperte fa il pieno: è boom di visitatori nelle imprese della Bassa
Mercoledì 9 giugno, il Piccolo: Fiumicello, polemiche sull ecopiazzola
Giovedì 10 giugno, il Messaggero: Calendario scolastico e situazioni familiari
Giovedì 10 giugno, il Messaggero: Gelate, calamità naturale a 19 Comuni della provincia
Venerdì 11 giugno, il Messaggero: Borc in fiesta si apre stasera con la Lucciolata
Domenica 13 giugno, il Messaggero: Fiumicello, polemica sulle indennità Il sindaco: sono le stesse del 2009
Lunedì 14 giugno, il Piccolo: Apre la nuova ecopiazzola dopo l accordo con Ruda
Martedì 15 giugno, il Messaggero: Una strada alternativa per Grado: il progetto presentato a Riccardi
Mercoledì 16 giugno, il Piccolo: DEAN SFIDA IL SINDACO
Mercoledì 16 giugno, il Messaggero: Nuova strada per Grado, ecco il tracciato
Giovedì 17 giugno, il Piccolo: Croce Verde, boom del servizio di trasporto
Giovedì 17 giugno, il Piccolo: Ciclisti a rischio sul ponte di Pieris, protesta
Giovedì 17 giugno, il Gazzettino: Con una sua lunga lettera, apparsa sul sito del comune, Ennio Scridel..
Venerdì 18 giugno, il Gazzettino: Io so dove sono i diari del Duce
Venerdì 18 giugno, il Messaggero: Ho i diari di Benito Mussolini
Sabato 19 giugno, il Giornale: Ecco la storia delle carte segrete del Duce
Sabato 19 giugno, il Messaggero: L ultimo custode dei diari del Duce non convince neanche Fiumicello: «Apra quella cassa e sveli il segreto»
Domenica 20 giugno, il Messaggero: Spettacolo teatrale nella sala Bison
Domenica 20 giugno, il Piccolo: Alle medie l 11% non fa l esame




Fiumicello, la minoranza sul bilancio: meno disponibilità rispetto al passato
FIUMICELLO. «I dati di fine anno, come per una qualsiasi azienda, rappresentano una fotografia di quanto realizzato dall'amministrazione nel corso di un anno di attività. Qualcuno, in campagna elettorale, aveva parlato di continuità rispetto all'amministrazione precedente ma questo risultato di gestione segna una netta discontinuità rispetto al passato». A parlare è Paolo Dean, del gruppo consiliare “Noi con voi per Fiumicello”, il quale critica le scelte della maggioranza. «Da qualsiasi punto si prendano in esame i numeri - spiega Dean - non possiamo non esprimere una seria preoccupazione, che trasmettiamo all'attuale maggioranza. Ci chiediamo come non ci si possa allarmare di fronte ad un rendiconto che, rispetto al conto economico 2007 (che aveva un risultato positivo di circa 800 mila euro) e rispetto a quello del 2008 (che aveva un risultato positivo di circa 1 milione euro), segna circa 300 mila euro in meno sul bilancio di competenza». Rincara la dose Dean: «Vengono eliminati residui attivi per circa 125 mila euro, una cifra che corrisponde al costo da sostenere per 80 lavoratori socialmente utili per un anno. Se guardiamo alle opere pubbliche, inoltre, il risultato è desolante». Conclude il capogruppo di opposizione: «Soffermandoci, e lo facciamo in generale, su quello che abbiamo trovato scritto sulla relazione della giunta comunale, troviamo costi sostenuti per attività che il sindaco Scridel, in consiglio comunale, aveva dichiarato non si sarebbero realizzate e troviamo spese per attività che non erano state mai indicate dal consiglio». (e.m.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Ritorna Aziende aperte nella Bassa
FIUMICELLO. Porte aperte nelle aziende agricole friulane per scoprire il vivere sano attraverso una formula che coniuga spesa conveniente, visite guidate, laboratori agroalimentari. Questo e molto altro è “Aziende Aperte”, la giornata dedicata alla degustazione e all’acquisto dei prodotti locali di oltre 50 aziende agricole della bassa pianura friulana che si terrà domenica dalle 10 alle 20. L’evento è giunto alla 10ª edizione ed è promosso dai comuni di Chiopris-Viscone, Fiumicello, Pavia di Udine, Premariacco, Ruda, Santa Maria la Longa, Terzo di Acquileia, Trivignano Udinese e Villa Vicentina. Dopo il grande successo dello scorso anno, saranno riproposti i laboratori agroalimentari gratuiti organizzati dai produttori per far toccare con mano le loro eccellenze produttive. Non solo si potranno scoprire i segreti della produzione agroalimentare di qualità, ma anche ad esempio imparare a cucinare un’ottima torta di mele, a recidere correttamente i fiori ed utilizzare le piante aromatiche, come abbinare i vini autoctoni ai cibi della migliore tradizione gastronomica locale, vistare serre e frutteti. La gamma di prodotti presentati è davvero vasta e capace di incontrare tutti i gusti: i vini, tra cui il refosco dal peduncolo rosso, il cabernet franc e il traminer; la frutta, rinomate in particolare le pesche del Fiumicellese e le mele del Meleretum friulano; le verdure di stagione quali zucchine, pomodori, peperoni, cipolle, melanzane, cetrioli e fagiolini; i prodotti caseari freschi e stagionati, il burro e la ricotta; le carni e gli insaccati da degustare in loco oppure da portare a casa; il miele, l’olio extra vergine d’oliva e molti cereali d’antico sapore; i fiori, le piante e le sementi. Tutte produzioni di qualità, seguite con passione, rispetto dell’ambiente e la convinzione che fare una spesa consapevole direttamente dai produttori sia un buon modo per conoscere da vicino un territorio, risparmiare sulla spesa alimentare e scoprire i benefici dei prodotti di stagione. Proprio sulla spesa conveniente punta l’edizione 2010: in periodo di crisi economica, anche Aziende Aperte ha un occhio di riguardo per le tasche. Quanti faranno la spesa in tre diverse aziende riceveranno infatti un goloso omaggio. Ad ogni spesa verrà consegnata una cartolina. Alla terza cartolina, il gioco è fatto: si potrà richiedere la dolce sorpresa da assaporare. «Aziende Aperte – spiega Ennio Scridel, sindaco del Comune capofila, Fiumicello – mira anche a incentivare gli acquisti dei prodotti tipici ed ortofrutticoli a km zero e di stagione. Si sa che più corta è la filiera più si risparmia e più si è sicuri della tracciabilità delle produzioni». Saranno diversi gli itinerari per visitare luoghi d’arte, di storia e di natura tra la laguna di Grado e la cintura di Palmanova, la Riserva naturale della foce dell’Isonzo e il parco archeologico di Aquileia, le attrazioni sono innumerevoli incontaminata quanti amano la cultura, il benessere e un’alimentazione sana.


Assicura, crescita a due cifre nel 2009 Portelli nominato presidente: «Ora nuovi servizi assieme alle Bcc»
Cambio al vertice UDINE. Cambio al vertice di Assicura, la società assicurativa del movimento cooperativo, degli artigiani e delle pmi. Alla presidenza arriva Tiziano Portelli (presidente della Bcc di Fiumicello e Aiello), e alla vicepresidenza, Edgarda Fiorini di Confartigianato. Gli altri componenti del consiglio di amministrazione sono Gilberto Noacco, Giordano Zoppolato, Sandro Caporale, Dario Ermacora, Luca Occhialini, Valter Vecchiato ed Enrico Zoratto. Nel Collegio sindacale sono stati invece nominati Clara Carbone (presidente), Marco Agostinis e Franco Zentilin. «Il ruolo di Assicura nella promozione e nella distribuzione dei prodotti assicurativi – dichiara Portelli – è destinato a svilupparsi ulteriormente, in parallelo alla necessità del ricorso alla previdenza complementare, a garanzia della piena e adeguata tutela delle attuali e delle future generazioni di lavoratori che vanno incontro alla pensione. Già oggi Assicura – prosegue Portelli – vanta numeri in continua crescita, raggiunti nei 10 anni di presidenza di Carlo Feruglio, al quale va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso». Nel 2009, la massa gestita complessiva da Assicura, al netto dei riscatti e scadenze e compresi i prodotti di previdenza integrativa, è stato pari a oltre 183 milioni di euro, in crescita del 15,77 per cento rispetto al 2008. Nonostante la crisi, Assicura è riuscita a consolidare ulteriormente il proprio portafoglio acquisendo oltre 41 milioni di euro di premi di nuova produzione, con un incremento superiore all’87 per cento, ascrivibile principalmente al successo riportato nel collocamento delle polizze a gestione separata. Il totale dei premi rami vita e danni incassati nell’anno è stato pari a 51,8 milioni di euro. «L’impegno del Credito Cooperativo – ha dichiarato il presidente della Federazione delle Bcc del Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro - è teso al rafforzamento del presidio in materia di assicurazioni, affinché il nostro consolidato modello di operare, offrendo a ciascun cliente il prodotto coerente con le proprie esigenze, possa aiutarli a superare le tradizionali difficoltà informative tipiche del mercato assicurativo». Società di intermediazione assicurativa multi mandataria fondata nel 1981, Assicura dispone di sette subagenzie regionali ed è presente, con i propri prodotti, presso i 220 sportelli delle Bcc e i mandamenti di Confartigianato. L’organico è composto da 19 collaboratori che seguono circa 40 mila clienti l’anno. È controllata dalla Federazione regionale e da tutte le 15 Bcc del Fvg che, complessivamente, detengono il 76% del capitale. Gli altri azionisti sono: Confartigianato Udine, Associazione cooperative di Udine e Confcooperative Fvg.


Aziende aperte dice no agli Ogm
CERVIGNANO «L’Ogm non serve ad aziende aperte». É lo slogan lanciato dall'assessore regionale alle Risorse agricole, Claudio Violino, durante l’inaugurazione della decima edizione di Aziende aperte, che si è tenuta l'altro ieri sera nell'agriturismo “Il vecchio Granaio” di Saciletto di Ruda. La rassegna dedicata ai prodotti della terra aprirà domani, con 50 aziende agricole della Bassa friulana che dalle 10 alle 19 offriranno ai visitatori acquisti convenienti, degustazioni e la possibilità di partecipare a laboratori agroalimentari. Con la partecipatissima presentazione dell'altro ieri, la kermesse ha preso il via ufficiale, che per l'assessore Violino è stata l'occasione per tornare a parlare di mais transgenico: «Nelle nostre zone il mais Ogm non può competere con l'agricoltura estera, se non altro per le dimensioni delle nostre aziende. Sarebbe una battaglia persa in partenza. Per questo l'unico futuro per l'agricoltura friulana sta nella capacità di mantenere la qualità del prodotto e il legame con il territorio e con il tessuto sociale che lo compone». Sul tavolo dei relatori è stato poi Claudio Pizzin, vicesindaco di Fiumicello, Comune capofila del progetto, a ripercorrere la storia di Aziende aperte, evidenziando il calo delle adesioni da parte degli enti locali. «L'iniziativa ha toccato l'apice del suo successo nel 2005 con la partecipazione di quasi 100 aziende, sollecitate da un numero sempre maggiore di Comuni, che hanno creduto in quella che è l'occasione più importante che il nostro territorio ha a disposizione per promuovere se stesso. Solo facendo squadra otteniamo i risultati meritati. Per questo dobbiamo abbandonare i campanilismi e le rivalità che allontanano il turista dallo splendido giardino di cui è fatta la Bassa friulana». La tirata d'orecchie ai 5 Comuni che quest'anno non hanno aderito è partita anche da Franco Mattiussi, assessore provinciale al Turismo, che poi ha ricordato la necessità di promuovere Aziende aperte in Austria e in Baviera, da dove i turisti stanno per raggiungere le spiagge locali. Daniele Macorig, assessore provinciale all'Agricoltura, ha invece sottolineato l'importanza di dare continuità all'iniziativa, per permettere ai produttori locali di aprire le loro porte ai visitatori tutti i giorni dell'anno. A fare gli onori di casa Palmina Mian, sindaco di Ruda che, prima di illustrare la varietà di prodotti e di iniziative collaterali programmate per domani, ha ringraziato il Comune di Premariacco, new entry dell'anno. Elena Placitelli


Agroalimentare della Bassa, le aziende aprono le porte
RUDA. L’azienda agricola “Il vecchio granaio” di Saciletto ha ospitato giovedì sera la presentazione di “Aziende aperte 2010”, in programma domani dalle 10 alle 20. La decima edizione della manifestazione vedrà coinvolte oltre 50 aziende agricole della provincia di Udine le quali apriranno le porte al pubblico per acquisti convenienti, laboratori agroalimentari, visite guidate, itinerari alla scoperta della bassa pianura friulana. Si tratta di una manifestazione che ha le carte in regola per fare da volano al turismo e alla promozione del territorio, argomento comune in tutti gli interventi dei relatori. A prendere la parola per gli onori di casa è stato il sindaco di Ruda, Palmina Mian, la quale ha sottolineato il ruolo fondamentale del Comune di Fiumicello, padre dell’iniziativa, per lo sviluppo di Aziende Aperte ricordando le caratteristiche delle aziende e la tendenza dei consumatori di acquistare prodotti di qualità, magari a chilometro zero, spendendo il giusto. Il vicesindaco di Fiumicello Claudio Pizzin ha ripercorso la crescita di Aziende Aperte dal 2001, anno della prima edizione, ad oggi elencandone i successi e i miglioramenti sia in termini di adesione di aziende e comuni, sia in comunicazione ed iniziative collaterali come i laboratori gratuiti e i percorsi turistici, che oggi sono un punto di forza. L’assessore all’agricoltura della provincia di Udine Daniele Macorig ha ricordato come da parte di Palazzo Belgrado vi sia l’impegno a promuovere il marchio Friuli in più settori, dall’impresa al turismo richiamando i turisti dal litorale verso l'interno per scoprirne le peculiarità e i prodotti tipici. Il collega Franco Mattiussi, assessore provinciale al turismo, ha fatto presente la necessità di promuovere la manifestazione in Austria e Germania visto che il periodo coincide con la festività del Corpus domini. Claudio Violino, assessore regionale alle risorse agricole, ha affermato la necessità di puntare tutto sulle funzioni forti delle aziende agricole friulane per essere vincenti e competitive essendo indispensabile che i produttori per primi credano in ciò che hanno: alla base è necessario un salto di qualità, un passaggio culturale per valorizzare sempre, tutto l’anno, quello che si produce con fatica e passione. I visitatori possono scaricare il programma dal sito ufficiale www.aziende-aperte.it, tutti coloro che acquisteranno prodotti in tre diverse aziende riceveranno un goloso omaggio. Gessica Mattalone


L opposizione: «Troppi sprechi nella gestione del bilancio»
FIUMICELLO. Il gruppo di minoranza consiliare “Noi con voi per Fiumicello” traccia un bilancio di quanto fatto, in un anno, dalla giunta Scridel. «Stilare un bilancio delle attività portate a termine dall’amministrazione in questo ultimo anno - afferma il capogruppo Paolo Dean - è semplice. Nel mese di maggio del 2009 l’attuale sindaco si era impegnato a diminuire i costi di amministrazione abbassando anche il numero degli assessori da 6 a 4 mentre invece, un mese dopo, ne ha nominati 6. A gennaio, con il superamento dei 5 mila abitanti, è scattato l’aumento delle paghe per gli amministratori». Critica ancora il capogruppo: «Sempre lo scorso anno, l’attuale maggioranza aveva annunciato l’intenzione di mantenere il settore sociale al primo posto all’interno del programma mentre, a settembre, hanno bocciato una mozione che prevedeva un sostegno economico alle famiglie fiumicellesi in difficoltà. E ancora a novembre dello scorso anno, hanno destinato decine di migliaia di euro alle spese di gestione ordinaria». Rincara la dose Dean: «Il nostro timore è che questa maggioranza porti avanti solo le attività del quotidiano e che, oltre a sperperare cifre astronomiche nella gestione ordinaria del Comune, non riesca a progettare gli interventi a lunga distanza. Quando Scridel afferma che, nel consuntivo di bilancio, si può ravvisare una continuità tra vecchia e nuova amministrazione, sbaglia. I membri del gruppo “Noi con Voi per Fiumicello”, in parte già amministratori, per nessuna ragione avrebbero mai avviato una gestione del comune così approssimativa». (e.m.)


Il goriziano Redfern presenta Photomorfosi
Oggi, alle 18, al Cerido di Borgo Sant’Antonio, a Fiumicello, si terrà l’inaugurazione della mostra “Photomorfosi©” dell’artista Paul David Redfern. La mostra proseguirà tutte le domeniche di giugno, dalle 17 alle 19.30. Paul David Redfern è nato il 24 febbraio 1958 RUDA. Porte aperte nelle aziende agricole friulane per scoprire il vivere sano attraverso una formula che coniuga spesa conveniente, visite guidate, laboratori agroalimentari. Questo e molto altro è Aziende Aperte, la giornata dedicata alla degustazione e all’acquisto dei prodotti locali di oltre 50 aziende agricole della bassa pianura friulana in programma oggi dalle 10 alle 20. L’evento è giunto alla 10ª edizione ed è promosso dai comuni udinesi di Chiopris-Viscone, Fiumicello, Pavia di Udine, Premariacco, Ruda, Santa Maria la Longa, Terzo di Acquileia, Trivignano Udinese e Villa Vicentina. Dopo il grande successo dello scorso anno, saranno riproposti i laboratori agroalimentari gratuiti organizzati dai produttori per far toccare con mano le loro eccellenze produttive. Non solo si potranno scoprire i segreti della produzione agroalimentare di qualità, ma anche ad esempio imparare a cucinare un’ottima torta di mele, a recidere correttamente i fiori ed utilizzare le piante aromatiche, come abbinare i vini autoctoni ai cibi della migliore tradizione gastronomica locale, vistare serre e frutteti. La gamma di prodotti presentati è davvero vasta e capace di incontrare tutti i gusti: i vini, tra cui il refosco dal peduncolo rosso, il cabernet franc e il traminer; la frutta, rinomate in particolare le pesche del Fiumicellese e le mele del Meleretum friulano; le verdure di stagione quali zucchine, pomodori, peperoni, cipolle, melanzane, cetrioli e fagiolini; i prodotti caseari freschi e stagionati, il burro e la ricotta; le carni e gli insaccati da degustare in loco oppure da portare a casa; il miele, l’olio extra vergine d’oliva e molti cereali d’antico sapore; i fiori, le piante e le sementi. Quanti faranno la spesa in tre diverse aziende riceveranno un goloso omaggio. Ad ogni spesa verrà consegnata una cartolina. Alla terza cartolina, il gioco è fatto: si potrà richiedere la dolce sorpresa da assaporare. Ulteriori informazioni sono sul sito www.aziende-aperte.it.


Maquillage per il campo di calcio
FIUMICELLO Al via i lavori negli impianti sportivi di Fiumicello. L'amministrazione ha appena approvato il progetto esecutivo per l'ampliamento delle strutture, e sono anche partite le procedure per la gara d'appalto. In totale, l'intervento ammonta a 1 milione e 183mila euro, finanziati per 23mila euro con fondi del Comune messi a bilancio nel 2004, per 337mila euro con fondi che l'amministrazione ha reperito accendendo un mutuo e per 823mila euro con contributi provinciali. Il vicesindaco Claudio Pizzin ha fatto sapere che i lavori dovrebbero partire entro l'autunno, per concludersi entro il 2011. L'intervento prevede lavori al campo di calcio: sarà dotato di un nuovo spogliatoio polifunzionale, equidistante dalla pista di pattinaggio. Sarà poi rivestito di un tappeto erboso e dotato di sistema drenante, di irrigazione e di illuminazione. Sono previste nuove opere anche tra via Zanetti e la nuova palestra di via Carnera: un nuovo parcheggio, con la sistemazione della strada e delle aiuole. In sostanza, dopo i necessari lavori alla rete fognaria e all'illuminazione pubblica, tra le vie Verdi e Carnera verranno sistemati strade, parcheggi e marciapiedi. Intanto la zona scolastica è già stata interessata da manutenzione straordinaria: nel piazzale davanti alla scuola sono infatti stati abbattuti tutti i pini marittimi, le cui radici avevano dissestato il suolo. Il piazzale è stato riasfaltato, con la sistemazione dei parcheggi e la realizzazione di un'aiuola centrale. Ma in Comune non si placa comunque la polemica. La minoranza, che già da tempo aveva denunciato la carenza di impegno sul fronte dei lavori pubblici, è recentemente tornata alla ribalta denunciando «un calo del 70% sul conto economico rispetto al 2008». «É indubbio – si legge nella nota diffusa dal capogruppo di opposizione Paolo Dean - che il cambio di amministrazione abbia portato un fisiologico momento di stasi legato ai nuovi amministratori che si affiancavano a coloro che già avevano dimestichezza con l'apparato amministrativo. Ma ci chiediamo come non ci si debba allarmare di fronte ad un rendiconto economico che nel 2007 aveva un risultato positivo di circa 800mila euro e nel 2008 di circa 1 milione euro. Nel 2009 siamo a circa 300mila euro: il 70% in meno. Eppoi vengono eliminati residui attivi per circa 125mila euro: mai successo prima, una cifra che corrisponderebbe al costo da sostenere per 80 lavoratori socialmente utili per un anno». (el. pl.)


Debutta il City Camp a Fiumicello, in vacanza si imparerà l inglese
FIUMICELLO Vacanza-studio in inglese a Fiumicello. È la novità dell’estate, dedicata agli alunni dai 7 a 14 anni, che potranno partecipare al nuovo Centro estivo in lingua inglese. Il progetto “City Camp” è l’ultima proposta dell’amministrazione comunale, che ha stretto una collaborazione con l’Associazione culturale linguistica educational, con sede a Sanremo e la cui attività formativa e no profit è accreditata dal ministero dell’Istruzione. Lo ha reso noto l’assessore comunale all’Istruzione, Bruno Lasca, spiegando che tramite questo corso «i bambini e i ragazzi saranno impegnati in attività didattiche e ludiche ”in english”, finalizzate a stimolare le loro competenze comunicative e il dialogo interculturale, nonché a sostenere il percorso curricolare». Il Centro estivo, dal 12 al 23 luglio nella scuola media e nell’area scolastico-sportiva di Fiumicello, sarà condotto da due ”Camp director”, insegnanti di lingua inglese, coadiuvate da uno studente universitario in qualità di assistente, e da 6 tutor anglofoni. Per due settimane, le attività si svolgeranno dalle 9 alle 17, con quote di partecipazione a carico delle famiglie e pranzo offerto gratuitamente dall’amministrazione. «Al termine dell’esperienza è previsto un gran finale - ha spiegato Lasca - rappresentato dall’English Show: un momento significativo per dimostrare “come” e “quanto” inglese i partecipanti hanno appreso. Sarà un momento di festa, importante dal punto di vista culturale, rivolto anche a genitori e amici». A costi invariati rispetto all’anno scorso riprendono anche tutti gli altri Centri estivi. Il “Peter Pan”, per bambini da 3 a 5 anni, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 13. Le attività ludico-creative si svolgeranno dal 5 al 16 luglio, oppure dal 19 al 30. I bambini da 6 a 11 anni potranno seguire il “Capitan uncino”, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 13, ad agosto, dal 2 al 13, o dal 16 al 27. Infine il Centro estivo “Il coccodrillo” per i bambini da 5 a 14 anni, che con lo scuolabus potranno recarsi nello stabilimento “Tivoli” in Costa Azzurra a Grado. Il primo turno dal 5 al 16 luglio, il secondo dal 19 al 30 luglio. (el. pl.)


Aziende aperte fa il pieno: è boom di visitatori nelle imprese della Bassa
FIUMICELLO. Edizione record per Aziende Aperte, che, nella giornata di ieri, ha richiamato nella Bassa friulana migliaia di persone, complice anche la bella giornata di sole. Oltre 50 le aziende agricole del territorio che, per l'occasione, hanno offerto degustazioni e acquisti convenienti ai visitatori, i quali hanno potuto assaggiare i sapori genuini dei prodotti locali. Promosso da nove comuni della provincia di Udine, con il patrocinio della Regione, della Provincia e il sostegno della Camera di Commercio, della Bcc di Fiumicello ed Aiello, della Coldiretti e la collaborazione di numerose realtà territoriali, l'evento ha permesso a grandi e piccini di apprezzare il patrimonio paesaggistico, enogastronomico e culturale del territorio. Molto apprezzati i laboratori agroalimentari gratuiti, fortemente voluti dagli produttori per far toccare con mano le loro specialità. Tanti i prodotti presentati al pubblico: dalla frutta agli ortaggi, passando per i formaggi, le carni e i salumi nostrani, il miele, l'olio extra vergine di oliva, i cereali, senza dimenticare i vini, i prodotti caseari freschi e stagionati, i fiori, le piante e le sementi. «Tantissime persone - ha commentato Ennio Scridel, sindaco di Fiumicello, comune capofila della manifestazione - hanno scelto di trascorrere una giornata nel nostro territorio e hanno deciso di acquistare i prodotti genuini e convenienti direttamente dai produttori. Il trend è sicuramente in crescita anche grazie all'introduzione di alcune novità, che hanno arricchito l'offerta». Particolarmente soddisfatto anche Claudio Pizzin, vicesindaco di Fiumicello. «L'edizione 2010 è stata un successo - ha aggiunto - I visitatori hanno apprezzato in modo particolare le degustazioni guidate e i laboratori agroalimentari. Da sempre, lo spirito di questa iniziativa, che è una delle più importanti vetrine agroalimentari del Nord Est - ha concluso - è quello di commercializzare i prodotti ma anche di trasmettere fiducia nel consumatore». Tra iniziative collaterali e intrattenimenti di vario genere, grande successo hanno riscosso anche le esposizioni di Fiat 500 d'epoca e le visite guidate alla scoperta dei luoghi più belli della Bassa friulana, da Grado a Palmanova, passando per Aquileia. Elisa Michellut ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Fiumicello, polemiche sull ecopiazzola
FIUMICELLO Il capogruppo dell'opposizione, Paolo Dean, è tornato alla carica criticando la giunta sulla mancanza di prospettive per l'ecopiazzola intercomunale. L'ultimo caos sui rifiuti era emerso qualche settimana fa, dopo che il vicesindaco Claudio Pizzin aveva denunciato la cattiva abitudine degli abitanti dei comuni limitrofi, che tendono sempre più spesso a depositare le loro immondizie nei cassonetti di Fiumicello. E per il capogruppo di opposizione è stata l'occasione per sollevare il problema ambiente. «Tutto tace: - esordisce Dean-. Già l'anno scorso si era prospettata un’invasione del paese di camion carichi di immondizie diretti alla piazzola ecologica. E a gennaio di quest'anno l’area è stata temporaneamente chiusa. Ma, anziché investire parte degli 800mila lasciati intatti dalla precedente amministrazione per metterla a norma, alla cittadinanza era stata promessa un'ecopiazzola intercomunale “fantasma”, poiché tutti ne parlano ma, nessun amministratore, fiumicellese e non, sa dire nulla. A breve, se la legislazione non cambierà, verrà definitivamente chiuso questo importante punto di raccolta dei rifiuti, e i cittadini saranno chiamati a pagare di tasca propria questo immobilismo». Critiche anche sui costi di amministrazione: «Prima di diventare sindaco Ennio Scridel aveva promesso ai cittadini il suo impegno a diminuire i costi di amministrazione, anche abbassando il numero degli assessori da 6 a 4. Poi però ne ha nominati 6, e per legge aumenterà pure la loro paga, visto che la popolazione ha superato la soglia di 5mila abitanti». (e. p.)


Calendario scolastico e situazioni familiari
Il caso Negli scorsi giorni, a livello nazionale e soprattutto regionale, molti politici si sono espressi favorevolmente sul posticipo dell’inizio delle scuole oltre il mese di settembre. In relazione a ciò, voglio esprimere il mio completo dissenso (peraltro condiviso anche da molti altri genitori con cui ho avuto modo di confrontarmi). A tal riguardo volevo fare soltanto alcune semplici considerazioni: come si fa a rispettare il limite dei 200 giorni di scuola, per cui ogni anno ci arriviamo già ora a stento, visto che ogni anno per un motivo o per l’altro ci sono sempre meno giorni? Perché quando ci sono le elezioni non usiamo le caserme dismesse o altri siti più idonei, senza far perdere giorni scolastici ai nostri ragazzi? Nessuno ha pensato al fatto che i genitori non hanno ferie illimitate e per gran parte del periodo estivo lavorano regolarmente. Bisogna allora pensare a come “sistemare” i figli con spese onerose che non tutte le famiglie possono permettersi specialmente in questi periodi difficili. Proprio per le risorse economiche limitate un bell’impulso al turismo verrebbe da un ribasso generalizzato dei prezzi molto alti attualmente praticati. C’è poi da considerare che nella nostra regione (dipende dalle annate) molte volte in settembre siamo già in pieno autunno, con temperature inadeguate al mare. Che cosa si fa in tal caso? Stiamo a casa a perdere tempo o è meglio andare a scuola a imparare qualcosa? Penso che prima di fare simili proposte occorra pensare a creare infrastrutture che possano ospitare i nostri figli a costi accessibili quando non c’è la scuola e i genitori sono a lavorare. Penso anche che sia decisamente più importante riportare la scuola a un ruolo assolutamente prioritario, visto che formerà la società di domani, dando una seria istruzione ai nostri figli (tra i più ignoranti d’Europa e incapaci di parlare lingue straniere), invece di diminuire continuamente i fondi per la scuola pubblica e i giorni di scuola. I bravi insegnanti che abbiamo sono continuamente limitati per la mancanza di mezzi. Un ultimo inciso: negli scorsi giorni avevo provato a rivolgermi ai politici favorevoli tramite e-mail chiedendo chiarimenti sulle perplessità sopra esposte. Non mi ha risposto nessuno, a dimostrazione che la politica è sempre più lontana dalle esigenze delle persone e dalla realtà di ogni giorno con le grandi difficoltà di questo periodo di crisi. Stefano Cincotti Fiumicello


Gelate, calamità naturale a 19 Comuni della provincia
UDINE. Interessa il territorio di 42 Comuni della regione, nelle province di Gorizia, Pordenone ed Udine, la richiesta di dichiarazione di “eccezionale calamità naturale” che la Giunta regionale ha deliberato ieri, su proposta dell’assessore alle Risorse agricole, Claudio Violino, per far fronte ai danni causati alle produzioni agricole dalle gelate verificatesi nel periodo dicembre 2009-marzo 2010. In particolare, tra il 19 e il 21 dicembre scorso, si registrarono nella pianura friulana picchi negativi di temperatura anche di -15, -20 gradi centigradi. Le provvidenze richiesta dalla Regione allo Stato si riferiscono all’applicazione del terzo comma dell’articolo 5 del decreto legislativo 102 del 2004, che prevede come in caso di danni causati alle strutture aziendali ed alle scorte possano essere concessi «a titolo di indennizzo contributi in conto capitale fino al 100 per cento dei costi effettivi». La Regione ha individuato, fra gli aventi diritto 19 comuni in provincia di Udine: Aquileia, Bagnaria Arsa, Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Camino al Tagliamento, Campolongo al Torre-Tapogliano, Castions di Strada, Cervignano del Friuli, Codroipo, Fiumicello, Gonars, Lestizza, Mereto di Tomba, Ruda, Sedegliano, Talmassons, Teor e Varmo.


Borc in fiesta si apre stasera con la Lucciolata
FIUMICELLO. Si apriranno questo pomeriggio, alle 18.30, i festeggiamenti in occasione dell’undicesima edizione di “Borg in fiesta”, un’iniziativa organizzata dall’associazione “Befana dal borc”, in collaborazione con l’amministrazione comunale, la Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello ed Aiello e numerose associazioni locali. Questa sera alle 20.30 l’appuntamento sarà con la lucciolata (a favore dell’associazione Via di Natale), che partirà da piazzale dei Tigli per giungere in borgo Sant’Antonio. A seguire, alle 21.30, si potrà invece assistere a un concerto della banda Tita Michelas di Fiumicello. Particolarmente ricco anche il programma di domani. Alle 17, si potrà partecipare a un torneo di bocce al bocciodromo comunale mentre alle 19, nell’area festeggiamenti, verrà offerta una pastasciutta a tutti i nuovi residenti del comune di Fiumicello. Chiuderà la serata il concerto dei Blame. Gran finale domenica con la mostra di artigianato e la prima edizione del trofeo Borg in fieste, una manifestazione ciclistica non competitiva di mountain bike che si snoderà attraverso la campagna fiumicellese con partenza e arrivo in borgo Sant’Antonio. Le iscrizioni, aperte a tutti, potranno essere effettuate a partire dalle 8.30. Sempre domenica, alle 10, verrà anche celebrata la Santa Messa nella chiesetta del borgo mentre, alle 17, si potrà assistere a un concerto degli allievi della scuola di musica Supersonic studio di Cervignano. Borg in Fiesta si concluderà alle 21.30 con l’estrazione della tombola. ( e.m. )


Fiumicello, polemica sulle indennità Il sindaco: sono le stesse del 2009
FIUMICELLO. «Il solo giudizio a cui i politici sono assoggettati è il voto popolare e la gente è stanca di vedere messe in discussione le proprie scelte. Non è più pensabile che persone bocciate dal voto popolare vengano ricollocate, dopo essersi rivolte al consigliere regionale di turno, in altri enti meno visibili. Questi meccanismi sono figli di una classe dirigente da cui prendo le distanze». Non usa mezzi termini il sindaco di Fiumicello, Ennio Scridel, che risponde alle accuse mosse, qualche giorno fa, dal gruppo consiliare di opposizione “Noi con voi per Fiumicello. «L’opposizione ci ha accusato di aver aumentato l'indennità agli amministratori di Fiumicello. L'indennità lorda dei mesi del 2009 è pari a quella del 2010: 1.691 euro. Sarebbe interessante conoscere qual'è l'indennità di carica che il capogruppo Dean percepisce in altri enti, mi riferisco al ruolo di presidente Forser». Rincara la dose Scridel: «Un altro elemento caldo è quello relativo ai rifiuti. L'opposizione aveva parlato di aumenti tariffari di oltre il 20% legati alla chiusura dell'ecopiazzola. Aveva inoltre affermato che non sarebbe stato possibile gestire autonomamente il servizio di spazzatura delle strade. Ebbene abbiamo a casa la nostra la spazzatrice e la sua gestione diretta è uno degli elementi che ha consentito di non aumentare la tassa rifiuti». Precisa ancora Scridel: «La bugia più grande è quella relativa all’ecopiazzola fantasma. Siamo in possesso di due delibere del Csr nelle quali si afferma la volontà e l'impegno di realizzare un’ecopiazzola intercomunale fra Fiumicello e Ruda e il costo dell’opera dovrebbe essere di circa 180 mila euro». Il sindaco non risparmia l'ultima stoccata all'opposizione: «Ironicamente propongo di erigere un mezzo busto per ricordare a tutti quanto è stato bravo l’ex sindaco Dean, il quale ha affermato che questa giunta non è in grado di amministrare. Non ci arroghiamo il diritto di esprimere un'autovalutazione sulle nostre capacità, lasciamo questo compito ai fiumicellesi. Laddove le nostre lacune fossero così evidenti chiediamo a Dean di poter partecipare a qualche corso di formazione Forser». (e.m.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Apre la nuova ecopiazzola dopo l accordo con Ruda
FIUMICELLO Al via l'ecopiazzola intercomunale a Fiumicello. Costerà 180mila euro ed è frutto di un accordo con l'amministrazione comunale di Ruda: l'impegno di entrambe le giunte a voler risolvere il problema dei rifiuti ingombranti è certificato in due delibere del Consorzio smaltimento rifiuti. In vari comuni della Bassa friulana il problema è emerso all'inizio dell'anno quando, dopo l'entrata in vigore delle normative statali, svariate ecopiazzole sono state considerate fuori norma e hanno dovuto chiudere. E a Fiumicello la questione è tornata alla ribalta di recente, con il capogruppo dell'opposizione Paolo Dean, che ha definito “fantasma” il progetto dell'ecopiazzola intercomunale annunciato dalla giunta. Ma ora il sindaco Ennio Scridel, che fino a ieri aveva ignorato gli attacchi dell'opposizione, è intervenuto sul tema rispondendo, punto per punto, alle critiche mosse da Dean. «Il capogruppo dell'opposizione – incalza il sindaco – aveva affermato di aver già ottenuto attraverso l'Anci i fondi necessari per la realizzazione della nuova ecopiazzola di via Brancolo, che, a quanto ricordo, sarebbe dovuta costare circa 800mila euro. A nome della giunta ribadisco che non è nostra intenzione realizzare tale opera in questa via, in mezzo all'abitato di Papariano. La cifra ipotizzata da Dean sarebbe atta a realizzare un centro di raccolta talmente grande da accogliere tutti i rifiuti del Cervignanese, è questo non è quello che vogliamo per via Brancolo». Poi il sindaco torna anche sull'aumento delle tariffe sui rifiuti, che era stato annunciato da Dean proprio in vista della chiusura dell'ecopiazzola. «Il capogruppo dell'opposizione - continua Scridel - aveva allarmato la gente visionando aumenti tariffari di oltre il 20%. Aveva inoltre affermato che non sarebbe stato possibile gestire autonomamente il servizio di spazzamento stradale. Ebbene, abbiamo a casa la nostra spazzatrice, e la sua gestione diretta è uno degli elementi che ha consentito di non aumentare la tassa sui rifiuti». (el. pl.)


Una strada alternativa per Grado: il progetto presentato a Riccardi
UDINE. I problemi del traffico di attraversamento della Bassa friulana sono stati approfonditi in un incontro che l'assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi ha avuto ieri, a Udine, con i sindaci di Aquileia, Cervignano, Fiumicello, Ruda, Terzo d'Aquileia e Villa Vicentina. Alla riunione era presente l’assessore alla Viabilità e trasporti della Provincia Fabio Marchetti. Nell’occasione, i sindaci hanno presentato a Riccardi un progetto con il quale è stata studiata una viabilità alternativa soprattutto lungo la direttrice da e verso Grado (nell’area compresa tra le strade 352, 14, 351 e i fiumi Torre-Isonzo), con l’obiettivo di sgravare il traffico dai centri abitati e di mettere nello stesso tempo in sicurezza le principali strade regionali e provinciali. I percorsi alternativi individuati nello studio, come hanno rilevato i sindaci, o sono in fase di realizzazione oppure in progetto, e comunque utilizzano in gran parte tratti di viabilità attualmente già esistente. L’assessore Riccardi ha parlato di uno «sforzo importante» di programmazione da parte dei Comune e di un «contributo utilissimo» per l’amministrazione regionale e soprattutto per la Provincia che, dal punto di vista istituzionale, rappresenta il primo e naturale interlocutore dei sindaci della Bassa su questi temi. A tale proposito Marchetti ha ricordato che la Provincia si appresta proprio in questa fase a elaborare un nuovo Piano della viabilità, che andrà a sostituire quello in vigore ormai invecchiato. L’assessore regionale Riccardi ha sottolineato l'importanza di approfondire ulteriormente lo studio, valutando le conseguenze dei percorsi alternativi proposti anche sui flussi di traffico al di fuori della Bassa friulana. Tra i «nodi» della viabilità presi in considerazione dal progetto promosso dai sei sindaci, il più importante - secondo Riccardi - è quello che riguarda il Comune di Aquileia che, oltre a problemi di sicurezza e fluidità, ha la necessità di valorizzare il sito archeologico.


DEAN SFIDA IL SINDACO
FIUMICELLO Il capogruppo dell’opposizione, Paolo Dean, lancia la sfida al sindaco Ennio Scridel e lo invita a confrontarsi davanti ai cittadini in un incontro pubblico. A Dean, il predecessore di Scridel, non sono dunque bastati gli annunci apparsi sulla stampa, dove il sindaco confermava il patto con il Comune di Ruda per costruire la nuova ecopiazzola intercomunale. A riprova, Scridel aveva citato le delibere del Consorzio smaltimento rifiuti, che documentano la volontà politica di entrambe le giunte. «Ma oltre ad aver espresso la volontà di stipulare una convenzione, le delibere non spiegano quello che chiediamo – incalza Dean -. Quando e dove verrà costruita l’ecopiazzola? Su terreno pubblico o privato? Su questi punti sindaco e giunta continuano a non rispondere». Oltre al problema rifiuti, ci sono tanti altri punti che alla lista di minoranza “Noi con voi per Fiumicello” risultano privi di chiarezza. Il problema delle indennità è uno di questi. Il sindaco, mostrando perfino i cedolini, aveva spiegato che le indennità degli amministratori del Comune (di circa 1600euro lordi al mese) non sono aumentati di un centesimo. Ma Dean ribatte, ricordando che in passato «il sindaco si era impegnato a diminuire i costi di amministrazione attraverso la diminuzione degli assessori». Poi anche la questione del bilancio sembra ancora tutta da risolvere. E ora che finalmente Scridel ha risposto sulla stampa alle accuse mosse dall'opposizione, Dean rilancia, sfidando il sindaco a rispondere pubblicamente alle domande. «Sarebbe veramente democratrico da parte sua – scrive il capogruppo - giovane politico dall’etica cristallina, indire un confronto pubblico in cui tutte le argomentazioni potrebbero essere trattate in modo chiaro, con prove concrete alla presenza della comunità. Finalmente dal sindaco è arrivata una risposta, che ci è sempre stata negata sia in Consiglio Comunale, che sulla stampa locale. Chi dice di saper amministrare dovrebbe sapere anche rispondere: noi siamo fin da ora disponibili – chiosa Dean - poiché questa minoranza lavora con serietà, documentandosi e studiando le proposte da presentare, con l’umiltà e la tenacia tipica del friulano». (el.pl.)


Nuova strada per Grado, ecco il tracciato
CERVIGNANO. Migliorare le condizioni del traffico nella Bassa friulana ma anche e soprattutto decongestionare i centri cittadini che, nel periodo estivo, sono interessati dal continuo passaggio di automobili italiane e straniere dirette a Grado. È questo l'obiettivo del nuovo studio sulla viabilità della Bassa friulana che è stato condiviso e proposto dai sindaci dei comuni di Cervignano, Ruda, Aquileia, Fiumicello, Villa Vicentina e Terzo di Aquileia. Il nuovo tracciato. Lo studio in questione, presentato qualche giorno fa all'assessore regionale Riccardi, costerà 22 mila euro e prevede una viabilità alternativa soprattutto lungo la direttrice da e verso Grado (nell'area compresa tra le strade 352, 14, 351 e i fiumi Torre-Isonzo). I percorsi individuati nello studio, come hanno rilevato i sindaci, sono in fase di realizzazione oppure in progetto, e comunque utilizzano in gran parte tratti di viabilità attualmente già esistente. Per quanto riguarda i comuni di Ruda e Villa Vicentina, i sindaci propongono la realizzazione di una bretella che dovrebbe iniziare subito dopo il ponte sul fiume Torre e finire nella zona industriale di Fiumicello, questo per evitare che le automobili e i mezzi pesanti attraversino i due comuni friulani. «Ruda e Villa Vicentina - spiega il sindaco di Ruda, Palmina Mian - vengono attraversate dal traffico proveniente dalla provincia di Gorizia, che, in particolare durante l'estate, è molto intenso. Inoltre, dopo la costruzione del nuovo centro commerciale di Villesse, la situazione peggiorerà ulteriormente». Aggiunge il sindaco di Cervignano, Pietro Paviotti: «Questo studio è stato finanziato dai sei comuni della Bassa e, in futuro, ci permetterà di pianificare, assieme a Regione e Provincia, la viabilità che interesserà tutto il territorio». Per quanto riguarda il cervignanese, la tangenziale che collegherà il casello di Palmanova della A4 con l'interporto di Cervignano baipasserà a ovest il capoluogo della Bassa e arriverà fino alla strada statale 14, incrociando via Caiù e scendendo fino alla zona a sud di Cervignano, sulla 352, da dove la strada si ricollegherà alla statale 14, dopo l'incrocio del ristorante Il Turista. Da lì si potrà proseguire lungo la 14 fino al ristorante Ai Cjastinars per poi girare a destra sulla provinciale che collega Villa Vicentina ad Aquileia. Prima di entrare nella città romana, infine, all'altezza dell'agriturismo Tarlao, verrà realizzato un raccordo che, evitando il centro cittadino, si ricollegherà alla statale 352 dopo aver attraversato la zona industriale di Aquileia. Stop al traffico per Aquileia. «Non è possibile continuare a far passare i veicoli per il centro della città romana - conclude il sindaco di Aquileia, Alviano Scarel - Chi vorrà raggiungere Grado potrà farlo più agevolmente baipassando il centro del comune e utilizzando, peraltro, un percorso già esistente». Elisa Michellut ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Ciclisti a rischio sul ponte di Pieris, protesta
FIUMICELLO Ponte di Pieris, i ciclisti di Fiumicello protestano: «È pericoloso». Rinnovato da solo un anno, è bastato l'arrivo della bella stagione per suscitare le proteste dei ciclisti, che attraversano il ponte sull'Isonzo per passare da una sponda all'altra del fiume, dal comune di Fiumicello a quello di Pieris. E sì che il ponte di Pieris, che separa la provincia di Udine da quella di Gorizia, è storicamente legato al transito delle biciclette. É da sempre che, soprattutto d'estate, gli abitanti lo usano per spostarsi da una sponda all'altra del fiume. Magari risalendo la domenica, dopo aver passato una giornata sul fiume a farsi la tintarella lontani dalle spiagge affollate, a due passi dall'acqua così rigenerante per la sua fresca temperatura. Un episodio su tutti, poi, ha segnato la storia che lega i ciclisti al ponte di Pieris. Quello del lontano 1946, quando il primo Giro d'Italia del dopoguerra terminò a Pieris, dopo che i corridori diretti a Trieste furono bloccati dai partigiani locali, al tempo in cui la gara simboleggiava l'Italia, in un territorio che doveva decidere con quale dei due blocchi schierarsi. Eppure oggi, che il ponte è appena stato rifatto, sembra che la sicurezza per il transito delle biciclette sia stata del tutto dimenticata. Con l'arrivo dell'estate e l'aumento del traffico su due ruote, più d'uno ha infatti lamentato la carenza di condizioni di sicurezza per transitare sul ponte senza rischiare d'essere investiti. A lato delle carreggiate, sono stati creati due percorsi per permettere il passaggio di pedoni e ciclisti. Ma sono talmente stretti, da non lasciare spazio a un pedone e a una bici che lo stiano attraversando contemporaneamente sullo stesso lato. Il rischio più grosso lo corrono i ciclisti entrando e uscendo dal ponte: gli accessi d'entrata e uscita non sono graduali e paralleli alla carreggiata, ma impongono una manovra a spigolo, che risulta pericolosa anche al ciclista più esperto. «Se quelle piste sul ponte sono davvero ciclabili - lamenta un abitante - sono davvero pericolose, soprattutto in uscita. Bisogna uscire a spigolo rischiando di andare a sbattere anche se si va pianissimo. Si sbuca all'improvviso nella carreggiata dove corrono le auto, che a mala pena ti vedono. Non parliamo poi della sera: la struttura non è per niente illuminata, mentre un sistema di luci sarebbe a dir poco opportuno. Servono dovute modifiche, prima che ci scappi il morto». Una di queste segnalazioni è arrivata anche in Comune di Fiumicello, dove il sindaco Ennio Scridel, ha ricordato che la competenza del ponte è di Friuli Venezia Giulia Strade. «Mi impegno a fare il possibile - commenta Scridel - per fare in modo che le osservazioni dei cittadini pervengano all'Ente preposto». Elena Placitelli


Croce Verde, boom del servizio di trasporto
CERVIGNANO Servizio di trasporto gratuito verso gli ospedali regionali, Fiumicello fa il boom di utenti. Nella Bassa friulana è sempre più gettonato il servizio della Croce Verde di Cervignano, che muove le sue ambulanze per portare tutti i residenti che ne facciano richiesta nei presidi sanitari dove devono fare visite mediche o analisi cliniche. Non si tratta di interventi urgenti, come i trasporti che la Croce Verde fa per conto del Pronto soccorso, ma di vere e proprie prenotazioni a servizio dei residenti che abitano nei comuni di Aquileia, Fiumicello e Cervignano. Insieme a questi tre enti, infatti, la Croce Verde ha stretto una convenzione speciale, con cui si incarica di trasportare gratuitamente gli utenti negli ospedali o negli ambulatori presenti sul territorio regionale. In un anno il servizio è sempre più gettonato, tanto che altri Comuni hanno chiesto alla Croce Verde di estendere la convenzione anche nei loro territori. Per ora il presidente Diego Modesti, si riserva di rispondere, per valutare la fattibilità dell'operazione. Ma intanto nel 2009 il Comune che ha fatto il boom di questo servizio è Fiumicello, con il 124% di interventi in più dell'anno precedente. Erano 2.558 nel 2008, sono diventati 5.972 nel 2009. L'accesso al servizio aumenta anche ad Aquileia, dove si è registrato un +53%, con 32 interventi nel 2008, 49 nel 2009. Meno determinate l'aumento di afflusso a Cervignano, che comunque segna un +15%, con 3.709 interventi nel 2009 contro i 2. 447 dell'anno precedente. La Croce Verde, per venire incontro alle esigenze degli altri Comuni, sta pensando di estendere la convenzione. «Ma dobbiamo anche garantire una certa efficienza - parla Modesti - che dipende dal parco mezzi e dal personale impiegato». Per ogni trasporto convenzionato, nella sede di via Aquileia devono rimanere disponibili 4 mezzi, ognuno con un equipaggio di altrettanti operatori pronti per le emergenze. Il trasporto che la Croce Verde compie per conto del 118, verso il Pronto soccorso di Palmanova o tra un ospedale e l'altro, resta infatti l'attività più importante dell'associazione. Nel 2009 si sono contati 1.056 interventi d'emergenza contro i 999 dell'anno precedente. Nei casi più frequenti, le ambulanze intervengono per ricoveri ospedalieri (728 casi nel 2009), e per trasportare i feriti coinvolti negli incidenti stradali (40 nel 2009). Importante anche il numero di interventi non urgenti: 1.794 nel 2009, contro i 1.781 del 2008. Oltre ai servizi in convenzione con i Comuni, è il caso ad esempio di trasferimenti o dimissioni dagli ospedali. (el. pl.)


FIUMICELLO- Con una sua lunga lettera, apparsa sul sito del comune, il sindaco di Fiumicello, Ennio Scridel..
“esco raramente sulla stampa e non amo assolutamente apparire – scrive -. Penso di essere tipicamente friulano, vivere la vita del mio paese dal suo di dentro, dal suo cuore. Io appartengo al popolo, faccio parte della mia Comunità, e con essa comunico direttamente, senza filtri istituzionali, cercando di percepirne immediatamente le esigenze, convinto e certo di essere anche io un "popolano”. Giustifica in tal modo le accuse del capogruppo di opposizione, Paolo Dean, di mancate risposte, risposte che, questa volta, “andando al concreto”, arrivano. “Vorrei partire dall’affermazione più becera, - recita la lettera - quella relativa all’aumento dell’indennità per gli amministratori di Fiumicello. Come ben si può leggere l’indennità lorda dei mesi del 2009 è esattamente pari a quella del 2010: 1.691 € mentre vorrei conoscere l’indennità di carica che Dean percepisce quale presidente di ForSer”. Di seguito le risposte sul numero degli operai comunali, sul problema rifiuti ed ecopiazzola, sui molteplici usi, stando alle proposte di Dean, in merito all’avanzo di amministrazione, per finire con l’affermazione che la Fossa Vecchia non si vende. Non si fa attendere la risposta di Dean che usa il plurale perché la “diatriba non è personale – scrive – ma coinvolge un intero gruppo consiliare e parte della comunità”. Contestato il nascondersi dietro il “carattere friulano schivo” ed il “politico del popolo”, “le risposte – continua la lettera ci devono sempre essere e devono essere chiare, concrete, sempre, possibilmente, nella stessa versione. Questo è un obbligo quando si sceglie di amministrare”. Constatato che sul piano generale, si è impossibilitati ad entrare nel merito dei vari problemi, ognuno resta della propria opinione. Dean invita, pertanto, il sindaco ad indire un confronto pubblico. Alberto Landi


RIVELAZIONI Giacomino Della Morte LA RIVELAZIONE Il figlio dell’ex console Della Morte, che vive a Fiumicello: cercateli in valle Spluga «Io so dove sono i diari del Duce»
Parte dei diari di Mussolini e le ultime lettere scritte dal Duce poco prima di lasciare Milano per la Svizzera ed essere catturato dai partigiani, a Dongo, 'riposano' in valle Spluga, a pochi chilometri dal confine elvetico, rinchiusi in una cassa di zinco. Lo ha rivelato ieri all'Ansa Giacomino Della Morte, figlio dell'ex console italiano e segretario del Fascio a Berlino, Guglielmo Della Morte, che in quei giorni fu convocato dal Duce «dal quale ricevette una borsa di documenti chiusa con un lucchetto con l'impegno a non aprirla se non dopo il 2025». Vero o falso? Vero o ancora una bufala sui diari del Duce dopo la querelle sollevata alcuni anni fa dal 'bibliofilo' Marcello dell'Utri? Questa volta sembra che sia tutto vero e documentabile, soprattutto per la caratura del personaggio coinvolto. Guglielmo della Morte (Milano 1902-1961), infatti, fu personaggio di spicco del regime e diplomatico di carriera. Dopo aver lavorato in una 'bottega' antiquaria, a Milano, già negli anni Venti Della Morte aderì al Fascismo e intraprese una carriera diplomatica che lo portò, negli anni, a Kassel, Breslaw, Moulhouse, Saarbruken e, appunto, a Berlino dove instaurò stretti contatti con le alte sfere del III Reich. Lasciò la Germania dopo l'8 settembre 1943 per trasferirsi a Campodolcino di Valle Spluga dove la famiglia aveva una villa. Nei convulsi giorni di aprile 1945 venne «convocato» a Milano dove, appunto, ricevette dal Duce una borsa, chiusa con un lucchetto marchiato B.M., con documenti segreti e una somma di denaro in franchi svizzeri. «Il Duce - riferisce il figlio del diplomatico, che vive con la moglie nella Bassa friulana, a Fiumicello - lo invitò a nasconderla e a rendere pubblico il contenuto non prima del 2025». Perché quella richiesta? «Se fossero stati solo soldi - prosegue l'erede dell'ex console a Berlino - quella richiesta 'temporale' non avrebbe avuto alcun senso. È logico pensare che il Duce in quella borsa-valigia avesse nascosto alcuni documenti importanti, magari copia di alcune lettere inviate ai leader occidentali per 'trattare' la sua fuga, oppure copia dei suoi diari, oppure altri documenti di particolare importanza. Insomma materiale che avrebbe potuto compromettere altre persone. Da qui la richiesta a mantenere il segreto per gli 80 anni canonici».


«Ho i diari di Benito Mussolini»
A Fiumicello c’è un uomo che dice di custodire le ultime carte di Benito Mussolini. Ma non potrà aprire la cassetta zincata in cui sono nascoste, sepolte in un luogo misterioso in valle Spluga, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera. Dentro, sostiene, ci sono le lettere e i diari del Duce, di cui si favoleggia da tempo immemorabile senza che ne sia mai stata trovata traccia. In ogni caso quel mistero è destinato a durare: Rocco Della Morte, 74 anni, via Zorutti 13, di Fiumicello, infatti, quei documenti inediti non intende riportarli alla luce prima del 2025. L’ha promesso a suo padre, Guglielmo della Morte, e gli ordini dei superiori non si discutono. Nato a Milano nel 1902, il papà di Rocco fu console italiano a Berlino, personaggio diplomatico molto influente ai tempi, vicino al Duce, uomo fidato del regime. Guglielmo della Morte morí nel 1961. Il tesoretto , e una promessa fatta piú di 60 anni fa a Mussolini, ora li custodisce il figlio Rocco, sposato, con un figlio che ha chiamato Guglielmino, prima rivenditore di auto, poi guardiano in un campeggio di Grado, ora pensionato casualmente capitato a Fiumicello. Proprio ieri ha deciso di uscire allo scoperto con questa storia che ha molti suonerà una bufala, ma che per Rocco vale tutta una vita. Lo si intuisce dalla bandiera ostentata al balcone, dall’adesivo del tricolore sul campanello, dal saluto romano che fa accogliendo i giornalisti e dall’orgoglio di essere stato scelto per custodire un segreto fino al 2025. Il suo segreto. Ma è proprio questo il problema: la data di apertura della cassetta in zinco nascosta in valle Spluga, a pochi chilometri dal confine italiano con la Svizzera, è ancora troppo lontana. Mancano quindici anni dall’adempimento dell’atto formale, preordinato in ogni particolare da come si dovrà aprire la cassetta sotto gli occhi di tutti a come saranno diffusi e pubblicati gli eventuali documenti. Rocco Della Morte di anni ne ha 74 e sente lo scorrere del tempo: cosí ha deciso di rivelare la sua storia, temendo di non riuscire ad arrivare al fatidico momento. L’ha raccontata, nei minimi dettagli, confessandosi ai cronisti dell’Ansa e ai giornali. Nel riversarci il suo lungo racconto Rocco è prodigo di dettagli, tanti e tali da apparire credibili, anche se il dubbio aleggia, permane: «Guglielmo della Morte - dice - fu un personaggio di spicco del regime. Dopo avere lavorato in una bottega antiquaria, a Milano, già negli anni Venti aderí al Fascismo e intraprese una carriera diplomatica che lo portò, negli anni, a Kassel, Breslaw, Moulhouse, Saarbruken e a Berlino, come console italiano. Qui instaurò stretti contatti con le alte sfere del III Reich». Rocco va a ruota libera: «Lasciò la Germania, dove sposò Brigitte von Plotho (Darmstadt 1916-Milano 1958) dopo l’8 settembre 1943 per trasferirsi a Campodolcino di Valle Spluga, dove la famiglia aveva una villa». Rocco si addentra nel mistero: «Nel ’45 mio padre fu convocato a Milano, dal Duce in persona, poco prima della cattura a Dongo, da parte dei partigiani. A Milano ricevette da Mussolini una borsa, chiusa con un lucchetto marchiato B.M., con documenti segreti e una somma di denaro in franchi svizzeri». Dopo la guerra rischiò ancora la vita perché subí un attentato. I due colpevoli furono individuati, ma usufruirono dell’amnistia voluta dal Guardasigilli dell’epoca, il leader del Pci, Palmiro Togliatti. Guglielmo Della Morte morí nel ’61, ma fece in tempo a trasmettere gli ordini ricevuti: la promessa fu tramandata di padre in figlio. Il segreto era al sicuro. «Il Duce – racconta Rocco Della Morte - invitò mio padre a nascondere la borsa e rendere pubblico il contenuto non prima del 2025». Ottant’anni esatti, per far venire meno ogni timore di compromettere persone ancora in vita legate alla storia tragica del Duce e del Paese che trascinò in guerra. Una richiesta che padre e figlio non hanno tradito: «Quando si riceve un incarico importante – racconta Rocco Della Morte – si va fino in fondo». Della Morte crede di sapere perché Mussolini chiese a suo padre di mantenere il segreto fino al 2025: «Se fossero stati solo soldi – dice – quella richiesta temporale non avrebbe avuto alcun senso. È logico pensare che il Duce in quella borsa-valigia avesse nascosto documenti importanti, magari copie di alcune lettere inviate ai leader occidentali (Churchill?) per trattare la sua fuga; oppure copia dei suoi diari, oppure altri documenti di particolare importanza. Insomma, materiale che avrebbe potuto compromettere altre persone. Di qui la richiesta di mantenere il segreto per gli 80 anni canonici». Rocco Della Morte è pronto ad aspettare: crede alle parole del duce. «Ho una maglietta – racconta – con su scritto: “Contro Giuda e contro Fini, sempre fedele a Mussolini”. Dice di non aver mai fatto parte del Msi, ma osserva: «Il mio onore si chiama fedeltà». Oggi Rocco rinnova cosí la sua promessa: «Vorrei mantenere fede alla richiesta del Duce e al segreto rivelatomi da mio padre quando compii 18 anni, il 18 giugno del ’54. Mi sento vincolato alla parola data». Ma quella cassa dov’è: «Ho fatto un sopralluogo – rivela – : è ancora là, al sicuro in valle Spluga». Ilaria Gianfagna ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Ecco la storia delle carte segrete del Duce
di Gabriele Villa
Il figlio dell’ex console Guglielmo Della Morte racconta chi era davvero suo padre, i suoi rapporti con il Regime e di come gli fu affidata la famosa borsa: «Forse dentro non c’è nulla, forse qualcosa che cambierà la Storia...»
Fiumicello (Udine) - «Chissà perché qui in paese hanno preso a chiamarmi Giacomino, è insopportabile questa cosa. Io mi chiamo Rocco. Lo scriva, una volta per tutte. Rocco Della Morte. Non si può fare gli spiritosi. Noi in famiglia, come si usa nelle famiglie giuste, ci chiamiamo solo Rocco o Guglielmo, Guglielmo e Rocco da generazioni». E così Rocco Della Morte, finalmente con un nome e un cognome a denominazione di origine controllata, rotti gli indugi della diffidenza, mi apre le porte di casa sua, al numero 13 di via Zorutti in quel di Fiumicello, paesotto di mille abitanti sulla strada che mena a Trieste. Noventacentonovantanove anime rosse, più la sua. Che propria rossa non è. Oddio, a dire il vero, Rocco Della Morte mi apre molto di più che casa sua, mi apre le porte del suo regno. Che sono i due enormi box dove lui, tra un cartello «Boia chi molla», una foto del Duce, una coppa, un attestato con la firma autentica di Hitler e una straordinaria collezione di moto d’epoca, praticamente vive. Carburatori, pezzi di ricambio e attrezzi, che nemmeno un meccanico professionista si sogna. Duce e motori, insomma. A proposito. «I diari del Duce? Io non lo so se sono dentro quella cassa misteriosa. Magari ci son dentro solo delle monate che non cambieranno la storia. Non so nemmeno se quelli che sono usciti in questi anni sono autentici o no. E non so neanche se il Duce avesse un tesoro, certo che la storia ci ha fatto vedere che è morto senza una lira in tasca». E comincia a sfogliare un album di ricordi, scritti e fotografie. Foto di suo padre Guglielmo con Goebbels, con Hitler e ovviamente con il Duce. Decorazioni medaglie. «Vuole che le racconti di mio padre? Una persona straordinaria, un galantuomo che ha aiutato tanti nostri connazionali quando era in Germania. Quando, d’estate, vivevamo con mia sorella e mia madre, la nobildonna Brigitte von Plotho, nella villa di Campodolcino, era amato da tutti. Vada a vedere nella chiesa parrocchiale di Campodolcino, c’è ancora il ritratto di San Biagio che mio nonno, a sua volta grande uomo di chiesa e benefattore, volle donare al paese. Ed è stato San Biagio a salvare mio padre Guglielmo da quel vile attentato di due partigiani mascherati da fascisti. Gli spararono alla testa e alla gola, tranciandogli anche una corda vocale. Ma lui, fortunatamente, si riprese. Riprese anche l’uso della parola. Un miracolo, un vero miracolo, ecco perché tutti in famiglia siamo devoti a San Biagio che della gola è il protettore». Settantataquattro anni che sembrano almeno dieci di meno, Rocco Della Morte, fisicamente parlando, ricorda molto anche il “suo” Benito. È molto più alto certo, ma ha la compiacenza di non farlo pesare troppo soprattutto quando scoppia in una fragorosa risata mostrandomi la maglietta sulla quale ha fatto scrivere il suo personalissimo motto: «Contro Giuda, contro Fini, solo e sempre Mussolini». Alziamo assieme i calici, colmi di the freddo, nei box, dove si respira aria di gloria motorizzata per il passato straordinario di corridore enduro di Rocco, e i più recenti trionfi, 150 vittorie, di suo figlio Guglielmino, che oggi a 44 anni. Ma, tra un colpo di gas e una controllatina ai freni, gira e rigira si torna sempre lì: alla sensazionale rivelazione che lui, Rocco Della Morte, ha voluto fare avant’ieri, ai diari vero o presunti del Duce, alla cassetta chiusa con il lucchetto, sul quale sono incise le iniziali B.M. «Vede io non so che cosa ci sia esattamente in quella cassetta di zinco. O meglio io non so che cosa ci sia esattamente in quella borsa di cuoio che il Duce consegnò a mio padre, suo uomo di fiducia ex console del Fascismo a Kassel, Breslaw, Moulhouse, Saarbrucken e quindi a Berlino. So solo che, prima di lasciare Milano, per raggiunger la Svizzera, il Duce lo convocò e gli affidò l’incarico di custodire quella borsa. Ordinandogli di farla aprire solo nel 2025. Lei vuol sapere come andò e io glielo dico esattamente. Era il giorno nel mio diciottesimo compleanno quando mio padre, che parlava poco con me di politica e dei suoi rapporti con Benito Mussolini, mi prese da parte. Eravamo a Milano, nella casa di viale Monza, dove mio padre, storico antiquario con il negozio di fronte a Santa Maria delle Grazie, ha vissuto con me e mia sorella fino alla sua morte nel 1961. Descrivendomi la borsa di cuoio, mi disse che il Cavalier Benito gliela aveva affidata dicendogli che conteneva alcuni documenti e una somma in denaro destinata a persone indicate proprio in quei documenti. Visto che il nostro motto, il motto che mio padre mi ha tramandato è: “Onore e fedeltà”, che poi era il motto delle SS è superfluo dirle che mio padre quella borsa non l’aprì mai. Anzi, dopo i fatti di piazzale Loreto, fece costruire la cassetta di zinco perché nulla all’interno della borsa si deteriorasse con il passare degli anni e la portò in Valle Spluga». La butto lì, non sarà mica sepolta sotto la villa di Campodolcino? «Purtroppo la villa di Campodolcino che nella divisione dei beni era toccata a mia sorella è stata venduta, quindi la cassetta con la borsa del Duce non è lì, comunque mio padre non l’avrebbe mai sepolta lì. Però le posso dire che la Valle Spluga è lunga 32 chilometri, quindi se volete cominciare a scavare, auguri». Altra fragorosa risata: «Diciamo la verità, il 2025 è vicino ma anche lontano è siccome a me piace correre in moto, non so se nel 2025 sarò ancora in questo mondo o in Purgatorio, così quando mio figlio ha compiuto 18 anni anch’io ho fatto come mio padre, l’ho chiamato, gli ho detto dove abbiamo nascosto la borsa del Duce e gli ho passato le consegne che Mussolini diede a suo nonno Guglielmo. Ho messo al corrente della cosa anche altre tre persone fidate. Una ovviamente è un notaio che aprirà la busta con tutte le indicazioni per recuperare il segreto di Mussolini. Adesso non mi chieda ancora che cosa il Duce mise in quella borsa di cuoio. Non lo so, non riesco neanche a immaginarlo, ci sono soldi questo è certo ma i documenti, glielo ho detto, magari sono solo monate di nessuna importanza. Basta, le ho già detto troppo, adesso vada e si ricordi il motto». “Onore e fedeltà”? «Macchè, contro Giuda e contro Fini solo e sempre Mussolini».


L ultimo custode dei diari del Duce non convince neanche Fiumicello: «Apra quella cassa e sveli il segreto»
Il caso Sostiene di possedere le lettere e i diari di Benito Mussolini. Li custodisce in una cassetta zincata sepolta in un luogo misterioso in valle Spluga, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera. Si tratta di Rocco Della Morte, 74 anni, via Zorutti 13, di Fiumicello. Ma quei documenti inediti non intende riportarli alla luce prima del 2025, perché l’ha promesso a suo padre, Guglielmo Della Morte, nato a Milano nel 1902, che fu console italiano a Berlino e personaggio diplomatico molto vicino al Duce. E proprio il console, uomo fidato del regime, promise 60 anni fa a Mussolini che quelle carte non sarebbero venute alla luce per molto tempo. Prima di morire affidò il tesoretto al figlio che non intende, a sua volta, disattendere la promessa fatta al padre. Ma a Fiumicello molti non nascondono le perplessità riguardo una vicenda dai tratti piuttosto oscuri. Bruno Lasca, assessore comunale all’Istruzione e dirigente scolastico, ritiene «che la vicenda sia molto nebulosa». Lasca, infatti,«non capisce perché Della Morte, giunto a questo punto della sua vita, non debba aprire quella cassetta zincata. Se lo fa perché c’è il rischio che emergano rivelazioni che potrebbero compromettere qualche personaggio, ritengo che questo pericolo ormai non esista piú. Ora, quelli che hanno vissuto quell’epoca, hanno almeno 90 anni e non penso che la loro vita sarebbe stravolta». E aggiunge: «Ci potrebbero essere rivelazioni storiche importanti ed è giusto conoscerle il prima possibile. Ma questa vicenda ha troppe poche certezze e rimango molto perplesso». Dello stesso avviso Ivan Bidoli, artista molto conosciuto nella zona, secondo il quale «la vicenda è strana, perché sembrerebbe piú che altro una bufala». E ancora: «Il fatto che si voglia tenere il contenuto della cassetta segreto ancora per 15 anni a me sembra un modo per dare maggiore importanza alla vicenda e creare una certa attesa. Rimango dubbioso sulla veridicità di queste rivelazioni». Meno scettico Enzo Gialuz, vice presidente dei Donatori di sangue sezione di Fiumicello e presidente dell’associazione San Valentino, che concede: «Conosco molto bene Della Morte, è un uomo che non ha mai nascosto le sue simpatie per il fascismo. Ma non aveva mai detto di custodire i diari del Duce. Se dice che il padre era molto vicino a Benito Mussolini non vedo perché non credergli. Quei documenti potrebbero esistere veramente e fare luce su importanti pagine di storia che ancora oggi non sono state chiarite». E aggiunge: «Se la salute mi assiste, sarò sicuramente qui tra 15 anni e magari scopriremo veramente qualcosa di sensazionale. Ma penso anche che qualcuno dovrebbe chiedere maggiori spiegazioni a Della Morte quanto meno per comprendere se stia veramente dicendo la verità, al di là dell’importanza del contenuto della cassetta zincata». (Del fatto potrebbe interessarsi nelle prossime ora la Prefettura di Udine, per accertare l’esistenza o meno di documenti storici cosí preziosi). Comunque, la rivelazione di Della Morte ha scosso la comunità di Fiumicello che adesso si chiede se veramente il loro vicino di casa custodisca segreti e documenti che potrebbero scrivere pagine inedite della storia. Renato Schinko ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Spettacolo teatrale nella sala Bison
FIUMICELLO. Il gruppo teatrale Cantiere dei desideri organizza, per questa sera, alle 19, nella sala Bison, un nuovo spettacolo teatrale dal titolo “Dando spazio, cantiere teatrale per un’architettura dell’invisibile” per la regia di Caterina Di Fant e Valentina Rivelli. Lo spettacolo è parte del programma della manifestazione "Festa Insieme nella gioia", che si terrà negli spazi del piazzale dei Tigli e della sala Bison. Dalle 14.30 verranno proposti laboratori artistici, alle 16 si potrà assistere alla proiezione della partita dei mondiali di calcio, alle 17.20 si potrà ascoltare alcune letture musicate e alle 19 verrà messo in scena lo spettacolo teatrale.


Alle medie l 11% non fa l esame
CERVIGNANO Esami, stangata di non ammessi alle medie di Cervignano. Record di ripetenti alla Randaccio, dove l'11% degli alunni di terza media sono stati fermati prima di accedere all'esame di licenza. Un dato allarmante, considerando che, rispetto all'anno scorso, la percentuale media di bocciati è salita di tre punti: in tutte le tre classi era del 9,85%, e quest'anno, con il boom di non ammessi all'esame, è salita al 13%. Il caso di Cervignano si fa notare per un altro motivo: la percentuale di non ammessi all'esame di terza (11%) e quella media dei bocciati in tutte tre le classi (13%) è superiore a quella riscontrata sia alle medie di Aquileia (5,13% di non ammessi agli esami, con una media di bocciati del 3,23%), che a Fiumicello (10,2% nel primo caso, 7,38% nel secondo). «Difficile interpretare i dati - parla il preside Bruno Lasca -, ma le analisi dei risultati lasciano pensare a ragazzi che in prima e in seconda vengono promossi con “riserva”, nel senso che insieme alla pagella dei voti si segnalano le lacune su cui provvedere durante l'estate. Probabilmente gli alunni sottovalutano le loro carenze. Rispetto alle medie di Aquileia e Fiumicello, a Cervignano bisogna notare un'altra tendenza: la percentuale di bocciati è superiore nelle classi prime (15%) e cala in seconda e in terza. Segno di voler fermare i ragazzi prima che le lacune diventano insormontabili». Tendenza inversa ad Aquileia e a Fiumicello: nella prima scuola, non c'è stato neanche un ripetente in prima, contro il 5,13% dei non ammessi agli esami. Anche a Fiumicello i bocciati aumentano dalla prima alla terza: sono il 4,88% in prima, salgono fino al 10,2% in terza. Per gli altri ieri sono iniziati gli orali, che termineranno il 28 giugno. I ragazzi hanno già affrontato le prime 5 prove scritte: il tema di italiano, l'esame di matematica e due prove di lingua straniera. Per tutti la prima lingua è l'inglese, la seconda cambia: a Cervignano si studia il francese, a Fiumicello e ad Aquileia il tedesco. Ma per tutti, l'ostacolo più duro è stata la quinta prova, quella nazionale: 2 ore di tempo per rispondere a una cinquantina di quesiti di italiano e altri 25 di matematica. «Un esame molto difficile - spiega Lasca -. Per l'italiano, gli alunni si sono trovati di fronte a due comprensioni del testo, di cui una molto tecnica, sul tema delle foreste e della desertificazione ambientale. Poi i quesiti di grammatica. Dura anche la prova di matematica: tra problemi e grafici di geometria, c'era un'altra ora di tempo per rispondere a 25 domande». Elena Placitelli