Mercoledì 28 aprile, il Piccolo: Ladri a mani vuote in chiesa a Papariano
Mercoledì 28 aprile, il Messaggero: Finisce nel fosso con la moto: ferito alla testa, ricoverato a Cattinara
Giovedì 29 aprile, il Piccolo: Spaccio, tre giovani in manette
Giovedì 29 aprile, il Messaggero: Primo maggio, si mobilitano i sindaci E in piazza tornano anche i trattori
Venerdì 30 aprile, il Piccolo: A Fiumicello serata dedicata al lavoro
Venerdì 30 aprile, il Piccolo: Spesa solidale per 400 famiglie al supermercato
Venerdì 30 aprile, il Messaggero: Fiumicello, una serata dedicata al lavoro
Venerdì 30 aprile, il Messaggero: omunità in lutto, è morto don Ettore Rizzatti
Venerdì 30 aprile, il Messaggero: Le foto di Lucrezia Toneatto da domani in mostra
Venerdì 30 aprile, il Gazzettino: È morto don Ettore parroco dal 1988
Venerdì 30 aprile, il Gazzettino: accolta differenziata
Ladri a mani vuote in chiesa a Papariano
FIUMICELLO Ladri (o vandali) in chiesa, ma non per devozione. È successo nei giorni scorsi a Papariano di Fiumicello. Secondo la denuncia presentata ai carabinieri di Aquileia dal parroco don Luigi Fontanot, 70 anni, ignoti in pieno giorno sono penetrati nella chiesa attraverso la sacrestia, dopo aver buttato giù la porta. Una volta nel luogo sacro se ne sono andati. Non risulta infatti che sia stato portato via niente. Solo danni quantificati in 1800 euro coperti comunque da assicurazione. Indagini da parte dei carabinieri per identificare i malviventi che, sembra, siano del posto.
Finisce nel fosso con la moto: ferito alla testa, ricoverato a Cattinara
FIUMICELLO. Un volo di quasi otto metri, fortunatamente senza gravi conseguenze. Attorno alle 15.30 di ieri un 41enne motociclista (P.E. le sue iniziali), originario di Fiumicello, ha perso il controllo della propria motocicletta percorrendo la strada che da Doberdò conduce alla statale 55 del Vallone, nella frazione di Devetachi: dopo la rovinosa caduta, l’uomo ha terminato la propria corsa nella scarpata che costeggia la sede stradale. I testimoni dell’incidente hanno provveduto immediatamente ad allertare il 118: lo sfortunato motociclista ha riportato un trauma cranico con amnesia retroattiva e lievi traumi agli arti, che non gli hanno tuttavia impedito di muoversi sulle proprie gambe. Visibilmente scosso, ma cosciente, il 41enne friulano è stato elitrasportato per accertamenti nell’ospedale triestino di Cattinara, dove è stato sottoposto a una Tac. Sul posto è intervenuta la Polizia stradale di Gorizia. Dal capoluogo isontino e da Monfalcone sono accorse due squadre di vigili del fuoco, chiamate in causa al momento della difficoltosa rimozione del veicolo. ( c.s. )
Spaccio, tre giovani in manette
di LAURA BORSANI Nuovi arresti nell’ambito del contrasto al fenomeno degli stupefacenti in città e nel Monfalconese. A finire in carcere sono stati tre giovani con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono Willy Fraccarossi, 30 anni, residente a San Canzian d’Isonzo, già noto alle forze dell’ordine in relazione proprio a precedenti legati al mondo della droga, Andrea Mauro, 26 anni, abitante a Ronchi dei Legionari, pure con precedenti per consumo di sostanze stupefacenti e spaccio. Il terzo arrestato è invece un 32enne residente a Fiumicello, M.P. le sue inziali. Gli arresti sono avvenuti l’altra mattina, in esecuzione dei provvedimenti di custodia cautelare emessi dalla magistratura e notificati agli interessati dai carabinieri della Compagnia di Monfalcone. Sull’operazione che ha portato all’arresto dei tre e sul tipo di droga c’è il massimo riserbo delle forze dell’ordine. Tuttavia, da quanto è trapelato, l’operazione sarebbe frutto di una indagine molto articolata partita qualche tempo fa. Sembra che a consentire agli investigatori di procedere con le verifiche avrebbero contribuito le indicazioni provenienti da consumatori di droga. I carabinieri tuttavia non si sbilanciano, proprio per lo stato delle indagini. I tre giovani sarebbero stati controllati dagli investigatori allo scopo di raccogliere tutti gli elementi necessari a giungere al provvedimento restrittivo a loro carico. Ed è proprio in base a tali elementi che la magistratura ha emesso le ordinanze di custodia cautelare, che sono state eseguite l’altra mattina dagli uomini dell’Arma. Sembra, inoltre, che nell’abitazione di uno dei tre arrestati sia stato rinvenuto del materiale abitualmente utilizzato per confezionare le dosi. Non si abbassa dunque la guardia sul fenomeno legato al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Proprio nella Bassa friulana, inoltre, sono stati eseguiti quattro arresti, oltre ad una misura di obbligo di firma, e 12 denunce per spaccio tra i giovani del Palmarino e della provincia di Udine, con la segnalazione anche di un centinaio di consumatori. RIPRODUZIONE RISERVATA
Primo maggio, si mobilitano i sindaci E in piazza tornano anche i trattori
CERVIGNANO. Tutto pronto, nella Bassa friulana, per la tradizionale manifestazione del Primo Maggio, che, quest'anno, per la prima volta, è stata condivisa da numerose amministrazioni comunali (dodici su trentuno), dai sindacati e dalle associazioni di categoria, che, ieri mattina, hanno presentato alla stampa un documento programmatico, sottoscritto da tutti i soggetti coinvolti. «Sarà un Primo maggio all'insegna della coesione sociale e dell'unitarietà - ha spiegato il sindaco di Cervignano, Pietro Paviotti - La Festa del lavoro è nata come rivendicazione dei diritti dei salariati, del mondo agricolo, dei mezzadri e dei lavoratori della terra e, da qui, si spiega la tradizionale presenza dei trattori, che, negli ultimi due anni, è stata ridotta». Ma quest'anno, ha annunciato il primo cittadino, i mezzi agricoli ci saranno. «Lo scorso anno mi ero impegnato a cercare di risolvere il problema. Dai colloqui avuti con i rappresentanti della Cia, il sindacato dei lavoratori dell'agricoltura, è emersa la richiesta di coinvolgere anche i piccoli imprenditori agricoli e quelli del mondo artigiano e l'idea è stata condivisa da tutti». Secondo Paolo Fantin, Presidente della Cia di Udine, Sandro D'Antoni, presidente di Confartigianato Cervignano, e Giovanni Foffani, vice presidente di Confagricoltura Udine, è necessario puntare l'accento sulla necessità di uscire da questo momento di crisi sostenendo il lavoro, il territorio e le imprese locali. «Questo documento è un risultato importantissimo da un punto di vista simbolico - ha ribadito Alessandro Forabosco, segretario Cgil Udine - perché unisce le diverse componenti sociali in una giornata da sempre dedicata al lavoro e ai diritti dei lavoratori». Ha aggiunto Roberto Muradore della Cisl: «Quella che stiamo vivendo è una crisi di sistema e quella che abbiamo deciso di dare è una risposta di sistema. Solo in questo modo potremo superare questa situazione». E Ferdinando Ceschia, in rappresentanza della Uil ha lanciato un appello: «Chi non ha ancora aderito al documento (Ad oggi i comuni favorevoli sono: Cervignano, Terzo, Aquileia, San Giorgio di Nogaro, Torviscosa, Precenicco, Ruda, Aiello, San Vito al Torre, Latisana, Villa Vicentina, Campolongo-Tapogliano, Chipris Viscone, Gonars e Fiumicello) lo faccia al più presto - ha detto - Il Friuli sta soffrendo la crisi più di altre realtà del Nordest e pertanto è quanto mai necessario fare un gioco di squadra». La manifestazione, fanno sapere gli organizzatori, prenderà il via alle 9.30 da via Garibaldi. Il corteo raggiungerà piazza Indipendenza attorno alle 10.30, quando verranno pronunciati i discorsi delle autorità. Oltre al sindaco Paviotti, parteciperanno all'evento anche un rappresentante della Cia e Giorgio Santini, segretario nazionale Cisl, il quale parlerà anche a nome di Cgil e Uil. Durante la Festa del lavoro i rappresentanti del Forum nazionale dei movimenti per l'acqua raccoglieranno le firme contro la privatizzazione di questo bene pubblico. Elisa Michellut
A Fiumicello serata dedicata al lavoro
FIUMICELLO Festa del lavoratori, questa sera a Fiumicello la precarietà va in scena a teatro. In occasione del primo maggio, il Comune organizza alle 20.45 nella sala “Bison”, una serata sui problemi connessi al tema del lavoro. Prima andrà in scena “Il lavoro che resta”, un'opera del Teatro del Krak di Ortona (Chieti) nato nel 2008 dall'incontro tra un gruppo di attori e i lavoratori del sud dell'Abruzzo. I dialoghi con gli anziani contadini, gli operai, i disoccupati, i giovani interinali e le donne lavoratrici di San Salvo, Cupello e Lentella hanno dato vita a uno spettacolo che smuove l'indignazione a partire dai frammenti di vita quotidiana. Allo spettacolo teatrale seguirà la proiezione del documentario “La terra e il lavoro, vita contadina e lotte agrarie in Friuli 1890/1960”, realizzato da Enrico Folisi in occasione dei 100 anni della Cgil. (e. p.)
Spesa solidale per 400 famiglie al supermercato
CERVIGNANO Crisi nel Cervignanese, quattrocento famiglie chiedono lo sconto per fare la spesa. É il risultato dell'”Iniziativa di solidarietà” promossa dal primo marzo nei due supermercati Sfea di Cervignano e Fiumicello. Altro che investire i soldi in pubblicità: di fronte alla grave congiuntura economica, la Sfea ha inventato una promozione destinata alle categorie più svantaggiate. E per favorire le vendite, l'amministratore delegato della società, Angelo Sandri, ha ideato il 5% di riduzione del prezzo su tutti i prodotti che non siano già scontati. A patto che a beneficiare dello sconto siano solo tre categorie di persone: i pensionati, i disoccupati o cassaintegrati, oppure le coppie di sposi con meno di 37 anni. Per aderire, i clienti hanno compilato una domanda di autorizzazione allo sconto, allegando i documenti che certificano la pensione, la disoccupazione o l'attestato di matrimonio munito di carta di identità. I risultati dell'operazione sono allarmanti: tra Cervignano e Fiumicello, a fare domanda per lo sconto sono state 400 famiglie. Tra loro, la fetta più importante la fanno i pensionati, che da soli ricoprono il 70% delle domande pervenute nella direzione della società, che ha sede nel supermercato di via Garibaldi a Cervignano. Hanno risposto bene anche i disoccupati e i cassaintegrati: a fare domanda per lo sconto sono stati circa 80, che sono dunque arrivati a coprire il 20% delle adesioni. Meno forte la partecipazione da parte delle giovani coppie sotto i 37 anni, che ricoprono il 10% delle 400 domande pervenute. Per questa categoria la promozione è la novità dell'anno. Già nell'autunno del 2009, infatti, i supermercati Sfea avevano intrapreso la strada della “pubblicità solidale”, ma inizialmente la promozione era rivolta solo ai pensionati e ai disoccupati. «Visto il successo ottenuto alla fine del 2009 – spiega Sandri -, quest'anno abbiamo deciso di ripetere l'iniziativa ampliandola anche alle giovani coppie». E con 400 adesioni nei due punti vendita di Cervignano e Fiumicello, la risposta è stata più che buona. Tant'è che la Sfea ha pensato di prorogare i termini di chiusura fino alla fine di giugno, un mese più in là di quanto era stato originariamente previsto. E tutto fa pensare che l'iniziativa di solidarietà potrà ripartire ad autunno, prima del Natale. Elena Placitelli
Fiumicello, una serata dedicata al lavoro
FIUMICELLO. In occasione della Festa dei Lavoratori, il comune di Fiumicello organizza una serata durante la quale verranno affrontate le problematiche del lavoro attraverso linguaggi diversi. Questa sera, alle 20.45 in sala Bison, verrà messo in scena lo spettacolo teatrale “Il lavoro che resta”, proposto dal Teatro del Krak di Ortona (Chieti) per la regia di Antonio Tucci. Al termine della rappresentazione, fa sapere l'assessore comunale alla cultura Bruno Lasca, verrà proiettato il documentario “La terra e il lavoro, vita contadina e lotte agrarie in Friuli 1890/1960”, realizzato da Enrico Folisi in occasione dei cent'anni della Cgil. «Questo interessante documentario - spiega l'assessore Lasca - si caratterizza come un percorso multimediale, risultato di una ricerca di fonti cinematografiche e fotografiche negli archivi pubblici e privati regionali e nazionali. Il lavoro vuole soprattutto mettere in luce il processo di maturazione civile che ha portato i contadini friulani a diventare cittadini di una repubblica democratica, superando arretratezza, emigrazione, guerre, fascismo e occupazione nazista». Aggiunge ancora Lasca: «L'iniziativa intende riservare un momento di riflessione in merito alle problematiche del lavoro, accostando terre come il Friuli e l'Abruzzo, lontane territorialmente ma con tratti simili. Discuteremo, in particolare, delle lotte del mondo contadino per superare situazioni di sfruttamento e raggiungere l'emancipazione sociale ed economica. La serata ha anche lo scopo di individuare quali sono, ad oggi, le somiglianze e le differenze tra il Friuli e l'Abruzzo». (e.m.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Comunità in lutto, è morto don Ettore Rizzatti
VILLA VICENTINA. Nella notte tra mercoledì e giovedì si è spento, all’ospedale di Gorizia dove era ricoverato, don Ettore Rizzatti, parroco di Villa Vicentina. Una malattia, che loha colpito un paio di mesi fa, lo ha strappato all’affetto dei suoi fedeli. Originario di Scodovacca dove era nato l’11 marzo 1938, don Ettore frequentò le scuole medie e superiori al seminario di Gorizia, concludendo gli studi teologici al seminario maggiore di Gorizia e di Udine. Divenne sacerdote il 15 agosto 1965 nella chiesa parrocchiale di San Valentino a Fiumicello, dove viveva la sia famiglia. La vita pastorale è inziata nella parrocchia di San Pietro e Paolo a Staranzano, da dove si è poi trasferito tre anni più tardi a Cormons. Nel 1970 era stato nominato parroco di Dolegna, dove è rimasto fino al 1981, anno in cui è stato trasferito a Crauglio per poi stabilirsi, nel 1988, a Villa Vicentina. Da parroco, è sempre stato ben accolto nelle comunità dove ha esercitato per quasi quarantacinque anni: una persona vivace che lascia un ricordo vivo di uomo e di sacerdote. La diocesi lo ricorda come una persona sempre presente alle attività pastorali e agli incontri. I suoi amici e compagni di studi amano ricordarlo con la sua disponibilità ed eleganza e per la sua capacità di sorridere e di trovare motivi di gioia anche nelle situazioni più complicate. Di carattere socievole e festoso, don Ettore Rizzatti aveva il dono di incontrare le persone con le quali rimaneva in grande cordialità ed amicizia. Anche i parrocchiani lo ricordano come una persona sempre schietta e chiara, non usava troppo la diplomazia manifestando direttamente e sinceramente le proprie idee. Villa Vicentina perde un parroco che aveva a cuore la valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e culturale della parrocchia avviando diversi lavori di recupero e di ristrutturazione (da ultimo quello della chiesa di Santa Maria). Una persona sempre vicina ai parrocchiani con una visita o una parola di conforto a chi ne aveva bisogno. La comunità di Villa Vicentina, assieme a quella diocesana, lo saluteranno per l’ultima volta oggi alle 16 nella chiesa parrocchiale dedicata alla Vergine Maria di Villa Vicentina. La salma sarà esposta in casa sacerdotale e alle 12 verrà trasferita in chiesa in attesa delle esequie. Gessica Mattalone ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Le foto di Lucrezia Toneatto da domani in mostra
FIUMICELLO. Si inaugura domani, primo maggio, alle 18 nello spazio espositivo Sala dei tigli a Fiumicello, la mostra fotografica di Lucrezia Toneatto. Saranno esposte una ventina di opere in bianco e nero, con presentazione della critica d’arte Lorella Klun. La Toneatto, dopo aver frequentato una scuola di fotografia a Firenze, sta cercando la sua strada provando un po’ di tutto, anche se ha già delle preferenze per lo still life, il ritratto, la foto di strada. La mostra organizzata da Atthirty seven con il patrocinio del Comune di Fiumicello sarà visitabile fino al 16 maggio al numero 6 di via Gramsci, nei giorni di venerdi e sabato dalle 17 alle 19, la domenica dalle 10 alle 12.
VILLA VICENTINA Oggi alle 16 i funerali
È morto don Ettore
parroco dal 1988
VILLA VICENTINA - Un grave lutto ha colpito la comunità con la morte, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì all’ospedale di Gorizia, di don Ettore Rizzatti, parroco di Villa Vicentina. Originario di Scodovacca, dove era nato l’11 marzo 1938, frequentate le scuole medie e superiori al seminario di Gorizia, aveva concluso gli studi teologici al seminario maggiore di Gorizia e di Udine per poi ricevere l’ordinazione sacerdotale il 15 agosto 1965 nella chiesa parrocchiale di S.Valentino a Fiumicello, dove intanto si era trasferita la famiglia. Don Ettore aveva iniziato la vita pastorale nella parrocchia di S.Pietro e Paolo a Staranzano; nel 1968 il trasferimento a Cormons; dal 1970 era quindi stato nominato parroco di Dolegna dove era rimasto fino al 1981. In quell’anno l’arcivescovo Cocolin lo aveva chiamato alla responsabilità della parrocchia di Crauglio; nel 1988 era divenuto parroco di Villa Vicentina. Per un periodo aveva avuto anche la responsabilità della guida spirituale della Coldiretti di Gorizia.
Carattere socievole e festoso, don Ettore Rizzatti aveva il dono di entrare in contatto con le persone con le quali rimaneva in amicizia. Lascia un ricordo vivo di uomo e di sacerdote. Villa Vicentina in particolare potrà ricordarlo anche per avere conservato la chiesa e le strutture parrocchiali. Per moltissimi anni, ogni 25 aprile, guidava il pellegrinaggio fino a Barbana (20 chilometri a piedi e partenza alle 4).
Oggi, alle 16, le esequie nella chiesa parrocchiale dedicata alla Vergine Maria di Villa Vicentina. La salma sarà esposta nella casa sacerdotale; alle 12 il trasferimento alla chiesa di Villa Vicentina.
Raccolta differenziata
È Trivignano Udinese il comune, tra i 31 della Bassa, a conquistare, la virtuale maglia rosa nella classifica dei comuni con la maggiore percentuale di raccolta differenziata raggiungendo il 75%. Viceversa, sul fondo della classifica, assegnata la maglia nera al comune di Carlino (37%), la penultima posizione è appannaggio di Cervignano, un solo punto percentuale in più, così come Bicinicco, mentre la quartultima è occupata da Latisana e Teor entrambe ferme a quota 39. Sul secondo e terzo gradino del podio Fiumicello (68%) distaccato pertanto di 7 punti, e Villa Vicentina (66%). Ai piedi del podio, ad una sola lunghezza troviamo Aquileia.
Riguardo a Trivignano Udinese il primato è probabilmente dovuto alla maggior coscienza che hanno del problema della raccolta differenziata i cittadini a causa dell’annosa lotta riguardante la discarica che grava sul loro territorio. Così come i posti d’onore occupati da Fiumicello e Villa Vicentina possono essere segno di un’educazione civica più avvertita e vissuta a differenza di altre realtà similari. Ed in questo contesto è positivo il quarto posto di Aquileia nonostante il flusso di turisti che visita la città patriarchina.
Tra il 40 ed il 50%, in una percentuale appena accettabile, si collocano 12 altri comuni, mentre nei restanti 10 la raccolta differenziata occupa la fascia tra il 50 ed il 60%.
In assoluto nei 31 comuni sono stati raccolti complessivamente 53.500.000 Kg dei quali 25 milioni di differenziata pari al 47% il che sta a significare, per i comuni sotto tale percentuale, che molto si può. E si deve ancora fare. E far seguire alle parole i fatti per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente partendo proprio dalla singola famiglia. Positivo l’andamento della raccolta di carta e cartone che ha raggiunto 6.300.000 di Kg contro i 5.600.000 del 2008 ed ancor più positivo quello della plastica arrivato ad oltre 3 milioni.
Alberto Landi