Martedì 1 dicembre, il Messaggero: Fiumicello, vandali e ladri in azione
Sabato 5 dicembre, il Gazzettino: Carta bollata tra Comuni per i fondi tagliati
Sabato 5 dicembre, il Piccolo: Regione e Comuni della Bassa ai ferri corti
Domenica 6 dicembre, il Messaggero: Furto in tabacchino: 11 mesi da scontare Arrestato 37enne di Fiumicello
Mercoledì 9 dicembre, il Messaggero: Il Comune sostiene il reddito delle famiglie
Martedì 15 dicembre, il Piccolo: I sindaci della Riserva dell Isonzo: restituiremo le chiavi alla Regione
Mercoledì 16 dicembre, il Piccolo: La minoranza propone l albo delle associazioni
Giovedì 17 dicembre, il Piccolo: L assestamento passa tra le polemiche
Sabato 19 dicembre, il Messaggero: Parroci di frontiera: no a un Dio che discrimina
Domenica 20 dicembre, il Messaggero: Cervignano, una coltre di più di 20 centimetri
Domenica 20 dicembre, il Piccolo: Scatta l emergenza nella Bassa friulana e il traffico va in tilt
Lunedì 21 dicembre, il Piccolo: A Cervignano freddo record: colonnina a -17
Martedì 22 dicembre, il Messaggero: Scoppiano i tubi, scuola allagata
Mercoledì 23 dicembre, il Messaggero: Fiumicello, la minoranza dice sì a intese con Terzo
Domenica 27 dicembre, il Messaggero: Fiumicello e Cervignano vanno in tilt



Fiumicello, vandali e ladri in azione
FIUMICELLO. Un episodio a dir poco deprecabile, che il vicesindaco, Claudio Pizzin, non ha esitato a definire vergognoso. La scorsa notte, per l'ennesima volta, i soliti ignoti hanno gravemente danneggiato l'area verde antistante il cimitero e il vicino parcheggio, che è stata utilizzata dai teppisti per organizzare una serie di pericolose gare automobilistiche, con tanto di sgommate. Ma la cosa che ha turbato di più i cittadini, che ieri mattina non parlavano d'altro, sono stati i danni subiti dalla chiesetta interna al cimitero. «Alcuni sassi - racconta Pizzin - proprio in seguito alle manovre azzardate, sono andati a colpire la facciata della chiesa, rovinandola».L’amministrazione comunale e i cittadini esprimono il massimo sdegno e l'accaduto è già stato segnalato alle Forze dell'ordine, che provvederanno ad intensificare i controlli. Queste cose non si dovrebbero fare da nessuna parte e tanto meno di fronte ad un luogo sacro». Aggiunge ancora il vicesindaco, comprensibilmente turbato dall'accaduto: «Purtroppo non è la prima volta che succede. Il piazzale antistante al cimitero viene spesso utilizzate per questo tipo di giochi pericolosi. Questa mattina abbiamo trovato anche dei solchi nel terreno, che fanno pensare alla presenza di alcune automobili. Nei prossimi giorni cercheremo maggiori informazioni, non è escluso che qualcuno possa aver visto o sentito qualcosa». Intanto anche a Fiumicello, così come in altri comuni del cervignanese, a breve, verrà attivato il nuovo piano sicurezza comunale, che oltre all'attivazione di una centrale operativa unica, con sede nel comando della polizia municipale di Cervignano, prevede anche l'installazione di alcune telecamere, che verranno posizionate nelle zone più a rischio della cittadina. Sempre a Fiumicello, ladri in azione alla “Hobby mare” dove sono stati rubati cinque motori fuoribordo: il bottino è di 21 mila euro. (e.m.)


Carta bollata tra Comuni per i fondi tagliati
FIUMICELLO- (al)Un contributo regionale ridotto, non perché “siano state riscontrate irregolarità procedurali, contabili o di altra natura” - come recita una delibera del Comune di Fiumicello, - ma molto probabilmente perché la Regione ritiene che alcune modalità con le quali sono state effettuate varie spese non siano corrispondenti alla normativa comunitaria, ha portato la Regione stessa e 17 comuni della Bassa in Tribunale. Si tratta del progetto “Parco antropico dell’Agro Aquileiese, del Carso e della Costa slovena. Un unico territorio europeo”, pari a 960.000 euro, sulla base di una spesa ammissibile di 1.200.000 ed il resto a carico dei Comuni. La riduzione del contributo, pari a 225mila euro, circa 4 euro per abitante, comporta uno “scoperto di cassa” nel Comune capofila, Terzo, il quale ha chiesto agli Enti, nelle more del giudizio, di “rientrare”. E Fiumicello è stato il primo a deliberare in tal senso.


Regione e Comuni della Bassa ai ferri corti
CERVIGNANO Si ritroveranno di fronte in tribunale la Regione e I 17 comuni della Bassa, rappresentati da Terzo in quanto "capofila" del progetto Interreg IIIA. In tale veste Terzo ha sottoscritto con i comuni di Aiello, Bagnaria Arsa, Bicinicco, Campolongo al Torre, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Fiumicello, Palmanova, Ruda, San Vito al Torre, Santa Maria La Longa, Tapogliano, Trivignano Udinese, Villa Vicentina e Visco il protocollo d'intesa denominato «Valorizziamo e promuoviamo il territorio» che ha portato alla realizzazione di due progetti di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2000-2006. Di conseguenza la regione il 29 novembre 2004, ha promesso al Comune di Terzo un contributo sul primo progetto "Parco antropico dell'Agro Aquileiese del Carso e della Costa slovena. Un unico territorio europeo (turismo e culture a confronto)" pari a 960mila euro, sulla base di una spesa ammissibile di 1.200.000. Ragion per cui restavano a carico dei 17 comuni 240mila euro. Il verbale di accertamento, a progetto concluso, accertava la spesa di 1.202.016 euro (quella prevista). La Regione riteneva opportuno erogare un contributo di 736.378 invece delle 960 promesse nonostante il verbale avesse accertato che non erano state riscontrate irregolarità procedurali, contabili o di altra natura. L’11 agosto 2008, la Regione confermava l'importo ridotto del contributo ed il comune di Terzo, in accordo con la maggioranza dei sindaci, proponeva ricorso al Tar che nel mese di giugno scorso dichiarava la"propria carenza di giurisdizione". I Comuni hanno proposto dunque ricorso al giudice ordinario. Nelle more del giudizio il Comune di Terzo ha chiesto agli altri 16 di rientrare del "proprio scoperto di cassa". A tal proposito il comune di Fiumicello, come anche altre amministrazioni hanno deliberato la restituzione di 20.186 euro. E Terzo attende che gli altri lo seguano. Alberto Landi


Furto in tabacchino: 11 mesi da scontare Arrestato 37enne di Fiumicello
Aveva messo a segno un furto in una tabaccheria di Trieste e su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dal tribunale del capoluogo triestino. Ieri, gli uomini della Squadra mobile della questura di Udine hanno eseguito l’ordine, individuando e arrestando l’uomo e accompagnandolo in prigione. Si tratta di Fabio Scagliola, 37 anni, di Fiumicello: dovrà scontare un cumulo di pena pari a undici mesi.


«Il Comune sostiene il reddito delle famiglie»
FIUMICELLO. Botta e risposta, a Fiumicello, tra maggioranza e opposizione. Il sindaco Scridel e l’assessore comunale alle politiche sociali e sanitarie, Giovanni Florio, intervengono per rispondere alle accuse mosse, qualche giorno fa, dalla minoranza, che era scesa in campo per commentare la recente seduta del consiglio comunale, durante la quale era stata anche discussa una mozione, presentata proprio dalla minoranza, e volta a individuare eventuali forme di sostegno alle famiglie in difficoltà economica. «La nuova amministrazione comunale - commenta Florio - è fortemente impegnata nell’erogazione di misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito nei confronti dei cittadini in difficoltà. Negli ultimi mesi, l’amministrazione ha erogato numerosi contributi finalizzati al rimborso spese per l’energia elettrica, per il riscaldamento e per la tassa sui rifiuti. Il servizio sociale, inoltre, in maniera puntuale, ha provveduto a stanziare contributi economici straordinari e bonus di riduzione spese per la mensa scolastica, per il sostegno del tempo prolungato, per l’emergenza abitativa, oltre alla fornitura di pasti gratuiti agli anziani particolarmente disagiati. La giunta appena nominata, ha affrontato anche il problema dei cittadini in cassa integrazione o in mobilità, provvedendo ad impiegare sei operai per lavori socialmente utili. Una scelta, questa, particolarmente gradita ai cittadini perché questi lavoratoti si stanno occupando della cura del verde e delle piste ciclabili. Infine tutte le richieste di contributi avanzate da parte dei cittadini aventi diritto, sono state accettate». Aggiunge il sindaco Scridel: «Tutte le richieste fanno capo a un regolamento, approvato, congiuntamente da tutti i comuni appartenenti all’ambito socio assistenziale, lo scorso mese di maggio. Mi lasciano davvero perplesso le notizie, diffuse dal gruppo consiliare di opposizione. Durante il consiglio comunale il capogruppo Dean ha manifestato una forte preoccupazione per i conti comunali, che lui stesso ha predisposto in fase preventiva». ( e.m. )


I sindaci della Riserva dell Isonzo: restituiremo le chiavi alla Regione
di CIRO VITIELLO STARANZANO I sindaci dell’Isontino sono sul piede di guerra alla vigilia dell’approvazione della Finanziaria regionale e minacciano di rimettere la gestione delle Riserve naturalistiche delle foci dell’Isonzo e delli Lagheitti di Doverdò e Pietrarossa direttamente nelle mani dlela Regione dopo i consistenti tagli al budget a parchi e riserve passato da da 1,2 milioni di euro 150mila. Parchi e Riserve, infatti, chiedono la revisione delle poste indicate a bilancio, l’apertura di un tavolo tecnico e di chiarire in modo inequivocabile e trasparente la strategia da adottare per il futuro. A Staranzano, che è anche Comune capofila della Riserva naturale regionale della Foce dell’Isonzo, il sindaco Lorenzo Presot, presidente dell’Ente Gestore (di cui fanno parte anche da San Canzian, Fiumicello e Grado), manifesta l’intenzione di voler abbandonare la gestione dell’area protetta, qualora le condizioni della Finanziaria regionale confermassero le attuali proposte. «La situazione – dice Presot– è molto preoccupante. Se la Regione non cambia strategia, vorrà dire che restituiremo le chiavi della Riserva naturale. A queste condizioni non siamo più in grado di far fronte alla gestione affidataci dalla stessa Regione su mandato dello Stato e dell’Unione Europea». Nella bufera sono coinvolti le Riserve di Val Alba nelle Prealpi Giulie e Forra del Cellina nelle Dolomiti Friulane, il lago di Cornino (Forgaria e Trasaghis), Foce Stella e Valle Canalnovo (Marano lagunare), Foce Isonzo (Staranzano, Grado, San Canzian, Fiumicello), Laghi Carsici (Doberdò, Ronchi e Monfalcone), Falesie di Duino (Duino-Aurisina), Val Rosandra (San Dorligo). «Prima di arrivare a questa decisione – spiega Presot – abbiamo interessato della grave situazione i consiglieri regionali. Il taglio delle risorse metterebbe anche fuori gioco i lavoratori nell’Isontino (21 solo alla Cona) più della metà impiegati in Regione, vanificando il prezioso lavoro delle cooperative sociali nel recupero di persone con difficoltà di inserimento». Negativa anche la posizione del sindaco di Grado, Silvana Olivotto. «Non abbiamo – ribadisce – ulteriori risorse e mezzi da investire. Possiamo solo sensibilizzare la Regione a essere più responsabile. La nostra è una Riserva molto bella e andrebbe valorizzata di più nel mantenimento delle strutture potenziate negli anni». «Gli enti locali – spiega invece Silvia Caruso, sindaco di San Canzian – vivono per il 60% di trasferimenti perché non hanno alle spalle risorse. E’ vero che questo è un momento di crisi per cui hanno precedenza altre realtà come le scuole o il sociale. Ma è altrettante vero che non bisogna abbandonare la tutela dell’ambiente così come la nostra Riserva, altrimenti viene perso tutto il lavoro svolto fino a oggi». Anche il sindaco di Fiumicello. Ennio Scridel, spera in un ripensamento della Regione. «Il nostro Comune – afferma – non può accollarsi un’altra spesa. Ho parlato con l’assessore Violino il quale mi ha confermato che questa decisione non è sua e farà di tutto per rivedere le quote a bilancio». La situazione è critica anche per la Riserva dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa. Senza soldi non si potrà andare avanti, sostiene la vicesindaco Luisa Gergolet. A gennaio bisogna sedersi a un tavolo e decidere cosa fare. Eva Trinca della Riserva delle Prealpi Giulie dice: «Tutto ciò accade nonostante gli importanti riconoscimenti ottenuti dai due Parchi (Dolomiti friulane e Parco transfrontaliero con il Tricorno per le Prealpi Giulie patrimonio Unesco) e il tentativo di Parchi e Riserve di “fare rete” di contribuire attivamente alla promozione del sistema turistico del Friuli Venezia Giulia».


La minoranza propone l albo delle associazioni
FIUMICELLO L'odg dell'ultima seduta del Consiglio comunale prevedeva l'approvazione di un nuovo Regolamento che disciplina la concessione di contributi a favore delle associazioni fiumicellesi. Il regolamento ha registrato il voto favorevole del gruppo di opposizione ”Noi con Voi per Fiumicello”. «Abbiamo ritenuto che sia stata realizzata una svolta importante nell'ambito della partecipazione popolare - commenta il consigliere Rosaria Loprete - e, visto il numero crescente di associazioni esistenti a Fiumicello, la creazione di un "Albo delle Associazioni" si rende indispensabile per una corretta e trasparente gestione anche dei contributi da erogare a sostegno delle numerose attività che le stesse svolgono durante l'anno». Poiché sono oltre 40 le associazioni sportive, culturali e ricreative, «un numero consistente per una comunità di 5mila abitanti, - continua la Loprete - che costituisce un patrimonio della comunità che deve essere salvaguardato perché attraverso l'azione delle stesse si mantiene vivo il tessuto sociale della comunità». Già la precedente amministrazione aveva ravvisato tale necessità e «più volte si era trovata in difficoltà - afferma la Loprete - e aveva incalzato l'assessore ai regolamenti Ennio Scridel. La maggioranza avrà il nostro appoggio - conclude - nella realizzazione di tutte le forme di partecipazione popolare all'attività amministrativa, previste dallo statuto comunale». (a.l.)


L assestamento passa tra le polemiche
FIUMICELLO Piatto forte dell’ultimo Consiglio comunale di Fiumicello è stato l’approvazione dell’assestamento di bilancio che, a differenza di quanto avvenuto per il nuovo regolamento delle associazioni, non ha avuto il voto favorevole del gruppo di opposizione ”Noi con Voi per Fiumicello”. I consiglieri di minoranza hanno rilevato che l’amministrazione comunale in carica prevedeva di destinare la cospicua cifra di circa 90mila euro alle spese correnti, cioè alla gestione ordinaria dell’apparato amministrativo. Di tali spese, indicate nei vari capitoli del bilancio, il gruppo consiliare ”Noi con Voi per Fiumicello” ha chiesto conto alla maggioranza e da qui sono cominciati i vari ”distinguo”. «In merito all’incremento di ulteriori settemila euro destinati alla cultura e da spendere entro la fine dell’anno - ha detto Rosanna Fasolo - sindaco e assessore hanno dato risposte fumose, non convincenti per cui non è stato possibile sapere alcunché». E ancora, scendendo nel dettaglio, ha incalzato Lorenzo Feresin: «Per un unico trattamento antiparassitario ai pioppi della Fossa Vecchia, - ha detto - il sindaco è dubbioso quando gli facciamo notare che si tratta di un costo di 350 euro all’ettaro, e insieme al suo vice ci rimanda agli uffici competenti che sono quelli dello stesso sindaco il quale ha la delega al bilancio». Rosaria Loprete, a sua volta, rileva che «nelle variazioni spunta anche una polizza assicurativa nuova, talmente nuova che il sindaco non ne sa dare spiegazione alcuna. Ci farà sapere più in là». «Al nostro gruppo consiliare - sostengono i consiglieri di minoranza - rimane l’amarezza di non poter discutere seriamente con la maggioranza di nessuna progettualità, di nessuna linea programmatica, di nessuna attività futura, poiché, al momento, in cantiere ha solo il niente e in sei mesi non ha nemmeno abbozzato un progetto per la comunità». (a.l.)


Parroci di frontiera: no a un Dio che discrimina
UDINE. Un Natale contro le ronde, il reato di immigrazione clandestina, i vigili urbani armati e le telecamere per la sicurezza. Le feste natalizie vogliono essere un momento di svago, ma anche di riflessione. «La questione non è tanto se credere o non credere in Dio, quanto in quale Dio». Don Pierluigi Di Piazza e i firmatari della tradizionale lettera di Natale di certo non credono in un «Dio bianco, occidentale, friulano – giuliano, neppure “cristiano” quando la sua presenza è pretesa per fondare e legittimare le discriminazioni». Gli otto parroci di tutta la regione hanno presentato ieri al Centro Balducci la sesta “Lettera di Natale”, apparentemente meno politica degli scorsi anni - nel 2008 faceva anche riferimento al caso Eluana - e incentrata prevalentemente sull’immigrazione in tutte le sue sfumature, compreso il Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca, come è stato spiegato, e sulla ricerca di Dio, contro un “Dio abusato e strumentalizzato per scelte politiche e legislative”. Nel contesto, non manca un commento sull’annosa questione del crocefisso. «Non crediamo in un Dio che si incontra solo o di preferenza nelle Chiese, nelle verità dogmatiche o nei simboli religiosi». Don di Piazza fa notare che «guardando il crocefisso, da un lato si vede uno strumento che ha ucciso Gesù, dall’altro quello dell’amore di chi dà la vita». La lettera prosegue con la distinzione tra “Il Dio in cui crediamo” da quello “in cui non crediamo”, senza molti riferimenti specifici alla politica locale, come ammettono gli stessi firmatari. «Questo documento che sarà distribuito nelle case, nelle parrocchie e arriverà fino al tavolo della Regione – ha spiegato don Andrea Bellavite della comunità Arcobaleno di Gorizia – è il più politico e allo stesso tempo il meno politico di sempre». Se da un lato c’è una minore attenzione all’amministrazione locale, fa notare, dall’altro ci sono moltissimi spunti di meditazione. «Nel senso che Dio – ha detto – porta alla riflessione sui problemi del mondo e della nostra regione». Obiettivo ora è quello di aprire un dibattito sui temi della lettera, possibilmente nella sede della Regione a Udine o a Trieste con cittadini e amministratori locali. «Noi l’abbiamo scritta per continuare a dialogare con la comunità – ha spiegato don Di Piazza - per denunciare le disumanità e cogliere le esperienze positive di cambiamento». Tra i tanti spunti, quello della ricerca di Dio, che non riguarda solo i cittadini, ma i preti stessi. «Anche la nostra ricerca passa attraverso le difficoltà – ha aggiunto don Angelo Vatta, responsabile della comunità Al campo per il recupero dei tossicodipendenti di Trieste – e il mistero di Dio». Quello stesso Dio in cui affermano di credere. «Totalmente umano – ha spiegato ancora don Di Piazza - che cammina con i popoli del mondo, nelle sofferenze e nelle gioie, con cui si può dialogare e protestare di fronte al male, ma che incoraggia e dà fiducia alla gente». Hanno sottoscritto la lettera anche don Franco Saccavini, parroco della chiesa di San Domenico; don Alberto De Nadai fondatore della comunità “Arcobaleno di Gorizia”; don Giacomo Tolot della diocesi di Valle Noncello; don Piergiorgio Rigolo, cappellano del carcere di Pordenone; don Luigi Fontanot della parrocchia di Fiumicello e don Albino Bizzotto del movimento “Beati costruttori di pace” di Padova. Ilaria Gianfagna


Cervignano, una coltre di più di 20 centimetri
CERVIGNANO. Una nevicata così non si vedeva da almeno vent’anni, a Cervignano e dintorni. Venti centimetri di coltre bianca, che ha imbiancato tetti, alberi, giardini e strade. Uno scenario da cartolina, che però non ha mancato di provocare anche molti disagi alla circolazione e ai mezzi pubblici. E proprio a causa delle difficoltà incontrate dai mezzi di trasporto pubblico, alcuni dei quali, nella mattinata di ieri, non sono riusciti a raggiungere Cervignano, molti bambini e ragazzi, tra superiori, medie, elementari e scuole dell’infanzia, sono dovuti rimanere a casa da scuola, nonostante a Cervignano, Aquileia, Fiumicello e Terzo le lezioni si siano svolte regolarmente. A Cervignano e a Fiumicello in particolare, si è deciso di non far circolare nemmeno lo scuolabus e così molti genitori hanno dovuto adoperarsi per portare a scuola i propri figli. «La neve era annunciata - spiega il sindaco di Cervignano - ma la quantità caduta è assolutamente eccezionale. Da anni non si vedeva tanta neve nella Bassa friulana. I volontari della Protezione civile, che ringrazio, hanno iniziato a lavorare la scorsa notte per spargere il sale sulle strade del territorio e non si sono mai fermati. Per gestire l’emergenza, ad ogni modo, siamo stati costretti a far intervenire altri mezzi spazzaneve, che non avevamo in dotazione. Sono state sparse oltre dieci tonnellate di sale su tutte le strade principali del territorio». E la scorsa notte, a Cervignano e nelle frazioni, in concomitanza con la forte nevicata, si sono verificate anche alcune momentanee interruzioni del servizio di erogazione della corrente elettrica e qualche problema ha interessato anche le linee telefoniche. Intanto, dopo l’abbondante nevicata, ora a spaventare è il ghiaccio che, già da ieri sera, ha iniziato a formarsi su tutte le strade del territorio, con la colonnina di mercurio che è scesa abbondantemente sotto lo zero. Elisa Michellut


Scatta l emergenza nella Bassa friulana e il traffico va in tilt
Emergenza neve per i Comuni della Bassa friulana, traffico in tilt. La Protezione civile regionale aveva previsto deboli nevicate in pianura, ma non ci si aspettava, al risveglio, di vedere i paesi completamente imbiancati. Nei territori comunali la neve è scesa come non avveniva da 20 anni: secondo i ricordi degli abitanti l'ultima nevicata così abbondante pare risalire al 1986. Strade, marciapiedi, auto e giardini coperti: una quindicina di centimetri di neve e le precipitazioni sono continuate per buona parte della mattina. Nei Comuni l'emergenza è scattata verso le 6, dopo l'allarme della Protezione civile. Nelle strade la neve aveva già attecchito e appena gli automobilisti si sono messi in marcia, si sono presentati i primi problemi al traffico. Gomme che slittano e strade impraticabili, con forti rallentamenti sulle carreggiate. Gli istituti scolastici sono rimasti aperti, le lezioni si sono svolte regolarmente, ma con un'impennata di assenze. Il caso più eclatante alle elementari di via Firenze, a Cervignano, dove sono mancati una cinquantina di alunni, quasi un terzo del totale. A Cervignano , il sindaco Pietro Paviotti era in Comune alle 9, mentre i volontari della Protezione civile cominciavano a spalare l'entrata del municipio, prima di spostarsi davanti ai cancelli delle elementari. «Una nevicata straordinaria - ha commentato Paviotti -. La Protezione civile è uscita prima che nevicasse per spargere il sale in tutta la città. Ma la neve è stata più abbondante delle previsioni e il sale non è bastato: per questo sono stati attivati 5 mezzi attrezzati con la lama e anche con gli operai del Comune si è cercato di pulire il più possibile le strade del territorio. Le previsioni della Regione avevano previsto una spolverata di neve, nessuno si aspettava questo scenario». Auto a passo d'uomo. Due i vigili sul campo per monitorare la situazione, mentre i commercianti hanno provveduto a spalare il tratto di marciapiede antistante le proprie vetrine. Più arrabbiati i residenti: nelle vie di servizio alle case la pulizia delle strade pare sia stata destinata alla buona volontà. Situazione simile ad Aquileia , dove il sindaco, Alviano Scarel, ieri mattina ammetteva: «Siamo in mezzo a una burrasca di neve che si sovrappone a quella caduta durante la notte. Le strade sono un problema: l'amministrazione ha provveduto, con i suoi operai, a spargere il sale, ma la neve continua a scendere. In pianura non siamo attrezzati: una ditta esterna ci fornisce solo un mezzo spargisale, che può operare nei punti critici, agli stop e ai semafori». Scarel ha aggiunto: «Si formerà ghiaccio sulle strade, per fortuna domani (oggi, ndr) è domenica e la maggior parte delle persone non lavora». A Fiumicello la situazione non cambia: «Sono in piedi dalle sei - ha spiegato il sindaco Ennio Scribel - e abbiamo attivato subito le prime opere di sgombero, concentrandosi prima nelle strade principali, quindi in quelle secondarie». Più ottimista il sindaco di Terzo , Michele Tibald: «Già di mattina sono scattate le misure per contenere i disagi: abbiamo pulito tutte le strade del centro abitato e nel pomeriggio e domani (oggi,ndr) le iniziative natalizie si svolgeranno regolarmente". Elena Placitelli


Fiumicello e Cervignano vanno in tilt
FIUMICELLO. Le forti piogge dei giorni scorsi e la piena dell’Isonzo hanno provocato un eccezionale innalzamento delle falde nel comune di Fiumicello, dove, anche ieri, i volontari della Protezione civile hanno lavorato senza sosta per cercare di far tornare la situazione alla normalità. Decine di case, giardini e scantinati sono stati allagati in via Isonzo, via Sant’Innocente, via Brancolo e via Ermellino e tante anche le strade sott’acqua. In via Cortona, per motivi di sicurezza, è stato anche chiuso il sottopasso. Chiusa per allagamenti anche la strada che attraversa la zona artigianale in direzione Ruda. «Una situazione del genere non si verificava da almeno dodici anni - rende noto il coordinatore della protezione civile di Fiumicello, Marco Trevisan - ringrazio i ventotto volontari, che hanno lavorato anche la vigilia e il giorno di Natale per gestire l’emergenza». Intanto il maltempo ha causato problemi anche a Cervignano dove, nella notte di Natale, le forti precipitazioni hanno causato guasti alle linee di alimentazione elettrica, che hanno costretto i cittadini delle vie Matteotti, Terza Armata, Faidutti e Vespucci a rimanere per alcune ore senza corrente elettrica. Sempre a Cervignano, intanto, è sceso il livello del fiume Aussa, che, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, era pericolosamente salito fino ad arrivare a pochi centimetri dal molo del Mesol. Elisa Michellut


Fiumicello, la minoranza dice sì a intese con Terzo
FIUMICELLO. L'opposizione fiumicellese scende in campo per affrontare la questione relativa alla convenzione per la gestione del servizio finanziario tra i comuni di Fiumicello e Terzo, una convenzione rinnovata nel 2007 e in scadenza alla fine di quest'anno. «Durante l'ultimo consiglio comunale - spiega il gruppo di opposizione "Noi con Voi per Fiumicello" - nell'illustrare la proposta, il sindaco ha sostenuto che, dopo aver analizzato le situazioni economiche e strutturali dei due Enti e sentito il comune di Terzo, che manifesta la volontà di ricostruire il servizio economico/finanziario autonomamente, è intenzione dell'amministrazione iniziare un percorso di impiego delle risorse all'interno della propria realtà, potenziando e ampliando le attività esistenti o sviluppando nuove strategie». Spiega ancora Rosanna Fasolo, del gruppo di minoranza «Abbiamo votato favorevolmente al rinnovo della convenzione ma esprimiamo il nostro giudizio negativo sulle intenzioni dichiarate dai due comuni di recedere quanto prima. Negli ultimi anni, dopo l'entrata in vigore della legge regionale, che detta principi e norme fondamentali del sistema Regione - Autonomie Locali nel Fvg, avevamo lavorato molto per costruire nuove forme di collaborazione tra i comuni di questo territorio, finalizzate alla gestione associata di una pluralità di funzioni e servizi». Conclude Fasolo, «l’associazione intercomunale del cervignanese e le convenzioni tra i comuni sono stati uno strumento importante. Il nostro gruppo consiliare esprime il rammarico per questa scelta della maggioranza. Il prossimo futuro riserva ai comuni tempi duri e questa scelta della maggioranza ha il sapore di un ritorno al passato». (e.m.)


Scoppiano i tubi, scuola allagata
CERVIGNANO. È ancora emergenza freddo nella Bassa friulana, dove, anche nella giornata di ieri, la colonnina di mercurio è scesa abbondantemente sotto lo zero, facendo registrare temperature da record. Ieri mattina, il freddo eccezionale ha costretto il dirigente scolastico dell'Isis Malignani, Aldo Durì, a chiudere l'Istituto tecnico di via Ramazzotti e a rimandare a casa i ragazzi dopo che tre pompe idrauliche e una tubatura erano saltate, allagando l'atrio della scuola e tre laboratori. «Prima di riaprire l'Istituto - spiega Durì - saranno necessarie alcune verifiche all'impianto elettrico e, per questo motivo, abbiamo deciso di tenere chiusa la scuola oggi e domani». I ragazzi del Malignani, pertanto, inizieranno le vacanze di Natale con qualche giorno di anticipo, rispetto ai colleghi del liceo Einstein. «Al liceo non abbiamo registrato danni - racconta Durì - anche se i ragazzi si lamentano perché la temperatura, all'interno delle aule, non è ottimale a causa delle forte dispersione termica dell'edificio». E questa mattina, riusciranno, invece, a tornare a scuola gli studenti dell'Iti Malignani di San Giorgio, dove ieri si era rotto un idrante, e i ragazzi degli Istituti Mattei ed Einaudi, di Palmanova, dove si era bloccato l'impianto di riscaldamento. Problemi all'impianto di riscaldamento sono stati rilevati anche alla scuola media di Palmanova, dove è andata in blocco una caldaia, e alla scuola dell'infanzia di via Predicort, a Cervignano, dove, ieri mattina, i bimbi sono dovuti tornati a casa. «Fortunatamente - precisa il dirigente scolastico, Del Bianco - il comune ha risolto il problema e questa mattina i bambini potranno tornare a scuola». Ma il gelo e la neve non hanno causato problemi solo ai trasporti e agli edifici scolastici. A Cervignano, i commercianti lamentano la mancata pulizia di strade e marciapiedi. «Si sapeva che nel fine settimana sarebbe arrivata la neve - sottolinea Denis Andrian, presidente mandamentale di Confcommercio - sarebbe bastato buttare il sale anticipatamente. Ho sentito una ventina di commercianti e tutti hanno giudicato insufficiente la pulizia delle strade e dei marciapiedi, non solo a Cervignano ma anche in altri comuni della Bassa. Il maltempo, inoltre, ha fatto registrare un forte calo nelle vendite». Rincara la dose Andrian: «Come se non bastasse - dice - tanti esercenti hanno riferito che, tra sabato e domenica, i vigili urbani hanno fatto il giro dei negozi cervignanesi, intimando ai commercianti di pulire i marciapiedi davanti al negozio e facendo capire loro che, in caso contrario, avrebbero potuto essere sanzionati». Sulla questione, il sindaco di Cervignano, che ha seguito tutte le operazioni, portate avanti dalla Protezione civile, ha fatto sapere che, nei prossimi giorni, risponderà a tutte le critiche. Intanto, a Fiumicello, qualche cittadino ha riferito che, una volta terminata la scorta di sale, l’amministrazione comunale avrebbe scelto di servirsi del nitrato di ammonio, per scongiurare il rischio gelo sulle strade. «Il sale era finito - spiega il sindaco Scridel - Ci siamo rivolti ad una cooperativa del luogo, che ci ha fornito il nitrato di ammonio, un concime che viene usato per fertilizzare i campi coltivati a frumento». Elisa Michellut


A Cervignano freddo record: colonnina a -17
CERVIGNANO Temperature da record nella Bassa Friulana. Non succedeva dal lontano 1929, l'epoca della grande crisi, che investì la Bassa con un'epocale ondata di gelo. E l'altra notte il freddo è tornato a colpire alcune zone della pianura. Due i Comuni dove la colonnina di mercurio è scesa di gran lunga sotto lo zero: a Palazzolo sono stati registrati meno 19 gradi, a Cervignano meno 17. Nel triangolo che collega Cervignano a Grado, Palmanova e Ruda, ieri mattina i volontari della protezione civile e le squadre dei vigili del fuoco erano ancora impegnati a rimuovere le lastre di ghiaccio formatesi lungo alcuni tratti delle tre assi stradali. E l'allarme neve non è ancora cessato: secondo le previsioni dell'Osmer, oggi un'altra nevicata abbondante potrebbe tornare a colpire la Bassa, con punte fino a 20 centimetri e la colonnina di mercurio ancora sotto lo zero. Il rialzo della temperatura è previsto solo per la serata, quando potrebbe alzarsi lo scirocco, portando con sè piogge abbondanti. Ma il pericolo più temuto rimane il ghiaccio: su strade e marciapiedi si sono formate lastre rischiose per automobilisti e pedoni. Dopo la nevicata di sabato, che ha messo in ginocchio alcune località della Bassa, gli sforzi messi in atto dalle amministrazioni potrebbero non risultare sufficienti a riportare il traffico alla normalità, e i sindaci dei Comuni interessati invitano alla prudenza. Per quanto suggestivo, con una nevicata così abbondante come non si vedeva da venti anni, il quadro rimane preoccupante. All'interno dei centri abitati, i mezzi non sono riusciti a passare su tutte le strade secondarie, e alcune di esse rimangono di difficile scorrimento. Più praticabili le strade principali, ma non dappertutto. A Fiumicello il sindaco Ennio Scribel ammette che alcuni tratti di via Gramsci non sono ancora del tutto sgombri. «Abbiamo dispiegato tutti i mezzi disponibili – spiega – e per l'emergenza ci siamo dovuti rivolgere anche a una ditta esterna». Situazione simile a Cervignano, dove le scuole resteranno aperte, ma gli scuolabus non riusciranno a raggiungere quelle strade secondarie che sono ancora invase dalla neve: il sindaco, Pietro Paviotti, invita i genitori degli alunni ad accompagnarli alle fermate già accessibili ai mezzi. Strade interne ancora impraticabili pure ad Aquileia . «Sabato e ieri abbiamo dato una passata di sale – spiega il vicesindaco Luciano Cicogna – ma si teme il ghiaccio, è indispensabile avere prudenza». A Terzo , il sindaco Michele Tibald considera la situazione «sotto controllo, anche se in alcuni tratti la neve si è compattata sul manto stradale». Ancora da quantificare, infine, le spese che le amministrazioni comunali dovranno sostenere per cercare di gestire l'emergenza neve. A Grado per tutta la giornata di ieri operai del comune e volontari della protezione civile, unitamente ad agricoltori e a personale e mezzi della provincia, si sono dati da fare per cercare di sistemare al meglio possibile quantomeno le strade principali di tutto il territorio comunale. Per tenere sotto controllo la situazione sia a Grado e sia nelle frazioni di Boscat e Fossalon sono state ovviamente attive anche le forze dell’ordine. Logicamente le difficoltà non sono mancate poiché Grado non è attrezzata per sopperire a inconvenienti seguenti a nevicate così abbondanti. A ogni modo tre trattori degli agricoltori di Fossalon hanno liberato soprattutto le parti centrali delle strade più importanti dalle neve mentre, come spiega l’assessore alla Protezione civile Elisa Polo, sia nella giornata della nevicata e sia ieri, per limitare i disagi causati dal formarsi del ghiaccio, le strade sono state cosparse con diversi quintali di sale.......