Sabato 4 luglio, il Messaggero: Fiumicello, da oggi ospiti undici bambini della Bielorussia
Domenica 5 luglio, il Messaggero: Era separata, l'ex marito vive a Fiumicello
Sabato 11 luglio, il Gazzetino: Iniziata la tradizionale mostra delle pesche
Sabato 11 luglio, il Messaggero: Due week-end dedicati alle pesche
Sabato 18 luglio, il Piccolo: Mostra delle pesche, patto tra i Comuni
Giovedì 16 luglio, il Piccolo: Primarie del Pd, la Bassa con la Serracchiani
Mercoledì 15 luglilo, il Friuli: Pesche nostrane
Mercoledì 22 luglio, il Gazzettino: Deteneva due pistole da guerra
Mercoledì 22 luglio, il Piccolo: Di Fiumicello il 40% delle pesche
Mercoledì 22 luglio, il Messaggero: Aveva in casa un arsenale, maresciallo arrestato
Domenica 26 luglio, il Piccolo: Fiumicello dice stop alle nuove abitazioni
Martedì 28 luglio, il Messaggero: Aquileia, razzia di motori nelle barche Il bottino è di quattordicimila euro
Venerdì 31 luglio, il Messaggero: Fondi della Provincia a 18 comuni che attuano la raccolta differenziata
Fiumicello, da oggi ospiti undici bambini della Bielorussia
Un gruppo di undici bambini, provenienti dalla Bielorussia, di età compresa tra i sette e i tredici anni, accompagnati da un’interprete, verranno ospitati, a partire da oggi, da alcune famiglie di Fiumicello, grazie ad un’iniziativa promossa dal comitato locale dell'associazione “Aiutiamoli a vivere”, costituitosi nel 2003. «I ragazzi - spiega il presidente del comitato, Alverio Zuppet - arriveranno oggi e ripartiranno da Fiumicello sabato 1 agosto. Tutte le mattine i bambini saranno impegnati in attività didattiche e ludiche assieme ai loro coetanei mentre durante il pomeriggio avranno modo di stare con le famiglie che li accoglieranno». Prosegue Zuppet: «Ogni anno, un aiuto importante ci viene dato dal Governo dei Giovani, che lo scorso anno hanno accompagnato i bambini bielorussi in una gita al Castello di Miramare». Tutti coloro che volessero sostenere il progetto, possono contattare il presidente Zuppet al numero 338.6542021 oppure effettuare un'offerta, a supporto dell'attività del comitato, versando il proprio contributo presso la Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello ed Aiello sul c/c n. 53429 (abi 8551 - cab 63830) intestato a Fondazione aiutiamoli a vivere. (e.m.)
Era separata, l'ex marito vive a Fiumicello
Annamaria Ferletic, assieme al figlio Cristian Pezzulich, era andata ad abitare al primo piano della casa popolare di Doberdò circa 13 anni fa. Separata dal marito, che risiede a Fiumicello e che ha mantenuto con il figlio ottimi rapporti, Annamaria lavorava come infermiera nell’ospedale di Gorizia. Una donna che tanti descrivono come elegante, discreta, gentile, ma che sembra da tempo fosse preda di una profonda depressione, di cui però l’unico dettaglio visibile era il frequente cambiamento di peso. Da tempo aveva un compagno, un uomo 41enne, residente a Doberdò, in una via poco distante da piazza San Martino. Cristian, a detta di tutti ragazzo simpatico, disponibile, lavoratore, è dipendente di un’impresa edile di Doberdò. «Si dovrebbe sposare il prossimo anno con una ragazza di San Michele del Carso e da bravo muratore sta realizzando la sua casa», racconta Annamaria Visintin, che abita nella stessa casa popolare, composta da quattro alloggi. «Qualche volta madre e figlio litigavano, ma litigi che accadono nelle famiglie». «Da tempo non li sentivo più discutere», aggiunge, spiegando che ieri mattina della tragedia che si stava consumando a pochi metri da casa sua non ha sentito assolutamente nulla. «Ho sentito solo dopo una persona correre e chiedere aiuto ed era Cristian che stava cercando di salvarsi», dice, non capacitandosi di quanto accaduto. «Mi pare che ieri sera Annamaria fosse uscita con un’amica. Non avremmo mai pensato che qui potesse accadere un fatto simile», commenta un’altra vicina, mentre Natasa Bastiani, che abita proprio dietro la casa del delitto, ricorda che la Ferletic era una donna molto riservata. «Non l’abbiamo mai vista, neanche alle feste di paese. Però so che sul lavoro era molto apprezzata perché era brava, attenta e preparata». Sconcerto che viene espresso da tante persone che conoscevano Annamaria e il figlio. «Non capisco perché possa essere accaduta questa cosa. Ho visto Cristian ieri sera (venerdì ) e abbiamo bevuto una cosa assieme, ma tutto era tranquillo», afferma un signore che arriva sul posto a bordo del suo scooter e che poi in sloveno si affretta a spiegare quanto accaduto a chi arriva dopo di lui. (c.v.)
Iniziata la tradizionale mostra delle pesche
Si è aperta ieri la tradizionale Mostra Regionale delle Pesche, un appuntamento storico a Fiumicello, giunto quest’anno alla cinquantesima edizione e di vasto richiamo per tutta la regione anche perché Fiumicello è il comune friulano con la maggior superficie dedicata a questo frutto estivo.
La manifestazione che si terrà nei due fine settimana centrali di luglio, è organizzata dal Comune di Fiumicello in collaborazione con tutte le associazioni locali.
Come ogni anno il calendario si presenta ricco di appuntamenti, ma per questa particolare edizione propone diverse attraenti novità, che mettono in evidenza il forte legame esistente tra il mondo produttivo delle pesche ed il territorio che ne ospita le coltivazioni e che ha visto crescere la storia di questo prelibato frutto. Fiumicello fa parte dell’Associazione nazionale Città della Frutta e sono oltre cento le varietà di pesche che qui vengono coltivate, tutte di alta qualità. Le migliori pesche e le migliori aziende agricole verranno premiate domenica 19 luglio, giornata che prevede alle 10 un importante convegno tecnico dedicato alla qualità nell’agroalimentare.
Un'altra novità di questa cinquantesima edizione sono i festeggiamenti dedicati al decimo anniversario del gemellaggio con il comune francese di Le Temple Sur Lot, località rinomata per la produzione di susine.
Due week-end dedicati alle pesche
La Mostra regionale delle pesche è un appuntamento storico a Fiumicello, giunto quest’anno alla cinquantesima edizione e di vasto richiamo per tutta la regione anche perché Fiumicello è il comune friulano con la maggior superficie dedicata a questo frutto estivo. La manifestazione si terrà nei due fine settimana centrali di luglio, da ieri a domenica e da venerdì 17 a domenica 19 luglio ed è organizzata dal Comune di Fiumicello in collaborazione con tutte le associazioni locali. Come ogni anno, il calendario si presenta ricco di appuntamenti, ma per questa particolare edizione del 50° propone diverse attraenti novità, che mettono in evidenza il forte legame esistente tra il mondo produttivo delle pesche ed il territorio che ne ospita le coltivazioni e che ha visto crescere la storia di questo prelibato frutto. Fiumicello fa parte dell’Associazione nazionale Città della Frutta e sono oltre cento le varietà di pesche che qui vengono coltivate, tutte di alta qualità: mantengono gusto e profumo intatti perché vengono colte dall’albero solo quando sono mature, a differenza di quanto accade in altre zone di coltura più estesa. Le migliori pesche e le migliori aziende agricole verranno premiate domenica 19 luglio, giornata che prevede alle 10 un importante convegno tecnico dedicato alla qualità nell’agroalimentare, organizzato in collaborazione con la Direzione regionale risorse agricole, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale e la Società ortofrutticola Italiana. Il tema è quanto mai attuale e sentito, per questo il convegno è aperto non solo agli agricoltori e agli operatori del settore ortofrutticolo, ma anche a tutti i consumatori particolarmente sensibili alla qualità delle produzioni agrolimentari locali. Un'altra novità di questa cinquantesima edizione sono i festeggiamenti dedicati al 10° anniversario del gemellaggio con il comune francese di Le Temple Sur Lot, località rinomata per la produzione di susine. Per sabato 18 luglio è in programma il convegno “I gemellaggi come valore aggiunto per l’integrazione europea. Esperienze a confronto”, al quale seguirà una cerimonia per suggellare e rinsaldare questo legame così duraturo e proficuo tra i due comuni. Durante i weekend della mostra sarà possibile degustare e acquistare le famose pesche, così come altri prodotti tipici. Non mancheranno poi le occasioni di divertimento grazie al Primo Motoraduno Fmi città di Fiumicello, il concerto di Giuliano Palma & The Bluebeaters e la tombola con un montepremi complessivo di 10 mila euro L’evento è davvero un’occasione imperdibile per apprezzare al meglio il frutto simbolo della comunità di Fiumicello, che è anche una località ideale per trascorrere un fine settimana all’insegna del relax, percorrendo in bicicletta rilassanti escursioni attraverso le strade interpoderali e le piste ciclabili, lungo i numerosi canali nella Riserva naturale della foce dell’Isonzo.
Mostra delle pesche, patto tra i Comuni
Secondo e ultimo fine settimana - il primo contrassegnato da circa 2mila visitatori - dedicato alla 50.a edizione della Mostra regionale delle pesche a Fiumicello (nella foto, un momento musicale della rassegna, lo scorso anno). Tra le manifestazioni collaterali merita attenzione quello di domani mattina, incentrato sulla qualità nell’agroalimentare. Oltre al sindaco Ennio Scridel, tra i relatori ci sono l’assessore regionale Claudio Violino e l’assessore provinciale Daniele Macorig. Al termine del convegno, i sindaci dei Comuni frutticoli firmeranno la ”Carta d’intenti” per valorizzare il territorio, la cultura, la storia e le produzioni tipiche. Fiumicello, dove si coltivano 100 varietà diverse di pesche, fa parte dell’Associazione nazionale ”Città della Frutta” e sono oltre cento le varietà di pesche qui coltivate, tutte di indubbia qualità. Oggi è in programma anche il convegno dedicato a ”I gemellaggi come valore aggiunto per l’integrazione europea - esperienze a confronto”. Il convegno si rifà principalmente al gemellaggio di Fiumicello con il Comune francese di Le Temple Sur Lot (oggi alle 12.30 la cerimonia ufficiale di rinsaldamento del gemellaggio). In programma oggi c’è inoltre l’incontro con artisti e cibo creativo ”In The nel Fiume” mentre in serata ballo con i Wilmer Modà e alle 23 la tombola con un montepremi di 6 mila euro. Domani si inizierà alle 8 con la gara sociale di pesca ittica, alle 9 l’annullo postale, quindi il motoraduno, il giro in carrozza con visita alla fattoria allestita nei pressi del piazzale dei Tigli e alle 11.30 la premiazione delle migliori pesche e delle migliori aziane. In serata concerto con Giuliano Palma & The Bluebeaters. Sarà possibile acquistare le pesche e degustare varie prelibatezze enogastronomiche. (an.bo.)
Primarie del Pd, la Bassa con la Serracchiani
Sarà un autunno caldo per il Partito democratico. A livello nazionale tiene banco il caso Beppe Grillo. In Friuli Venezia Giulia si va al braccio di ferro tra l’astro nascente e neo euro parlamentare Debora Serracchiani, che sostiene Franceschini per la segreteria nazionale, e il vicesindaco di Udine Vincenzo Martines, schierato con Bersani. Nella Bassa, storico serbatoio di voti del centrosinistra, le bocce sono ferme solo ufficialmente. Ma si registrano, in realtà, i primi movimenti. Alle primarie potranno prendere parte tutti gli iscritti al Pd e i simpatizzanti (le iscrizioni sono aperte fino al 21 luglio), che esprimeranno un voto individuale. A oggi, si può ipotizzare quale sarà la linea prevalente dei circoli, pur considerando che ogni elettore sarà libero di votare secondo la propria coscienza. È prematuro abbozzare una mappa che chiarisca gli schieramenti, ma si registrano le prime esternazioni ufficiali. Ennio Scridel, sindaco di Fiumicello, esce per primo allo scoperto e spiega che «il mio voto andrà sicuramente a Debora Serracchiani. Il Pd ha bisogno di persone che decidano, di entusiasmo e di trasversalità. Questa regione non può restare impassibile davanti alla ventata di aria nuova che ha messo le ali a Debora, eletta a furor di popolo. Il senatore Marini in persona ha spiegato che il Friuli dovrà valorizzare la nostra eurodeputata. Questa regione ha bisogno di ricreare un clima positivo e alimentare nuovo entusiasmo dopo la batosta delle regionali. Debora premia la squadra e non l’individualismo. Premia i circoli e non le decisioni verticistiche. Rappresenta la figura giusta per rilanciare l'immagine del Pd in Friuli Venezia Giulia». Renzo Travanut, storica figura della sinistra, spiega che «la decisione sarà comunque individuale. Sabato Debora organizza una conferenza stampa e certifica la sua candidatura. Ha qualità innegabili come l’intelligenza, la determinazione, ma è soprattutto la personificazione di quello che l’elettorato vuole dal Pd. Diversamente non si spiegherebbe il numero di preferenze alle elezioni europee. Incarna il sentimento di molti sostenitori del progetto Pd, e soprattutto è un punto di riferimento per chi è rimasto deluso fino a oggi. La sua candidatura è frutto di una vera e propria richiesta popolare. Su 15mila voti del partito a Udine, 10mila persone hanno scritto il suo nome sulla scheda. Semplicemente, l’elettorato chiede al Pd di diventare quello che doveva essere». (g.s.)
15 luglio 2009
Pesche nostrane
In regione resistono quasi 200 ettari di frutteti, soprattutto nell’Isontino e nell’agro aquileiese, tra i quali quelli delle varietà autoctone selezionate quasi un secolo fa. In corso la mostra regionale a Fiumicello
Resistere, resistere, resistere. Con questo motto, mutuato da ben altri scenari, si dà stimolo agli agricoltori a piantare alberi di pesco e ai consumatori a scegliere pesche nostrane. Il Friuli in questo campo ha diverse cose, infatti, da dire. Dopo un florido passato, da inizio ‘900, negli ultimi decenni il settore è entrato in sofferenza (al pari di altre specie frutticole, come le pere).
“La superficie peschicola in Friuli Venezia Giulia è praticamente stazionaria, in quanto i nuovi impianti di fatto sostituiscono quelli vecchi estirpati – spiega Sergio Boschian, delegato regionale della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (Soi) -; le stime parlano di 150-200 ettari con un potenziale produttivo di 20-30mila quintali di produzione suddivisi in pesche, nettarine e una piccola parte in percocche, cioè le pesche da industria”.
Anche nel frutteto, però, è possibile mangiare friulano.
“Come in vitivinicoltura, anche in frutticoltura si cerca di valorizzare sempre di più le varietà autoctone, frutto di una lunga selezione in campo e di incrocio in vivaio – continua Boschian -; in proposito ricordo la grande figura del costitutore frutticolo regionale cavaliere Pietro Martinis con le sue centinaia di varietà di pesche a polpa bianca e gialla. Di queste sono ancora diffuse a distanza di 70 anni, anche in Veneto ed Emilia Romagna, l’Iris rosso e la Triestina entrambe bianche e solo localmente la tardiva gialla Isontina”.
Nei negozi, soprattutto nella grande distribuzione, non è ancora maturata appieno la sensibilità per l’origine di un prodotto.
“L’unica garanzia possibile di acquistare un prodotto locale, nel caso pesche e nettarine, è quello di rivolgersi direttamente alle aziende frutticole regionali e ai punti di vendita commerciali che acquistano dalle stesse il prodotto – conclude Boschian -; su ogni imballaggio per legge è obbligatoria la dicitura della provenienza e il nome dell’azienda frutticola”.
Le pesche sono protagoniste domenica 19 luglio a Fiumicello, considerata da sempre la loro capitale, della mostra regionale (al via già il 10 luglio) giunta al prestigioso traguardo del mezzo secolo. Alle 10 si svolgerà un convegno sulla “Qualità nell’agroalimentare”; al termine sarà sottoscritto, promosso dalla Soi e dall’Associazione nazionale “Città della Frutta”, un patto di gemellaggio tra i sindaci di alcuni Comuni frutticoli friulani, di altre regioni italiane e anche di Austria, Francia, Slovenia e Istria croata.
Deteneva due pistole da guerra
Armi e droga due in carcere
Coinvolto sottufficiale dell’esercito
Cercavano una pistola con matricola abrasa. E sulla base delle indicazioni fornite da alcuni pregiudicati, avevano perquisito tre abitazioni. L’arma non l’hanno trovata. Ma hanno sequestrato un chilogrammo di marijuana e due pistole, una ritenuta clandestina, l’altra da guerra. Due le persone arrestate. Sono il sottufficiale dell’esercito Stefano Quadrelli, 52 anni, di Cividale, maresciallo degli alpini, a cui si contesta la detenzione delle armi, e il monfalconese Massimo Grandi, 43 anni, dipendente comunale a Monfalcone, ma residente a Fiumicello, dove la polizia ha recuperato un chilogrammo di marijuana.
L’intervento risale a sabato scorso, quando la Squadra Mobile di Trieste ha chiesto la collaborazione dei colleghi friulani per eseguire tre perquisizioni in provincia di Udine: a Fiumicello, a Udine e a Trieste. Nella Bassa friulana è stata trovata la droga. La sostanza era già suddivisa in bustine e, secondo gli inquirenti, pronta per essere spacciata. Grandi è stato portato in carcere a Udine. Il gip Paolo Milocco ha convalidato lunedì il suo arresto e gli ha concesso gli arresti domiciliari.
Più delicata la posizione di Quadrelli. Il sottufficiale è un collezionista di armi e in casa ha quello che si può definire un arsenale: 21 fucili, 134 pistole, caricatori e oltre cinquemila proiettili. Tutti in regola, tranne una due pistole. Sono una Sig semiautomatica a cui può essere montata una canna calibro 9 parabellum. In questo caso diventerebbe a tutti gli effetti un’arma da guerra. Vi è poi una pistola a tamburo di probabile fabbricazione svizzera detenuta abusivamente. L’arsenale sarebbe stato custodito in modo scorretto ed è per questo che il sostituto procuratore Maria Caterina Pace, oltre al possesso di armi da guerra e clandestine (reato per il quale è previsto l’arresto), ha contestato a Quadrelli la mancata custodia. Sono stati avviati controlli da parte della Questura per verificare la rispondenza tra le autorizzazioni in possesso del militare e la qualità e quantità di armi comuni e munizioni detenute o in collezione.
Quadrelli ieri è comparso davanti al gip Milocco per la convalida dell’arresto, era assistito dall’avvocato Monica Catalfamo e ha ottenuto la scarcerazione con l’obbligo di dimora a Cividale (il pm aveva chiesto la custodia cautelare in carcere).
Una terza perquisizione era stata fatta a Udine, sempre nei confronti di un militare dell’esercito. Non ha però avuto sviluppi.
Di Fiumicello il 40% delle pesche
«Le pesche sono un simbolo per la nostra comunità, che rivendica orgogliosamente la sua vocazione agricola. Dai frutti della nostra terra vogliamo partire per rivitalizzare la nostra economia». Con queste parole il sindaco di Fiumicello Ennio Scridel ha aperto il convegno “la qualità nell’agroalimentare” tenutosi domenica mattina nella sala consigliare del municipio. L’appuntamento, che ha riscosso grande successo di pubblico, ha simbolicamente suggellato le celebrazioni per la 50esima edizione della mostra regionale delle pesche. Il binomio Fiumicello – pesca ha ormai fatto breccia nell’immaginario collettivo, tanto da catalizzare nel centro della bassa friulana circa 20mila presenze - molte da fuori regione - per i sei giorni di festeggiamenti. Fiumicello ha una tradizione quasi centenaria nel settore della peschicoltura. Già nel 1927 un censimento certificò la presenza di 15 ettari a pesche nell’aquileiese, in un fazzoletto di terra che oggi rientra nei confini di Fiumicello. Secondo dati recenti, in Friuli Venezia Giulia la superficie coltivata è di circa 266 ettari di cui 223 a pesche e 43 a nettarine. Il comune di Fiumicello con i suoi circa 80 ettari risulta essere quello con la superficie maggiore dedicata alla coltivazione della pesca .Di molto distanziati per superficie impiegata alla coltivazione delle pesche risultano Grado con 16 ha e Latisana con 10 ha. L’incontro di domenica mattina ha permesso di fare un commento ad ampio respiro sullo stato di salute dell’enogastronomia in regione e in Italia, e ha registrato la partecipazione di molti tecnici e politici del territorio: dopo il sindaco, hanno preso il microfono il presidente della sezione Frutticoltura della Soi Ugo Palara, il presidente del Comitato Vinum Loci Claudio Fabbro, gli assessori provinciali Daniele Macorig e Franco Mattiussi, l’assessore regionale Claudio Violino, il presidente del Consorzio di bonifica della Bassa friulana Roberto Rigonat, la presidente provinciale di Coldiretti Rosanna Clochiati, il presidente della banca Bcc di Fiumicello Tiziano Portelli, e il presidente della Federazione italiana cuochi Germano Pontoni. Mattatore della giornata, Sergio Boschian, volto noto fiumicellese e delegato Soi del Fvg, che ha inserito nel convegno alcuni vivaci fuoriprogramma. I relatori hanno concordato sull’esigenza di valorizzare le punte di eccellenza dell’agroalimentare made in Italy, di cui la pesca di Fiumicello è l’emblema locale, e hanno altresì sollecitato i presenti a diffidare dei prodotti contraffatti. Al tavolo dei relatori è intervenuto, infine Daniell Bacheler, sindaco del Comune francese Le Temple sur Lot, gemellato da 10 anni con Fiumicello. Dopo la sottoscrizione di un patto per la valorizzazione delle pesche nell’ambito del progetto “associazione città della frutta”, siglato da Comuni friulani, sloveni e veneti, l’iniziativa si è chiusa con la premiazione delle migliori aziende di pesche del territorio. Nella categoria “miglior cassetta di pesche”, l’azienda agricola Di Maurizio e Renato Pinat si è aggiudicata il primo premio. Secondo posto per l’azienda di Carlo e Alessandro Feresin e terza piazza per Manlio Pozzar. La categoria “miglior pescheto” ha visto il successo dell’azienda di Enrico Bianchin, con l’azienda di Maurizio e Renato Pinat piazzata e quella di Giuseppe e Flavio Michelin al terzo posto. (g. s.)
Aveva in casa un arsenale, maresciallo arrestato
CIVIDALE. Un maresciallo dell’esercito è stato arrestato dalla squadra mobile della questura di Udine per il possesso di due armi non consentite dalla legge e ieri il Gip del tribunale di Udine lo ha scarcerato, disponendo comunque l’obbligo di firma. Si tratta di Stefano Quadrelli, 52 anni, toscano originario di Massa, ma residente nella città ducale. A lui la polizia era arrivata in seguito a delle perquisizioni nell’ambito di un’operazione condotta assieme alla questura di Trieste per trovare una pistola con matricola abrasa di cui – fanno sapere alla Mobile di Udine – avevano fatti cenno alcuni pregiudicati locali. Quando, sabato scorso, gli agenti hanno perquisito l’abitazione, in un condominio di Cividale, del militare, che è un collezionista d’armi, oltre alle 134 pistole, 21 fucili, caricatori e 5 mila proiettili sistemati tra l’appartamento e il garage, sono state trovate anche una pistola revolver clandestina e una semiautomatica da guerra, entrambe vietatedalla legge. L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di via Spalato, a Udine, mentre è stata avviato un controllo per verificare la corrispondenza tra le autorizzazioni e le armi comuni detenute o in collezione. Ieri, all’udienza di convalida al tribunale di Udine, il gip Paolo Milocco ha convalidato l’arresto e disposto la scarcerazione, ma con obbligo per Quadrelli, che era difeso dall’avvocato Monica Catalfamo, di non lasciare il comune di residenza. Nell’ambito della medesima operazione è stato arrestato anche un uomo di Fiumicello che risiede a Monfalcone: nella casa di proprietà di Massimo Grandi, 43 anni, dipendente del comune di Monfalcone, è stato infatti ritrovato, suddiviso in bustine pronte per lo spaccio, un chilogrammo di marijuana. Condotto nel carcere di Udine, Grandi è comparso anche per la convalida davanti al Gip Milocco che ne ha disposto gli arresti domiciliari.
Fiumicello dice stop alle nuove abitazioni
Stop alla costruzione di nuove abitazioni. Si punta al recupero del patrimonio edilizio esistente e a incentivare la vocazione agricola di Fiumicello. Sono gli indirizzi della giunta Scridel. L’attenzione sarà rivolta alla valorizzazione dell’esistente, alla cura e manutenzione della cosa pubblica e a rilanciare l’agricoltura. Verrà preservata la componente naturalistica, mentre saranno arrestate le costruzioni di nuovi insediamenti abitativi, alla luce del fatto che sul territorio ci sono circa 150 alloggi sfitti, numero imponente se rapportato a una realtà che non raggiunge i 5mila abitanti. Il vicesindaco Claudio Pizzin spiega: «Valorizzeremo le risorse del territorio, con la riqualificazione del centro e la ristrutturazione degli edifici esistenti. In autunno partirà il sesto lotto per l’illuminazione pubblica nella zona centrale del paese. Presteremo attenzione a ogni singolo settore della comunità, e l’agricoltura è da sempre per Fiumicello la base dell’economia». Dal settore agricolo si attendono sviluppi per un progetto ad ampio respiro che il Comune intende avviare con il sostegno di Provincia, Regione e Camera di commercio. Il sindaco Ennio Scridel illustra i termini del piano: «Il Comune dispone di una proprietà di 70 ettari nella zona della Fossa Vecchia. Una parte dell’area, circa la metà, potrebbe divenire la sede di un’azienda agricola sperimentale in cui coltivare 2 o 3 prodotti locali di ortofrutta. Il decollo del progetto permetterebbe di creare una Dop del territorio, un marchio di riconoscimento per Fiumicello e la Bassa. L’azienda agricola sperimentale diverrebbe cardine per le realtà agricole locali, riuscendo a creare una base di produttività importante per aggredire il mercato con le eccellenze del nostro territorio». Scridel continua: «Intendo coinvolgere l’università, cui si potrebbe conferire il ruolo di riferimento. L’azienda agricola sperimentale dovrebbe agevolare il lavoro delle aziende, occupandosi della logistica, dei trasporti e dell’immissione dei prodotti sul mercato. Per ora abbiamo incassato la disponibilità a sedersi attorno a un tavolo da parte di Provincia e Regione. Ci sono già rapporti ben avviati con Giuseppe Pavan, presidente regionale di Confcommercio e vicepresidente di Udine, Mercati, cui vanno i miei ringraziamenti». (g.s.)
Aquileia, razzia di motori nelle barche Il bottino è di quattordicimila euro
Razzia di motori marini nella città romana dove, nella notte tra sabato e domenica, i soliti ignoti hanno asportato da due imbarcazioni, ormeggiate in località Boscat, due motori fuoribordo, di marche e cilindrate differenti. Il danno complessivo, fortunatamente coperto da assicurazione, ammonta a 14 mila euro. Ad accorgersi per primo dell'accaduto è stato Mauro Puntin, sessantacinquenne, residente a Fiumicello, proprietario di una delle due imbarcazioni, il quale ha immediatamente denunciato l'accaduto alla locale stazione dei carabinieri. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, i ladri avrebbero raggiunto le barche, una delle quali, peraltro, appartiene al figlio di Puntin, dopo aver percorso via acqua il canale Isonzato e, una volta compiuto il furto, si sarebbero dati alla fuga, aiutati dall'oscurità. Il furto di motori marini è un malcostume che ricompare, puntuale, ogni anno, nella Bassa friulana. Non è la prima volta, infatti, che i ladri prendono di mira le barche, ormeggiate nei fossi o nei moletti, oppure lasciate in custodia in cantieri e rimessaggi. «Due anni fa - racconta la signora Ondina, moglie di Mauro Puntin - abbiamo subito un altro furto e, anche in quell'occasione, hanno rubato il motore della barca di mio figlio. Siamo molto amareggiati, spero davvero non si ripeta più. Volevamo trascorrere le nostre ferie facendo un giro in laguna ma ora, a causa di questo furto, non sarà più possibile». Sulla vicenda indagano i Carabinieri di Aquileia. (e.m.)
Fondi della Provincia a 18 comuni che attuano la raccolta differenziata
Assemblea del Csr SAN GIORGIO DI NOGARO. Sono ben 18 i Comuni “ricicloni” soci della Csr Bassa Friulana Spa che beneficiano dei fondi, relativi al 2007, sbloccati recentemente dalla Provincia di Udine. Si tratta di Aiello, Aquileia, Bagnaria Arsa, Campolongo al Torre, Chiopris Viscone, Gonars, Marano, Palmanova, Ronchis, Ruda, San Vito al Torre, Talmassons, Tapogliano, Terzo d’Aquileia, Torviscosa, Trivignano, Villa Vicentina e Visco. La Csr conta di migliorare ancora la percentuale di raccolta differenziata grazie al nuovo sistema di raccolta differenziata “spinta”, con cassonetto di prossimità, che comprende anche la separazione dell’umido. Nel frattempo l’assemblea dei soci, riunitasi recentemente, ha approvato all’unanimità, il criterio di applicazione per il recupero dei costi iniziali sostenuti dalla società nei Comuni in cui ha avviato il nuovo sistema di raccolta. In questi territori la Csr sostiene, infatti, i costi per l’applicazione della nuova modalità di raccolta che includono la fornitura di cestini e di nuovi cassonetti, le relazioni pubbliche e gli opuscoli informativi all’utenza. Con l’adozione del criterio di recupero dei costi iniziali, i Comuni “ricicloni” che beneficeranno dei contributi della Provincia e che utilizzano il nuovo sistema di raccolta si impegnano a devolverne l’80% alla Csr per i tre anni successivi all’avvio di tale sistema. I Comuni soci in cui è già in vigore la nuova modalità sono Trivignano, Mereto di Tomba, Fiumicello, Aquileia e Villa Vicentina. In occasione dell’assemblea il presidente Elio Di Giusto ha ripercorso, inoltre, le tappe dal 2004 ad oggi, per la costituzione del Gestore unico dei rifiuti per la provincia di Udine. Di Giusto ha ricordato come i tentativi siano stati molteplici e come: «L’aggregazione con altre società del settore in provincia di Udine è ineludibile – ha sottolineato – visto che diversamente nessuno dei soggetti in gioco può disporre di una massa critica tale da giustificare un qualsiasi investimento sugli impianti di trattamento, che si rendono necessari a seguito della nuova normativa in vigore. È fondamentale ora che l’assemblea indichi al cda l’indirizzo da adottare».