Martedì 24 luglio, il piccolo: Gasolio e gpl agevolati per i residenti delle zone periferiche di Fiumicello
Giovedì 26 luglio, il Piccolo: L'Isonzo è il confine del Friuli
Giovedì 26 luglio, il Piccolo: La banda di Fiumicello applaudita in Baviera
Venerdì 27 luglio, il Piccolo: A Monfalcone la lingua friulana non esiste
Venerdì 27 luglio, il Piccolo: Screening gratuiti a Fiumicello con l'associazione diabetici
Sabato 28 luglio, il Piccolo: Concerto pianistico stasera a Fiumicello
Sabato 28 luglio, il Piccolo: Scuola rinnovata a San Lorenzo



Gasolio e gpl agevolati per i residenti delle zone periferiche di Fiumicello
Accise agevolate per i residenti nelle zone periferiche. Il Consiglio comunale ha deliberato un atto che permette agli abitanti della Pizzacca, del Palazzato, Giaron e Cortona di godere di una riduzione del costo di alcuni prodotti. In particolare, del gasolio e del gas gpl. Il provvedimento si allinea a una disposizione della Finanziaria nazionale, secondo la quale, per le aree non servite dalla rete urbana metanifera, si può beneficiare di riduzioni delle accise per i combustibili. Le suddette aree comunali rientrano nei requisiti previsti, pertanto possono usufruire dello sgravio economico, non essendo servite dalla rete urbana di distribuzione del metano. Le agevolazioni per l'acquisto di gasolio e gas gpl riguardano l'anno in corso. Nello stesso Consiglio comunale, in cui l'atto è stato approvato all'unanimità, si è espresso sostegno a favore dei lavoratori dell'Ineos di Monfalcone. "Oltre alla solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie su cui grava il fardello della disoccupazione - ha aggiunto il sindaco Dean -, l'assise ha invitato, attraverso un documento scritto, la Regione e il Governo nazionale a produrre gli sforzi necessari per trovare una soluzione al problema, individuando, ad esempio, realtà industriali interessate alla salvaguardia del sito e dei dipendenti". Nella multinazionale inglese, che ha annunciato la chiusura dell'attività e la dismissione azienda per delocalizzare la produzione in Sardegna, sono impiegati molti fiumicellesi, tra i 150 dipendenti che essa conta. Consuelo Modesti


L'Isonzo è il confine del Friuli
Rispondo volentieri alla recente lettera di Valeria Grillo assessore della Provincia di Udine. Un apprezzamento nei confronti della nostra cultura non può che farci piacere in un momento storico in cui per molti nemmeno esistiamo. Devo però anche dire che la questione non è risolta. Credendo di esprimere gli interrogativi di molti cittadini delle terre fra l'Isonzo e il Timavo, mi continuo a domandare a quale titolo Monfalcone è stata messa fra i comuni di lingua friulana, un falso storico che ci fa correre il rischio di insegnare il friulano a scuola in una città tutto fuorché friulana. Il vero riconoscimento della cultura bisiaca è quello di rendersi conto del grosso sbaglio fatto. Mi rammarico infatti che si parli ancora e comunque delle "tre province" e di "territorio fra il Livenza e il Timavo". L'apertura nei confronti del "bisiac" deve per forza intendersi come il ritiro di tutti i progetti di salvaguardia del friulano in Bisiacaria e l'accettazione del ridimensionamento del Friuli storico. L'Isonzo è, almeno da cinque secoli, il confine orientale del Friuli: i friulani di Fiumicello o Gradisca lo sanno bene. Non si capisce infatti se l'apertura verso il bisiaco sia totale o se la legittimazione del nostro dialetto sia comunque subordinata alla realtà friulana e a essa dovrà ancora in futuro esser vincolata. Se così fosse non si potrebbe negare che si coltivi un disegno diretto a imporre la "marilenghe" alla comunità bisiaca. Mauro Casasola Associazione Culturale bisiaca Fiumicello


La banda di Fiumicello applaudita in Baviera
Prosegue il successo, anche oltre confine della banda "Tita Michelas", la formazione musicale che sabato 14 luglio ha presenziato alla cerimonia di apertura del Mittelfest a Cividale. I componenti della banda sono appena rientrati da una trasferta oltreconfine, forti dei consensi conseguiti in Baviera. A Regensburg, in Germania, i suonatori friulani hanno aderito alla tre-giorni di un gemellaggio ormai consolidato con la locale "Jugendblasorkester". Nella splendida città, bagnata dal Danubio, il gruppo bandistico ha prima tenuto un concerto, per poi accompagnare la funzione religiosa della domenica mattina nella chiesa di St. Konrad. I suonatori fiumicellesi hanno presentato un repertorio completo e versatile, capace di spaziare attraverso tutti i generi musicali e di incontrare il favore di ogni tipo di auditorio. Gli applausi a scena aperta hanno testimoniato tutto il gradimento del pubblico. La festa è poi proseguita tutta la notte, a ricordare che i valori pregnanti di un gemellaggio sono in primis l'aggregazione e lo scambio culturale tra giovani appartenenti a diverse nazioni. Il 26 agosto inoltre sarà a Sezana, in Slovenia, ospite della banda locale, a coronamento di un programma di scambio intrapreso negli anni scorsi. In casa, a Papariano, si esibirà il giorno precedente, sabato 25 agosto, a chiusura del ciclo di appuntamenti di "Estate in piazza". c.m.


A Monfalcone la lingua friulana non esiste
IL CASO "Friuli, modello di convivenza" è l'ultima proposta nel campo della svendita di culture a cui siamo abituati nell'Isontino da tempo. Questo slogan mi risulta nuovo, e come per tutti i prodotti nuovi, carico di sana pubblicità. Si dice: essere friulani non significa cercare di soffocare le altre culture e componenti linguistiche presenti sul territorio; eppure in Bisiacaria si parla (o perlomeno si è parlato fino a poco fa) di insegnare il friulano nelle scuole come a Chiopris o Talmassons, ignorando che delle famiglie originarie della Bisiacaria nessuna, e dico nessuna, parla friulano. I comuni bisiachi sono stati inseriti nella lista dei friulanofoni mentre come detto sono (non esito a coniare un nuovo termine tanto anche i friulani stessi inventarono l'equivalente di sana pianta) "bisiacofoni". Le cartine in lingua friulana poi, comprendono ovviamente Grado e la Bisiacaria e riportano solo toponimi friulani, nemmeno adoperati nè da bisiachi né da friulani (San Pieri dal Tiritori ?!?). Si dice anche "le svariate componenti friulana, gradese, bisiaca, slovena, devono essere gelosamente conservate e sviluppate senza che l'una soffochi l'altra". Apriti cielo! Peccato che nell'enciclopedia della regione edita recentemente di bisiac e di gradese non vi sia traccia. E peccato che allo stesso tempo veniva affissa sui muri dei nostri paesi cartelli del tipo "al furlan ti fas plui sior" (marketing culturale) su cui immancabilmente qualche ragazzino cancellava "sior" per aggiungerci in vernacolo locale "mona". Era prevedibile. Si fanno poi i convegni della Filologica friulana proprio a Monfalcone (ma guarda un po'!) e Dario Zampa parla in friulano a Grado (che è più veneta di Venezia) con ritorno di fischi "graisani patochi". Si dice ancora: "Negare la presenza del friulano a Gorizia sarebbe come negare la presenza di sloveni e bisiachi", mentre fino a poco fa, prima dei magistrali interventi di Ivan Crico si negava nei fatti l'esistenza del bisiac, parlando di Livenza e Timavo e delle tre province unite. O ancora si sente dire tuttora "il friulano è una lingua, il bisiac è un dialetto" intendendo che il secondo se lo si perde non è poi un gran danno (cito l'anziano parroco di Fiumicello, che quando parla in tali maniere, un modello di convivenza proprio non è). Forse non è ancora ben chiaro che, se a Gorizia altre culture hanno preso il posto del friulano originario e in parte ancora presente, a Monfalcone il friulano non c'è mai stato. E se prima del '500 esisteva una forma friulaneggiante (del tutto da chiarire), da quel epoca in poi sono i dialetti veneti gli unici a soddisfare i bisogni di comunicazione della comunità. Si risente il friulano con gli anni cinquanta, con i contadini friulani che vengono per lavorare in cantiere ma questi, non hanno alcun legame storico con il territorio. Non possono quindi pretendere lo stesso sostegno culturale che avrebbero in Friuli. Abbiamo poi: "Il Friuli ha sempre rappresentato un modello di convivenza" quando invece se c'è una zona in ambito regionale che ha dimostrato di saper fare convivenza è proprio il Monfalconese, dove si sono avvicinati popoli di culture diverse, prima gli istriani con l'esodo, poi i tanti meridionali, ora indiani e cingalesi. E per mantener viva la nostra cultura siamo per assurdo costretti a fare i conti con i friulani che per primi si integrarono nel nostro tessuto sociale. Tutte queste prese di posizioni dell' ultima ora, moderate e solidali, mi lasciano perplesso. O sono una presa in giro, oppure sono un vano tentativo di arginare la protesta nascente per non perdere del tutto l'Isontino. Prima di ritirare il prodotto "furlan" dal mercato. Mauro Casasola Fiumicello


Screening gratuiti a Fiumicello con l'associazione diabetici
Uno stand dell'Associazione famiglie diabetici della Bassa friulana, all'interno della festa delle pesche, ha destato l'attenzione dei visitatori, catalizzando l'interesse su questa problematica. Supportata dalla Croce Verde di Cervignano e con il patrocinio del Comune di Fiumicello, il sodalizio ha svolto un'attività di screening misurando gratuitamente la pressione arteriosa, la glicemia e il colesterolo a quanti lo desideravano. Le persone sono state così accompagnate nel modulo della Croce Verde, dove due infermiere procedevano alla rilevazione dei parametri attraverso apposite strumentazioni. Sono inoltre sono stati messi a disposizione depliant e opuscoli informativi sul diabete. La partecipazione della popolazione di Fiumicello è stata numerosa, facendo registrare 136 misurazioni. "La risposta è stata straordinaria - ha commentato Gloria Prati, consigliere dell'Associazione famiglie diabetici -, così come la disponibilità e la collaborazione delle autorità locali". Il rappresentante del sodalizio ha aggiunto: "Il nostro staff sanitario e i volontari che si sono messi a disposizione per questo servizio di prevenzione hanno riscontrato un clima accogliente e vivace. Per noi è stata un'esperienza molto positiva - ha concluso -, speriamo che lo stesso sia stato per coloro ai quali l'iniziativa era rivolta e per quanti ci hanno aiutato ad attuarla con professionalità e successo". c. m.


Concerto pianistico stasera a Fiumicello
Secondo appuntamento del Festival musicale internazionale "Nei suoni dei luoghi", promosso dall'Associazione Progetto musica di Monfalcone e finanziato dalla Regione con un recital pianistico in forma di lezione-concerto stasera alle 21 nella Pieve di San Lorenzo Martire a Fiumicello. Il pianista Roberto Turrin, prima del concerto vero e proprio introdurrà al pubblico la figura del compositore Franz Liszt soffermandosi in particolare sull'"Elemento Sacro" della sua produzione artistica. Il programma della serata proporrà l'esecuzione di un'opera degna di nota come le Harmonies poetiques et religieuses, da cui si potrà apprezzare l'"Invocation", l'"Hymne de l'enfant a son reveil" e la famosa "Bénédiction de Dieu dans la solitude" ed ancora "Pensée des morts", "Miserere, d'après Palestrina", "Andante lacrimoso" e "Cantique d'amour". Roberto Turrin compie gli studi a Trieste, sotto la guida del maestr Luciano Gante, ottenendo il diploma con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio "Tartini".


Approvato il terzo lotto dei lavori Scuola rinnovata a San Lorenzo
FIUMICELLO È stato approvato ieri il progetto per la sistemazione della parte esterna della scuola di San Lorenzo, un angolo verde che darà lustro alla frazione. Si tratta del terzo lotto, un intervento da 282 mila euro, che segue i lavori di restauro e recupero dell'edificio. I primi due lotti sono infatti già stati appaltati, gli interventi dovrebbero iniziare dopo l'estate, mentre nella parte esterna è presumibile che inizino la prossima primavera. La riqualificazione dell'area esterna, adiacente la pieve di San Lorenzo, prevede la creazione di vialetti e alberature, con giochi per bambini e panchine, nonché la sistemazione dell'area per la sosta delle corriere. La ristrutturazione dell'ex scuola di San Lorenzo segue l'intervento recentemente concluso sull'edificio di Papariano, che ha trasformato l'ex scuola in una sala polifunzionale e in sede per le associazioni. "La struttura di San Lorenzo sarà prettamente utilizzata dalla frazione", annuncia il sindaco Dean, rispettando l'intento dell'Amministrazione di dare spazio alle realtà decentrate. Non è da escludere che nella nuova struttura recuperata possa trovare ubicazione un ambulatorio medico, per andare incontro ai residenti delle frazioni e agevolarli nei servizi. Se questo inserimento non sarà di immediato realizzo, in tempi molto più brevi è ipotizzabile la fruibilità della struttura per allestimento di mostre o per ospitare associazioni, nonchè per allestire un ufficio di ricevimento per gli amministratori. Collocato nel borgo rurale di San Lorenzo, l'edificio fu adibito a scuola dal 1914 al 1971. Riveste pertanto un'importanza storica e sociale che va valorizzata. Attualmente la struttura mostra uno stato di visibile degrado, con parte della copertura del tetto crollata e l'interno in precario stato di conservazione. Il recupero sarà effettuato mantenendo inalterata la struttura e lo stile architettonico. L'interno sarà invece modificato aprendo il piano superiore ora diviso in aule ad un unico spazio, poi suddiviso da pareti mobili. Al piano terra troveranno ubicazione uffici e ripostigli. Consuelo Modesti