Domenica 12 marzo, il Gazzettino: Queste le vittime civili che abitavano nel Triveneto
Lunedì 13 marzo, il Piccolo: In municipio la visita del vescovo alla scuola
Martedì 14 marzo, il Piccolo: Durì: Il sindaco sapeva, la giunta è stata ambigua
Martedì 14 marzo, il Gazzettino: Shaurli: Scuole anticristiane? Attacco miope
Mercoledì 15 marzo, il Piccolo: De Antoni: Non volevo fare catechismo all'elementare
Giovedì 16 marzo, il Piccolo: L'immagine e la spiaggia gradese studiate in due tesi di laurea
Giovedì 16 marzo, il Gazzettino: La visita del vescovo
Sabato 18 marzo, il Messaggero: Oggi la visita dell'arcivescovo
Lunedì 20 marzo, il Piccolo: De Antoni insegna la Storia agli alunni
Martedì 21 marzo, il Gazzettino: Il vescovo fa dimenticare le polemiche sulla visita alle elementari
Sabato 25 marzo, il Messaggero: Donati 516 euro alla Sogit di Fiumicello dall'Udinese club
Martedì 28 marzo, il Gazzettino: Gemellaggio, arrivano i francesi
Mercoledì 29 marzo, il Messaggero: Fiumicello vuole riavere una squadra competitiva



Queste le vittime civili che abitavano nel Triveneto. Abrile Enzo, 1902, Gorizia; Ambrosi Egidio, 1926, Sagrado; Appiani Renato, 1897, Gorizia; Badalini Erminio, 1910, Gorizia; Battiston Rina, 1901, Pordenine; Belli Renato, 1907, Gorizia; Bellingher Carolina, 1909, Gorizia; Benaglia Lucinda, 1922, Trento; Bertos Guido, 1913, Gorizia; Blasizza Alfredo, 1925, Gorizia; Bonnesi Ettore, 1900, Gorizia; Borcucci Sandrigo, 1921, Vicenza; Bramo Giovanni, 1919, Gorizia; Bresciani Carlo, 1880, Gorizia; Cadamuro Antonio, 1894, Treviso; Calligaris Augusto, 1906, Cormons; Calligaris Mario, 1902, Cormons; Candolfo Marcello, 1924, Trieste; Candusio Fausta, 1921, Trieste; Cassanego Emilio, 1900, Gorizia; Cechet Attilio, 1913, Fogliano di Redipuglia; Celli Luigia, Cormons; Ceschia Giuseppe, 1882, San Lorenzo di Mossa; Cestonaro Fiorindo, 1900, Piovene Rocchette; Chiades Carmen, 1909, Gorizia; Chiades Fernanda, 1904, Gorizia; Ciuffarin Rodolfo, 1887, Gorizia; Clancis Severino, 1914, Lucinico; Clede Luigi, 1903, Gorizia; Cocianni Emilia, 1902, Gorizia; Cocina Michele, 1909, Gorizia; Codarin Alfredo, 1906, Trieste; Colla Maria, 1900, Gorizia; Colotti Carlo, 1893, Gorizia; Comelli Augusto, 1920, Gorizia; Coniglio Francesco, 1922, Gorizia; Cosmi Cleto, 1897, Palmanova; Cossovel Egone, 1892, Gorizia; Cossutta Armando, 1920, Gorizia; Crachi Angela Ada, 1920, Latisana; Crasnich Giuseppe, 1907, San Canziano d'Isonzo; Crepaldi Eusilio, 1909, Taglio di Po; Cumar Vinicio, 1927, Gorizia; Dean Antonio, 1896, Gorizia; Dean Rodolfo, 1884, Aquileia Fiumicello; Del Franco Eugenio, 1882, Gorizia; Del Ponte Oscar, 1883, Trieste; Della Ricca Lorenzo, 1895, Palazzolo dello Stella; Dessi Eugenia, 1922, Ronchi dei Legionari; Di Blas Alfredo, 1903, Gorizia; Donatini Armando, 1920, Villesse; Epicuri Felice, 1899, Padova; Fajt Giovanni, 1920, Gorizia; Fajt Clalio, 1920, Gorizia; Faefoglia Bruno, 1924, Gorizia; Fedon Aristide, 1898, Aquileia Fiumicello; Fonzari Guida, 1913, Gorizia; Furlani Angelo, 1901, Gorizia; Furlani Emilio, 1902, Gorizia; Gabrieli Rodolfo, 1909, Gorizia; Gatti Natalia, 1872, Gorizia; Gergolet Umberto, 1911, Gorizia; Grachi Angela Maria Ginetta, 1920, Latisana; Grapulin Edoardo, 1891, Gorizia; Graziato Nicolò, 1889, Tribano; Gronelli Orestina, 1912, Gorizia; Gueli Eugenio, 1924, Gorizia; Honorè Jurdan Marcello, 1900, Gorizia; Lazzer Giovanni, 1899, San Polo di Piave; Leitgeb Maria Anna, 1900, Gorizia; Lingua Bruno, 1921 Gorizia; Lippi Virgilio, 1926, Gorizia; Lovisi Giuseppe, 1909, Gorizia; Manzutto Nella, 1924, MOnfalcone; Marassi Giuseppe, 1927, Gorizia; Marchi Jolanda, 1922, Gorizia; Massari Mario, 1926, Gorizia; Mastrandrea Maria Carmen, 1891, Gorizia; Mattiussi Aristide, 1907, Trieste; Mazzolini Longino, 1911, Gorizia; Mezzorana Mario, 1923, Gorizia; Mezzorana Oscarre, 1902, Gorizia; Miljavec Maria, 1913, Gorizia; Milost Eugenio, 1881, Gorizia; Milost Augusta, 1892, Gorizia; Morassi Giovanni, 1891, Gorizia; Muzzolini Leonardo, 1891, Magnano in Riviera; Nadaia Augusto, 1896, Gorizia; Nardini Guido, 1898, Gorizia; Nardini Vittorio, 1900, Gorizia; Olivo Engilberto, 1910, Gorizia; Olivo Vittorio, 1908, Rivignano; Padovan Giuseppe, 1907, Gorizia; Peressoni Regina, 1926, Gorizia; Picech Maria, 1905, Cormons; Princi Virgilio, 1925, Gorizia; Princis Corrado, 1887, Gorizia; Ronca Enrico Duilio, 1911, Gorizia: Rosolen Luigi, 1886, Gorizia; Rupeni Furio, 1910, Trieste; Saletta Igino, 1884, Schio; Sirtori Paolo, 1894, Gorizia; Spessot Bruno, 1908, Gorizia; Stringhetti Giovanni, 1893, Udine; Tavian Giovanni, 1908, Cormons; Tomasetti Italico, 1886, Gorizia; Tromba Giorgio, 1922, Gorizia; Turel Guerrino, 1907, Gorizia; Varutti Ernesto, 1886, Coseano; Venezia Giulia, 1916, Udine; Venuti Giuseppina, 1888, Gorizia; Volpi Bruno, 1896, Gorizia; Zarotti Andrea, Trieste; Zei Adriana, 1880, Gorizia; Zimolo Adelio, 1918, Pietra d'Isonzo; Zorzin Guglielmo, 1896, Cormons; Zucchiati Francesco, 1912, Gorizia.


Sabato pomeriggio l'incontro di monsignor Dino De Antoni con gli scolari In municipio la visita del vescovo alla scuola
FIUMICELLO L'altra sera è cominciata la visita pastorale del presule della diocesi di Gorizia. Domenica solenne cerimonia nella chiesa di San Valentino FIUMICELLO Dopo il rumore che ha raggiunto persino le reti televisive nazionali, portando la vicenda del mancato incontro del vescovo all'attenzione di una platea sconfinata, la visita pastorale di monsignor Dino De Antoni è iniziata sabato pomeriggio in un clima di ritrovata serenità. "Cerchiamo di viverla nel modo più sereno possibile - ha spiegato il parroco don Luigi Fontanot - e tentiamo, dopo il clamore massmediatico che ha travolto la comunità, di recuperare la tranquillità di sempre. Adesso tutto è tranquillo, pacifico. E noi aiuteremo la comunità a vivere l'esperienza della visita pastorale senza farci prendere dalla curiosità di sapere se, dopo tutto quello che è successo, il vescovo dirà o meno qualcosa sulla vicenda della scuola". Il rumore e lo scandalo è dunque qualcosa che si vuol lasciare ai politici e ai giornalisti, e da parte sua il parroco, durante la messa domenicale, ha preferito non fare alcun cenno a questa questione tanto amplificata dalla stampa. Anche perché l'incontro tanto discusso si farà, solo che invece che negli spazi della scuola, si terrà sabato alle 15.30 nella sala del palazzo municipale. "Il Comune - precisa tuttavia don Luigi Fontanot - non è stato scelto per una sua particolare funzione, ma solo perché è l'unico ambiente sufficientemente grande per accogliere tutte le persone che sono state invitate; un luogo che le strutture parrocchiali attualmente non dispongono". Ma se l'incontro, a cui sono stati invitati gli alunni, i genitori, le maestre e il dirigente scolastico, si farà dunque nel fine settimana, anche gli altri giorni della settimana saranno densi di appuntamenti, come si può dedurre dal calendario della visita pastorale. Oggi infatti il vescovo incontrerà i cresimandi e i bambini del ricreatorio, per poi passare all'incontro con i gruppi sportivi, con la banda e con gli agricoltori, mentre domani la visita pastorale si rivolgerà agli studenti delle medie, alle associazione di volontariato, ai disabili della Cooperativa Thiel, alla Protezione civile e a tutto il mondo associazionistico di Fiumicello, che si riunirà in un Consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza. Mercoledì il vescovo si dedicherà alla visita degli ammalati nelle case di Fiumicello, mentre giovedì pomeriggio è prevista la messa con gli anziani e gli ammalati a San Lorenzo, prima dell'incontro, in serata, con i dipendenti della Bcc e con gli artigiani e gli imprenditori. Venerdì ci sarà l'incontro con le famiglie nella saletta del ristorante "Al ponte", nonché la visita agli ammalati di Palazzato, la messa nel borgo di Sant'Antonio e l'incontro con i pazienti dell'Acat, per arrivare quindi a sabato quando ci saranno le visite agli infermi di San Lorenzo e Papariano, la messa prefestiva a San Lorenzo e l'ormai celebre incontro con gli alunni della materna e delle elementari in Sala consiliare. Domenica, infine, ultimo giorno della visita pastorale, sono in programma la messa di saluto nella chiesa di San Valentino, a cui parteciperanno i bambini del "gruppo del fagotto" e la Corale Perosi, oltre alla banda Michelas che darà l'ultimo saluto al vescovo. Alessandro Dose


Durì: "Il sindaco sapeva, la giunta è stata ambigua"
VISITA DEL VESCOVO FIUMICELLO Come anticipato, le insegnanti delle elementari di Fiumicello hanno deciso di incontrare i genitori di tutte le classi della scuola: ieri pomeriggio si sono tenuti i primi incontri, mentre le altre riunioni sono fissate per oggi e dopodomani. Intanto il dirigente Aldo Durì ha deciso di replicare alla Giunta: "Non è vero che l'amministrazione non è stata informata. Seppur in modo informale, lunedì 27 febbraio il sindaco Dean è stato da me messo al corrente della decisione che stava maturando. E il giorno dopo, guarda caso, la notizia è apparsa sul giornale, con il corredo delle sue critiche dichiarazioni. Ho allora torto a pensare che a dar fuoco alle polveri di una campagna di stampa aggressiva sia stata proprio l'amministrazione?". Durì aggiunge: "Se il sindaco voleva manifestare la sua legittima contrarietà, era così difficile richiedere un incontro con la scuola e trovare un canale di comunicazione?" Quanto all'invito polemico della Giunta a "lavorare per il bene dei bambini", Durì assicura che "le maestre non hanno mai smesso di farlo, e che all'interno della scuola regna un'atmosfera di serenità e concordia, nonostante siano da giorni oggetto di critiche malevole, di falsità e di distorsioni". Piuttosto, si chiede Durì: "In un clima così deteriorato, come sarà possibile portare avanti con reciproca fiducia i tanti progetti avviati con il Comune?". Apprezzando infine l'atteggiamento pacato e rispettoso della Chiesa, Durì si rivolge al vescovo: "Basterebbe una sola parola di monsignor De Antoni per riportare la distensione: basterebbe cioè che egli, nonostante il suo comprensibile rammarico, ci desse atto che la decisione della scuola era pienamente legittima e solo dettata da motivi di opportunità; tanto che è stato degnamente ricevuto in 7 su 8 delle scuole del circolo". Oggi, intanto, l'arcivescovo incontrerà gli allievi delle medie e delle materne, i disabili della Cooperativa Thiel e le associazioni locali. a. d.


VISTO DA SINISTRA Shaurli: "Scuole anticristiane? Attacco miope"
È un grave errore "portare su un terreno politico-partitico ciò che non lo è affatto". Così Cristiano Shaurli, segretario provinciale dei Democratici di sinistra, replica all'attacco lanciato nei giorni scorsi da Marzio Strassoldo. Il presidente della Provincia aveva parlato, in relazione agli episodi di Feletto e Fiumicello, di scuole che non difendono la cultura cristiana e occidentale. "Purtroppo - si rammarica Shaurli, candidato al consiglio provinciale nel collegio di Fiumicello - le parole e la saggezza dell'Arcivescovo di Gorizia non sono state ascoltate e si è continuato a dare colorazione politica o peggio anticristiana ad alcune scelte, giuste o sbagliate che fossero". Shaurli esprime la convinzione che "la laicità dello Stato - che non è un connotato anticristiano o antireligioso - sia ancora un fondamentale punto fermo della nostra Costituzione".


Il vescovo ha parlato di opportunità perduta: "Alle medie ho raccontato la storia del Patriarcato" De Antoni: "Non volevo fare catechismo all'elementare"
"Il vescovo Dino è chioggiotto e Chioggia è famosa per le baruffe chioggiotte. Ma il vescovo non ama le polemiche, tuttavia, credo che non parlare della vicenda sarebbe scorretto". L'arcivescovo di Gorizia, Dino De Antoni, ieri pomeriggio davanti alla comunità fiumicellese non ha voluto eludere la questione legata al suo mancato incontro nell'elementare di via Ugo Pellis: "Mi è dispiaciuto perchè si è persa un'opportunità di farmi incontrare i ragazzi nell'ambito della scuola. Era un bene incontrare di persona, nel plesso scolastico, il rappresentante della comunità cattolica i cui principi sono argomento delle ore di religione che i bambini frequentano. Le polemiche - ha continuano - servono solo a creare disagio". Un esordio diretto, dunque, quello dell'arcivescovo di Gorizia, che peraltro non ha in questo modo disatteso le aspettative dei fiumicellesi giunti ieri in sala consiliare per dare il benvenuto al presule, in visita pastorale a Fiumicello. Ad attendere l'illustre ospite c'erano la giunta e il consiglio comunale al completo; c'era il parroco don Luigi Fontanot con don Ottone Brach, che nel paese della Bassa ha offerto il suo servizio per trent'anni e al quale De Antoni ha rivolto un affettuoso saluto. Il sindaco Paolo Dean, presentando il paese e la sua gente, ha ricordato l'elevato e qualificato numero di associazioni che animano la realtà cittadina, nonchè i sostegni a favore degli anziani e l'azione di prevenzione del disagio giovanile messi in atto dall'amministrazione comunale. Nella sua lunga esposizione, si è anche soffermato sui rapporti tra il Comune e la realtà scolastica: "La collaborazione con i docenti e gli organi collegiali - ha spiegato Dean - ha dato vita a numerosi progetti volti alla formazione, alla crescita spirituale, intellettuale e sociale dei ragazzi, nonchè all'acquisizione della cultura europea". Il sindaco non ha tralasciato alcun aspetto cittadino ricordando, tra l'altro, le future ristrutturazioni della Sala convegni Bison e delle ex elementari di Papariano e San Lorenzo, ma anche l'avvenuta sistemazione della chiesetta del borgo di Sant'Antonio. De Antoni ha colto le finalità comuni che uniscono la missione della Chiesa all'operato dell'amministrazione comunale. Citando Paolo VI, il vescovo ha ricordato che "la politica non è una cosa sporca, ma un servizio alla comunità e può essere una forma altissima di carità. So che non è facile - ha poi aggiunto - rispondere a tutte le esigenze di una collettività". Quando è stato il momento dell'intervento dei consiglieri comunali, Andrian ha riproposto la questione tanto discussa in questi giorni: "Quale insegnamento possono dare delle maestre che rifiutano la visita del vescovo?". De Antoni ha risposto: "C'è stato un equivoco di fondo: si è pensato che la visita del vescovo fosse un momento di catechismo. No, tutt'altro: stamattina alle scuole medie ho fatto una lezione di storia. Ho spiegato che Fiumicello si trova nella storia del Patriarcato di Aquileia e da qui trova il senso delle sue radici. L'ultimo della covata è il vescovo Dino". A conclusione dell'incontro c'è stato lo scambio dei doni: il vescovo ha consegnato al sindaco il "Compendio della dottrina sociale della Chiesa", Dean ha donato un piatto d'argento e un'opera di Ivan Bidoli. I presidenti delle numerose associazioni presenti, alla fine, sono scesi ad uno ad uno per porgere la mano al vescovo. Alessandro Dose


L'immagine e la spiaggia gradese studiate in due tesi di laurea
GRADO Appuntamento con le tesi di laurea ieri, nella Biblioteca. Cristina Razza di Fiumicello ha presentato la "Storia dell'immagine di Grado attraverso le guide turistiche dalla metà dell'Ottocento a oggi", una delle tesi premiate al concorso del Comune, discussa all'Università di Trieste nell'ambito del corso di Storia economica dell'età moderna e contemporanea. Il lavoro comprende un'indagine turistica su Grado quale emerge dalle guide turistiche pubblicate nel corso di oltre un secolo, integrando la metodologia storica con concetti che appartengono alla sfera della comunicazione e promozionale turistica. La gradese Ilaria Scremin ha invece illustrato la tesi in architettura "L'arenile di Grado: progetto di riqualificazione e reinterpretazione", discussa all'Università di Venezia: partendo dall'analisi geologica e storico-culturale del territorio e della città, redige una serie di proposte che interessano tutto il perimetro dell'Isola.


Incontro con il Consiglio e le associazioni, sabato infine con le elementari La visita del vescovo Scherza sulle polemiche :"Sono di Chioggia, la patria delle baruffe"
Fiumicello "Un paese tranquillo". Così il sindaco Dean ha descritto la sua comunità al vescovo De Antoni in visita ufficiale al Consiglio Comunale di Fiumicello. Dopo quasi dieci giorni di aspre polemiche sembra che sia stata fatta pace e le nuvole si siano diradate. Mons. De Antoni ci scherza su: "Dopo la bella esperienza di stamattina con i ragazzi delle scuole medie mi è dispiaciuto non poter incontrare i bambini delle elementari a scuola; ma vero è che io sono nato a Chioggia e la mia città è famosa per le sue baruffe, raccontate da Goldoni: ci dovrei essere abituato". Denis Andrian nel suo saluto in rappresentanza della lista "La casa in comune" ha espresso la sua opinione in merito, bollando la situazione: " una mancanza di valori e di tolleranza, come succede in tutta Italia ultimamente". Oltre a queste parole e ad un velocissimo accenno dello stesso sindaco nel suo discorso iniziale, le polemiche dei giorni scorsi sono state lasciate da parte. Una esigenza che sia l'autorità religiosa che comunale avevano avvertito sin dall'inizio della polemica. Anche perché il capogruppo di maggioranza Pierino Movio ha spiegato come il lavoro della giunta comunale in fatto di educazione, di cultura, di civiltà sia sempre stato in sintonia con l'insegnamento della Chiesa. Il sindaco ha poi presentato il territorio comunale in tutti i suoi aspetti e il pittore Ivan Bidoli ha illustrato il suo dono, dipinto per l'occasione su un tema religioso.Tutto ciò mentre mons. De Antoni, tra l'ilarità generale, scambiava alcune battute con il parroco emerito di S. Valentino don Ottone Brach. Per i prossimi giorni l'agenda del vescovo prevede l'incontro con altre realtà associative e individuali del paese e infine il tanto discusso incontro con i bambini delle elementari, sabato 18. Alessandro Maràs


Oggi la visita dell'arcivescovo Fiumicello: numerosi i genitori attesi in municipio
Il risultato dell'irrigidimento dei vertici scolastici, alla fine, sarà quello di rendere ancora più vibrante e significativo questo incontro che, ne sono certa, vedrà la presenza della stragrande maggioranza dei bambini e delle loro famiglie". Con queste parole, la mamma di un alunno delle elementari di via Pellis, preannuncia la forte partecipazione di genitori e studenti all'incontro che avrà luogo oggi, alle 15.30 nella sala consiliare del Comune, con l'arcivescovo di Gorizia, monsignor Dino De Antoni. Un incontro che dovrebbe mettere la parola fine alle tante polemiche che hanno accompagnato la visita pastorale di De Antoni a Fiumicello, dopo il rifiuto del collegio docenti e, quindi, della direzione dell'elementare di via Pellis, di far svolgere l'incontro all'interno della scuola. Una decisione che ha scatenato le proteste di molti genitori, soprattutto per il mancato coinvolgimento in questa scelta, sfociate successivamente nelle dimissioni di 6 rappresentanti di classe su 9, e in una presa di posizione critica da parte della giunta Dean che, pur esprimendo rispetto per l'autonomia della scuola, ha stigmatizzato il comportamento dei vertici che avrebbero deciso di rifiutare la visita del vescovo senza consultare nessuno. Sull'altro fronte, il dirigente scolastico, Aldo Durì, ha sempre difeso la scelta, facendo riferimento all'aconfessionalità della scuola e al rispetto per le diverse sensibilità religiose degli alunni e delle loro famiglie. Anche nei recenti incontri di chiarificazione con i genitori, il dirigente e le maestre hanno difeso a spada tratta la loro scelta rimarcando che la responsabilità del clamore sollevato sulla vicenda "va imputata ad altri". Il vescovo De Antoni, pur esprimendo rammarico per l'accaduto ha sempre cercato, comunque, di gettare acqua sul fuoco delle polemiche ma è evidente che la vicenda ha lasciato il segno nell'ambito della Chiesa, come dimostrano gli interventi di diversi sacerdoti e l'intera pagina che il settimanale diocesano "Voce Isontina" ha dedicato al fatto. In una lunga e articolata riflessione firmata da Gabriella Burba, sulla laicità dello Stato, si evidenzia come la visita del vescovo avrebbe potuto essere inquadrata in un'iniziativa di carattere culturale, come accaduto in altre realtà scolastiche, come Cervignano, preparando gli studenti sui rapporti della Chiesa con il mondo contemporaneo e, in particolare, sulle relazioni fra cristianesimo, da un lato, e scienza, filosofia, Costituzione italiana e, più in generale, cultura, dall'altra. L'articolo conclude quindi il ragionamento con una domanda: "In una società ormai multiculturale e multireligiosa, si dirà di no anche a un rabbino o a un esponente della fede islamica in modo da garantire l'ignoranza religiosa dei nostri studenti?" (p.a.)


De Antoni insegna la Storia agli alunni
L'atteso evento di sabato pomeriggio si è svolto con assoluta semplicità e con una grande partecipazione. Era meglio se l'incontro avveniva all'interno della scuola elementare? È stato giusto farlo in un luogo neutro come la sala consiliare? Ognuno ha già espresso le proprie opinioni, argomentandole sia in forma pubblica che privata, fatto sta che l'incontro con il vescovo monsignor Dino De Antoni ha visto la presenza di tantissimi bambini accompagnati dai loro genitori, che hanno preso posto sugli ampi spalti della sala consiliare del municipio di Fiumicello. Accennando alle scelte che hanno portato all'organizzazione dell'incontro al di fuori della scuola, all'inizio del discorso monsignor De Antoni ha detto di poter "recuperare perché, oltre ai bambini, qui vedo anche i genitori", e ha poi parlato ai bambini raccontando la storia della Diocesi e rievocando le vicende del Patriarcato, di cui l'arcivescovo è l'odierno discendente. Rinnovando il rammarico già espresso in precedenza, De Antoni ha quindi spiegato nuovamente la propria posizione: "Non si è capito - ha detto - che il vescovo sarebbe andato a scuola come un rappresentante di un'istituzione e di una realtà che i bambini imparano dai libri di scuola. Ed essi non avrebbero visto nient'altro che un discendente di quel Patriarcato nella cui storia sono immersi dalla testa ai piedi". Ebbene, dopo il clamore delle passate settimane, la faccenda si è conclusa serenamente con un affollato incontro, dove partecipare è stata una libera scelta da parte dei genitori. E nel frattempo, ieri mattina, si è conclusa anche la visita pastorale a Fiumicello, giacché la messa di ieri, a cui hanno partecipato i bambini del "Gruppo del fagotto", la Corale "Lorenzo Perosi" e il gruppo bandistico "Tita Michelas", è stata, per la comunità, l'ultima occasione per salutare il vescovo. a. d.


Nella sala consiliare e non nella scuola l'atteso incontro con i bambini, ma anche con i loro genitori. E il presule gioca con loro attraverso la macchina del tempo
Il vescovo fa dimenticare le polemiche sulla visita alle elementari L'incontro dei bambini di materne e elementari con il vescovo De Antoni, atteso ormai da quasi quindici giorni, deve aver scontentato tutti quelli che credevano che solo un clima triste e religiosamente cupo avrebbe caratterizzato il pomeriggio. Non nelle aule scolastiche con i professori, ma all'esterno con gli animatori parrocchiali, giunta da Trieste anche una troupe Rai, i bambini più felici che impauriti. L'incontro è avvenuto in sala consiliare perché, come ha spiegato il parroco don Gigi Fontanot, la parrocchia non dispone di ambienti tanto grandi da riuscire ad ospitare un così folto gruppo (la sala era piena). Il pubblico ha partecipato coinvolto, non risparmiando le risate per più di una situazione divertente, tributando attenzione verso le difficili parabole e i significativi episodi tratti dal Vangelo. Il tema affrontato dal vescovo è stato di grande rilevanza: il senso della vita. Perché siamo stati allevati, educati, perché i nostri genitori ogni giorno si sacrificano per noi? A queste domande De Antoni ha risposto giocando con i bambini alla "macchina del tempo", un gioco inventato per non annoiare i piccoli riguardo ad un tema così gravoso. Si è partiti dall' oggi e, passando per Vittorio Emanuele III, per Galileo, Attila e alcuni personaggi storici del Friuli, si è arrivati fino a Gesù, e al concetto fondamentale che voleva spiegare tutta la giornata. "Gesù è una figura fondamentale perché parla di pace, e di fraternità, è l'esempio al quale si deve ispirarsi. Gli stessi genitori credenti sono degli esempi, perchè cercano di far avvicinare i figli a Dio non attraverso la costrizione e il male, ma attraverso il bene e l'amore", secondo le parole di mons. De Antoni. Parole che, pur essendo universali, sembra tanto che siano state ispirate dalla situazione appena passata, una settimana in cui si è polemizzato sul fatto che qualche docente cerchi di insegnare proibendo e vietando di far conoscere nuove realtà a chi ne ha più bisogno: i bambini, in particolare. E gli adulti in sala non si sono proprio dispensati dal battere le mani e dall'esprimere il proprio consenso verso le parole del vescovo, dimostrando con i loro applausi l'appoggio che gli hanno dimostrato durante tutta la sua visita pastorale a Fiumicello, in contrasto con le decisioni "imbarazzanti" (definizione del sindaco Dean) di una piccola minoranza. Alessandro Maràs


Donati 516 euro alla Sogit di Fiumicello dall'Udinese club
VILLA VICENTINA. Proseguono, nonostante le infauste sorti della squadra del cuore, le attività benefiche dell'Udinese Club di Villa Vicentina. Sabato scorso, nella sede del sodalizio di via Gorizia, è stata consegnata al presidente della Sogit di Fiumicello, dalle mani del vicepresidente Donato Cristiani, una busta contenente 516 euro, un milione di vecchie lire. Un momento di incontro che è servito per rimarcare l'intensa attività sociale svolta dal sodalizio bianconero, il più vecchio della Regione e quello che conta il maggior numero di soci, circa 700. Una comunità, più che un gruppo, quella dell'Udinese club che devolve i propri introiti alle realtà associazionistiche locali. Questa volta è toccato alla Sogit di Fiumicello un'associazione di volontariato sanitario onlus che opera in zona con due ambulanze attrezzate senza alcun finanziamento statale. Stelio Weigl Orlando, presidente della onlus, ringraziando per l'offerta, ha spiegato che tale somma contribuirà all'acquisto di un defibrillatore dal costo di 12 mila euro circa necessario in zona in quanto, in caso di infarto, è vitale intervenire entro pochissimi minuti e Fiumicello è troppo distante dai più vicini ospedali per rendere questo possibile. Sono intervenuti anche Aldo Sgubin, presidente del Club che ha illustrato le attività del club e le motivazioni della donazione e il sindaco di Fiumicello Paolo Dean, che ha ricordato l'incontro con Weigl Orlando nel giorno del suo insediamento a sindaco ma anche l'impegno dell'Udinese Club che raggruppa anche molti fiumicellesi. (g.m.)


Tutto è pronto per accogliere i giovanissimi ospiti d'Oltralpe Gemellaggio, arrivano i francesi
Si concretizza con una novità assoluta, e forse unica in Europa: il gemellaggio tra due scuole elementari europee, nella fattispecie tra la Scuola elementare San Lorenzo e San Valentino di Fiumicello e l' Ècole Primaire di Temple sur Lot; il quadro dei rapporti che unisce strettamente, da ormai cinque anni, le due comunità, allo stesso tempo rappresenta una prospettiva durevole ed un nuovo slancio coinvolgendo le nuove e più giovani generazioni nel processo di costruzione dei legami e delle relazioni tra i due paesi: il gemellaggio in atto potrà così alimentarsi di linfa ed energia vitale, consolidarsi, svilupparsi, garantirsi il futuro. Questo gemellaggio si fonda su una molteplicità di elementi e motivi che accomunano ed avvicinano tra loro i due paesi: entrambi sono piccoli centri di campagna ed ospitano una popolazione ancora attaccata alle tradizioni. Mettendo a stretto contatto bambini di differente nazionalità (ma pur sempre di nazioni che si riconoscono almeno cugine, se non sorelle ) la scuola si propone di infondere in essi i primi germi e fermenti di una coscienza europeistica, la consapevolezza d'essere i futuri cittadini d'Europa. Mettendo a stretto contatto bambini di differente nazionalità ( ma pur sempre di nazioni che si riconoscono almeno cugine se non sorelle), la scuola si propone di infondere in essi i primi germi e fermenti di una coscienza europeistica, della consapevolezza d'essere i futuri cittadini d'Europa. I 30 ragazzi francesi, con i loro accompagnatori, arriveranno a Fiumicello nel periodo pasquale dal 14 al 20 di aprile: troveranno ad attenderli una scuola ed i genitori degli scolari dopo un notevole sforzo organizzativo per ospitarli. .È stata organizzata una settimana molto impegnativa, dalle visite guidate alle aziende agricole locali, alle escursioni a Trieste, Aquileia e Venezia, intervallate dalla messa di Pasqua e dalla tradizionale merenda all'aperto di pasquetta.L. N


Fiumicello vuole riavere una squadra competitiva
Ben 80 mini atleti hanno animato i tornei di minivolley organizzati dalla Pallavolo Acli Fiumicello in occasione dei festeggiamenti di San Valentino. Alla manifestazione sportiva hanno partecipato bambini dell'Ap Vivil Villa Vicentina, della Polisportiva Libertas Gonars, dell'Ap Aquileiese e dell'Ausa Pav Cervignano, società con cui la Pallavolo Acli Fiumicello collabora a livello giovanile per organizzare tornei e per promuovere la pallavolo. La festa di San Valentino, patrono di Fiumicello, è stata solo la prima occasione di ritrovo per i piccoli atleti: altri pomeriggi di divertimento verranno infatti organizzati a turno dalle 5 società fino alle fine di maggio. Per la Pallavolo Acli Fiumicello il torneo di San Valentino è stata un'ottima occasione per rafforzare la collaborazione con le istituzioni, la Bcc di Aiello del Friuli e Fiumicello e l'Associazione "San Valentino", che da anni ne sostengono l'attività: un aiuto prezioso, che, unito al desiderio di riportare la pallavolo in primo piano nel paese, ha spinto il nuovo direttivo della società a porsi un ambizioso traguardo. Il neo presidente Ennio Battistutta e i suoi collaboratori intendono infatti ricreare una prima squadra, per riportare a Fiumicello le atlete più grandi, che da diverso tempo sono emigrate in altre società, e per dare l'opportunità ad alcune ragazze giovani di imparare a giocare in categorie più competitive. "Continueremo la nostra collaborazione con le società di Villa Vicentina e Gonars - spiega Battistutta -, ma, cullati ancora dal ricordo degli anni d'oro in cui c'era la serie D femminile, abbiamo il desiderio di ricreare a Fiumicello una squadra competitiva, che manca ormai da 7 anni". Monica Tortul